Due euro anziché 75 centesimi, bicchierino di plastica e zitti. Altrimenti cambiare bar.
D'altra parte, cosa volete, è colpa loro che non si integrano, no?
CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
Questo post è stato pubblicato il 04 febbraio 2010 in razzismo,rom. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.
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Nell'articolo credo ci sia una inesattezza.
RispondiEliminaIl bar sta commettendo un reato. In caso di denuicia si può arrivare alla sospensione della licenza.
Gli esercizi pubblici, come bar e negozi hanno precisi doveri.
I prezzi sono fissati, obbligatorio esporli. Non possono esdsere aumentati ad personam.
Sporgere denuncia, subito
Ma d'altronde se questi ragionamenti li fanno anche il governo e gli stessi comuni, con la conseguenza che nessuno denunci questa persona per seria violazione dei principi sanciti dalla costituzione, cosa possiamo farci?
RispondiEliminaRiporterò anche io questa notizia sul mio blog, così nessuno può dire che l'apartheid verso gli immigrati non c'è.
Ora farò l'avvocato del diavolo, però a me sembra una guerra tra poveri. Io non so in quale misura sia vero che i Rom rubino sempre e ovunque però sto provando a mettermi nei panni dei proprietari del bar. E' quasi sicuro che hanno perso dei clienti perché questi vedevano i Rom dentro. I proprietari del bar hanno cercato, utilizzando magari un modo xenofobo, di proteggere la propria attività. E' vero che l'integrazione è una questione di cultura ed apertura mentale, ma alle volte molti commercianti si sentono lasciati soli a difendersi. Questa mia è solo un tentativo di vedere la cosa da l'opposto punto di vista per capire se può essere "ragionevole"
RispondiElimina"E' quasi sicuro che hanno perso dei clienti perché questi vedevano i Rom dentro. I proprietari del bar hanno cercato, utilizzando magari un modo xenofobo, di proteggere la propria attività."
RispondiEliminaOk, però la colpa non è dei Rom ma della gente ignorante e razzista che evita un bar solo per quello. Non è giusto che per questo paghino nè i rom nè il gestore del locale. E' un problema di cultura, che i clienti dimostrano di non avere e il gestore, prendendo tali provvedimenti ILLEGALI, pure.
a Venezia si trattano così male solo i turisti giapponesi.
RispondiEliminase devo scegliere tra avere immigrati o xenofobi nel mio bar, preferisco gli immigrati, tra di essi c'è sicuramente qualche persona decente e normale, tra gli xenofobi questa speranza non può esserci. Preferisco essere circondato da persone che potrebbero essere pericolose, piuttosto che da persone che lo sono senz'altro.
RispondiElimina@Blouh
RispondiEliminaMilano, Piazza Loreto, anno 2009.
Tentativi di scippo/borseggio personalmente sventati: 4.
Borseggi personalmente subiti (proprio dentro un locale): 1.
Autori: sempre ragazzotti zingari, visti direttamente.
Dammi dell'ignorante, della razzista, della priva di cultura, ma, se io vedo un zingaro, mi stringo la borsa e cambio strada.
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E poi non stupiamoci che la Lega prenda voti, finché ai problemi reali delle persone si risponde solo con insulti al posto che con soluzioni
Silvia
allora per risolvere il problema, prima impediamogli di vivere una vita normale e uguale alla nostra, indistintamente dal fatto che siano persone comuni o criminali...
RispondiEliminapoi mettiamoli tutti insieme in un campo a lavorare, dove non possono fare danni, possibilmente lontano da noi, così possiamo far finta di non sapere.
Oppure, risolviamo il problema alla radice, facciamoli annegare in mare, prima che arrivino a rubarci la borsetta.
Hai ragione, la lega si che offre soluzioni migliori per risolvere il problema.
ah dimenticavo, siccome i preti sono noti per essere più pedofili di altre categorie, creiamo un'istanza che non gli permetta di entrare in asili e scuole o aprire oratori, sai ci sono bambini che potrebbero fare l'esempio che hai fatto tu sostituendo "parti intime" a borsetta e "preti" a zingari.
RispondiEliminaCredi sia giusto il tuo ragionamento in questo caso?
Dammi del prevenuto silvia, ma sai io mio figlio da solo con un prete non ce lo lascio, ma non per questo credo che tutti i preti debbano essere emarginati o giustificherei un atto simile.
RispondiEliminaLa paura è legittima, agire in questa maniera non lo è, è solo la soluzione più semplice.
Se non vuoi stare tra stranieri, non tieni un locale pubblico, se non vuoi stare con stranieri gli stai alla larga, non serve comportarsi così.
@Blouh Ho specificato che secondo me è una guerra ta poveri ed ho parlato anche di integrazione attraverso cultura e d apertura mentale.
RispondiElimina@Slepper Il discorso che tu fai va benissimo ma sai meglio di me che va bene solo in teoria perché in pratica non è applicabile.
Scusami non Slepper ma Sleeper.
RispondiEliminami posso anche immedesimare nei commercianti, ma farsi la legge da soli non è comunque accettabile. Perché dovremmo mettere in primo luogo il diritto del commerciante rispetto a quello del cliente? Entrambi hanno i loro diritti, se il commerciante si sente "leso" dalla presenza di Romeni o immigrati è brutto da dire ma è un suo problema. Creare un clima ostile di sicuro non lo aiuta. Non possiamo giustificare certi comportamenti solo perché vengono da problemi di vria natura, seri o non seri che siano, altrimenti possiamo anche giustificare i comportamenti della seconda guerra verso gli ebrei, gli omosessuali etc.
RispondiEliminaBisogna trovare una soluzione comune, e il razzismo non è di sicuro la strada giusta, forse è vero che "noi" che additiamo i razzisti non troviamo una soluzione, ma almeno non aumentiamo il problema, e quello che il razzismo fa è proprio aumentare il divario tra etnie diverse.
Se la barista non vuole clienti romeni, può benissimo essere maleducata con loro e non farli sentire benvenuti, se davvero non trova una soluzione più umana, dopo un po' smetteranno di andare in un posto dove sono maltrattati, è brutto ma almeno è legale e non è razzista tanto quanto avere listini diversi.
A Roma ci sta un bar che fa sicuramente di peggio, infatti ci sta una zingara che fa 10 ore di elemosina al giorno (cioè circa 40 euri) per comprare un bicchiere di latte al figlio, vi rendete conto 40 euri ! ! ! la prossima volta la fermo e le dico che se gira un po' ci sono bar non razzisti che lo vendono anche a un euro
RispondiEliminasleeper se per te il problema è la legalità non ti preoccupare: c'è sempre la soluzione hitler, che come non sufficentemente ricordato, fece tutto in modo legale e benedetto dalla democrazia
RispondiEliminaVorrei porvi un esempio:
RispondiEliminaMi occupo di didattica nelle scuole, mi sono capitate classi soprattutto elementari. Inutile dire che ci sono elementi di disturbo e maleducazione. Tra questi, me ne è capitato uno in particolare, un bambino straniero (non so di che nazionalità) che non voleva saperne di ascoltare e continuava a fare casino, era molto agitato e a volte sembrava trattenere atteggiamenti rabbiosi.
Cosa avrei dovuto fare mandarlo fuori e isolarlo, trattarlo con disprezzo?
Ovviamente no, in certi casi bisona trovare un equilibrio, certe persone sono difficili da capire ma soprattutto da cambiare.
Inizialmente, un po' imitando le insegnanti, riprendevo il bambino con tono secco e autoritario, ma come per le maestre, è stato inutile.
Ho provato un altro approccio, trattandosi di un'attività manuale, che non sto a spiegare, mi sono avvicinato a lui e ho provato a lavorare insieme a lui, non come insegnante, ma come suo pari.
Non ho ottenuto grandi risultati, era esaltato ed esaltato è rimasto, ma ho ottenuto il suo rispetto e almeno una minima parte di interesse.
Non ho risolto il suo problema, credo fosse più radicato di ciò che potevo capire in qualche ora di lezione, ma mi sono reso conto che aveva bisogno di tutt'altro che autorità ed essere ripreso, voleva solo un contatto più umano e personale, diretto.
Credo che almeno tentando un approccio più umano, anche con gli adulti, si evitino tante cose sgardevoli. Poi è vero, ci sono stranieri da cui è meglio stare alla larga, ma ci sono anche tanti italiani così. Credo che in ogni caso, in un luogo pubblico, sia necessario trovare un equilibrio, non generare ancora più disparità.
Mi rendo conto che sono solo parole, ma le parole a volte fanno molto di più dei gesti.
lo so astrolabio, infatti questa barista si ritroverà probabilmente impunita, perché il razzismo dilagante sta ormai diventando legale.
RispondiEliminasleeper mi sa che o non hai ben chiaro il concetto di legale o non hai ben chiaro il concetto di razzismo.
RispondiEliminail razzismo non è mai stato illegale in italia (come potrebbe essere? non è che lo stato può controllare i sentimenti dei cittadini, non finchè non inventeranno una macchina per la telepatia).
inoltre la frase "sta diventando legale" non ha senso, una cosa è legale o illegale a seconda se vi sia una legge che al vieta o la permette, non esiste mica un periodo di transizione, a parte forse mentre il presidente della repubblica la sta firmando.
sono stato preso troppo alla lettera, mea culpa, devo scegliere meglio le parole che utilizzo.
RispondiEliminaIl mio "sta diventando legale" voleva solo significare che se il nostro governo, poco a poco, sta creando sempre più leggi o ignorando quelle esistenti, che regolano l'uguaglianza o disuguaglianza dei suoi cittadini, è anche normale che i cittadini stessi si sentano giustificati nel compiere atti razzisti, ma non per questo sono nel giusto.
Visto che le parole hanno un peso, il razzismo è illegale in italia e in europa. La costituzione vieta qualsiasi tipo di discriminazione, non vieta alle persone di essere razziste, vieta alle persone di comportarsi in maniera razzista.
Facciamo un altro esempio?
In Italia è illegale uccidere, finchè io penso di uccidere una persona, non sono punibile e nulla mi vieta di pensare all'uccisione, ma nel momento in cui minaccio di morte o uccido qualcuno, sono perseguibile.
Il periodo di transizione esiste e come, i campi di concentramento non sono nati da un giorno all'altro e la gente non ha iniziato ad essere razzista da un giorno all'altro, è un lento processo che si basa su vari eventi che accadono in una società e pressioni ideologiche e/o politiche.
Ribadisco, il mio "stanno" credo ci stia benissimo, mentre la costituzione vieta la discriminazione, abbiamo tante piccole leggi che invece la promuovono, emanate dai comuni leghisti negli ultimi mesi.
Quindi, senz'altro devo scegliere meglio le mie parole, ma non sono l'unico e le parole stesse hanno anche connotazioni diverse e più ampie.
Tempo fa uscivo con una ragazza che lavorava al bancone di un bar. Già allora ricordo che la proprietaria costringeva i dipendenti a tenere i bicchieri separati, quelli per gli italiani e quelli per gli extracomunitari...
RispondiEliminaChe schifo, sono senza parole.
RispondiEliminaCiao,
Emanuele
Tra l'altro è incostituzionale fare distinzioni di razza...
RispondiEliminaCiao,
Emanuele
"Visto che le parole hanno un peso, il razzismo è illegale in italia e in europa. La costituzione vieta qualsiasi tipo di discriminazione, non vieta alle persone di essere razziste, vieta alle persone di comportarsi in maniera razzista."
RispondiEliminain realtà la costituzione non vieta affatto "qualsiasi discriminazione" per esserne sicuro me la sono riletto tutta, in modo da essere sicuro che non dico fregnacce.
l'unico articolo che vegamente può assomigliare a quello che è l'art 3 che tuttavia ha tutto un altro significato, visto che dice che i cittadini sono uguali davanti alla legge e non davanti agli altri cittadini.
al massimo si può invocare la legge mancino scelba ideata per gli ultras, che per inciso non è una legge costituzionale (anzi, secondo me pone qualche problema riguardo all'art 21 cost) e che se venisse applicata per intero i tentutari di questo blog e di vari altri blog anticlericali a la malvino sarebbero soggetti a condanne fino a 3 anni(sì, incitare all'odio contro i preti è considerato razzismo dalla legge).
Orbene tralaltro la legge mancino ovviamente non vieta "qualsiasi discriminazione" ritornando a quanto hai affermato più sopra, difatti sarbbe praticamente reato qualsiasi interazione sociale, difatti se per esempio compriamo le sigarette al tabaccaio x stiamo di fatto discriminando tutti gli altri tabaccai a cui non compriamo le sigarette.
infatti la legge mancino punisce discriminazioni di tipo etnico religioso nazionale o razziale.
quindi "la costituzione vieta ogni tipo di discriminazione" va trasformato in "una legge di dubbia costituzionalità vieta alcune forme di discriminazione"
anche emanuele cita la costituzione, per favore mi dite qual'è l'articolo preciso?
RispondiEliminasempre un problema di "parole". Sarà anche vero che la nostra costituzione può essere vaga, ma l'Italia, come parte integrante dell'Europa, accetta la seguente convenzione:
RispondiEliminahttp://www.studiperlapace.it/documentazione/europconv.html
Molto illuminante in tutti i suoi punti e in particolare all'articolo 14.
La costituzione non è che è vaga, è che proprio non prevede quello che voi dite.
RispondiEliminariguardo all'articolo linkato lo riporto, mi raccomando attenzione alle parole che metterò in maiuscolo.
"Il godimento DEI DIRITTI E DELLE LIBERTA' RICONOSCIUTI NELAL PRESENTE CONVENZIONE deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l'origine nazionale o sociale, l'appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita o ogni altra condizione."
quindi il divieto di discriminazione riguarda i diritti del testo ok? nello specifico questo articolo serve a garantire che tali diritti vengano assicurati a tutti i cittadini, come puoi notare non ci sta alcun diritto al caffè al bar a 70 centesimi.
sono incostituzionali le norme comunali discriminatorie che citavi sopra (se sono come le descrivi) perchè contrastano con l'art 3 (infatti al PA non dovrebbe discriminare in base a motivi non ragionevoli) ma le discriminazioni a carattere privato non sono normate da leggi costituzionali, e se permetti sono due cose totalmente differenti.
I bar, se non considerati come artigianato, sono considerati esercizio pubblico e teoricamente non potrebbero neanche impedirti di entrare o utilizzare il bagno senza ordinazione.
RispondiEliminaSei serio quando dici che non è specificato il caffé a 70 centesimi?
Credi veramente che il problema sia il caffé in sè e non la persona che ci sta dietro?
Credo che in questi testi non si parli di molte cose nel dettaglio, oltre al caffè, ma ciò non le esclude dalla legislazione.
Ed allora delle discoteche che fanno pagare l'ingresso uomini a 20 euro e l'ingresso donne gratis che fanno, discriminazione sessuale?
RispondiEliminaLa Crai che fa gli sconti solo agli over 65 fa discriminazione di età?
In una birreria dove andavo, se stavi simpatico al barista a fine serata ti poteva capitare una birra gratis, e questa che cavolo di discriminazione è?
Poi ovviamente i rom non sono rumeni...
non confondiamo offerte, aiuti economici o isolati casi di sconti (anche il cinema della mia città il giovedì fa pagare di meno alle donne, come i musei hanno prezzi diversi per fasce d'età) con differenziazioni casuali di prezzo e servizio NON SEGNALATE ma sorprese sgradevoli.
RispondiEliminaScommetto che se vai in un bar, che mostra un listino uguale per tutti, ma poi la barista ti fa pagare il doppio perché le gira, o perché sei biondo, alto, o basso, di sicuro non te ne stai zitto e non ti va bene.
Se invece a priori lo sai, non è giustificabile comunque, ma almeno puoi non usufruire di tale servizio.
"I bar, se non considerati come artigianato, sono considerati esercizio pubblico e teoricamente non potrebbero neanche impedirti di entrare o utilizzare il bagno senza ordinazione."
RispondiEliminache diamine centra?
stiamo parlando di norme che dicono agli stati come comportarsi, da lì se ne esce che anche i privati dovrebbero comportarsi come gli stati.
allora per coerenza il barista dovrebbe essere democratico, dovrebbe indire regolari elezioni tra gli avventori per decidere come fare il caffè e come pagarlo, daltronde l'italai è uan democrazia c'è scritto sulal costituzione, dai, tutti democratici a forza.