L'ultima, a quanto pare, è che Renata Polverini piazza i manifesti negli appositi spazi comunali (quelli con la sigla S.P.Q.R., per intenderci) senza pagare l'imposta sulla pubblicità: tant'è che sul suo materiale manca il timbro del Comune che attesta il pagamento del tributo.
Si sarà trattato anche stavolta (come nel caso delle imposte sull'acquisto della seconda casa) di un semplice disguido? Chissà, magari sì. Nel qual caso, ne sono certo, la Polverini provvederà in un lampo a restituire al Comune i soldi che gli spettano.
Voi che ne dite, ci contiamo?
Non hai capito, trattasi di "ricerca e innovazione"
RispondiEliminaE che ti volevi aspettare?
RispondiEliminahttp://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_febbraio_9/manifesti-abusivi-decreto-mille-proroghe-deleo-1602432036819.shtml
si tratta di esproprio proletario...
RispondiElimina@Metilparaben
RispondiEliminaVoi che ne dite, ci contiamo?
seeeeeeeeeeee lallero