Perchè la protesta di via Imbonati non mi piace

"Rilanciamo la lotta per il permesso di soggiorno per tutti".
la "lotta".
"dobbiamo far crescere (...) la nostra lotta a livello nazionale." "tutte le realtà a livello nazionale si trovino e discutano insieme sul come proseguire la lotta per il permesso di soggiorno per tutti e contro la sanatoria truffa ed insieme costruire un percorso di lotta."
La protesta di Via Imbonati non mi piace perchè incita alla "lotta". Perchè odora di violenza e di ricatto. Di: se non fai quel che dico io, anche se è in contrasto con le attuali leggi, io metto a repentaglio delle vite. Perchè invita tutte le realtà nazionali ad attivare altri focolai di "lotta".
E perchè nel 2010 è possibile ottenere risultati in maniera del tutto pacifica e legale facendo rete, attivando le piccole e grandi realtà organizzate. Anche perchè sono già dalla nostra parte.
Si balla e si canta, sotto la torre, ma mentre scrivo vedo le immagini della guerriglia che si è scatenata a Brescia e mi vengono in mente le banlieu francesi, il fuoco, la morte. L'odio.
Non si conquista niente di buono per questa via. Nella migliore delle ipotesi un provvedimento straordinario che tampona la protesta e contribuisce a rallentare il venire di una soluzione strutturale. Mi tocca persino essere d'accordo con Maroni che (in sostanza) commenta "si può anche avere ragione ma non si possono violare le leggi".
Con il Primo Marzo, lo ripetiamo ad ogni occasione: difendiamo i diritti di tutti perchè sono una garanzia per tutti. Ci si deve muovere esclusivamente in un percorso di legalità perchè altrimenti le conseguenze di un singolo atto di violenza o di un'iniziativa finita male finiscono sulle spalle di tutti migranti che abitano il Paese e che non sono saliti su alcuna torre. Il mio giudizio sugli organizzatori è negativo, anche perchè dal sicuro della loro italianità o di un permesso di soggiorno certo, hanno mandato in alto gli immigrati irregolari, mettendoli al rischio della galera o del cie. Con loro avevamo parlato in giugno di una protesta "forte" per il problema della sanatoria truffa. Ma nessuno avrebbe rischiato la vita nè altro, perchè eravamo d'acccordo che si sarebbero esposti solo italiani di prima e seconda generazione: gente non passibile di incriminazione per clandestinità. In quei giorni facevamo presentare interrogazioni parlamentari e parlavamo con la prefettura.
Seguivamo un percorso di legalità, coinvolgendo ogni interlocutore politico o pubblico e scrivendo, parlando, facendo cultura.

Con le ragioni dei lavoratori migranti - delle "persone" migranti - e con le rivendicazioni politiche della protesta (cfr. qui di seguito) sono quasi del tutto d'accordo.
Il permesso di soggiorno per i truffati dell'ultima sanatoria è una battaglia giusta, ma è quasi del tutto inattuabile perchè i truffatori lasciano documenti fasulli e e facilmente riproducibili. Sarebbe impossibile provare i singoli casi. "1) rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla “sanatoria truffa”;
2) prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3) rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro;
4) emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5) riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6) riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.
"
"definire l'istanza di regolarizzazione generalizzata da presentare al Ministero degli Interni per richiedere la regolarizzazione di tutti i truffati".
La convocazione di un'assemblea nazionale per una richiesta irricivibile politicamente da chi ha il potere di soddisfarla inasprisce i rapporti, chiude la porta al dialogo. La battaglia va invece combattutta facendo alleanze e potenziando la pressione politica. Manifestando anche, ma sempre iperpacificamente e legalmente.
Sotto questo profilo è stato già commesso un grave errore e non se ne deve commettere un secondo. Non doveva essere rifiutato il sostegno e la mediazione dei sindacati, che avevano iniziato a portare a casa piccoli risultati dalla prefettura (a partire dal fatto che non si facesse come a Brescia). Non dovrà perdersi l'occasione di coinvolgere i candidati alle primarie per il sindaco di Milano, accettando il loro impegno per il futuro nei limiti di quanto a loro è concesso. Domani saranno probabilmente presenti in via Imbonati. Sindacati e candidati sindaco rappresentano parti importanti della città: si accetti di lavorare insieme in un percorso di piena legalità.
E' il momento.

Questo post è stato pubblicato il 14 novembre 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

8 Responses to “Perchè la protesta di via Imbonati non mi piace”

  1. Leggendo le parole della Terzoni si capisce al volo perché Berlusconi e il suo elettorato pronto a schiacciare la testa a un debole per farsi fregare dai furbi, regnerà su queste terre per altri 100 anni, o se non sarà lui sarà un altro più presentabile ma altrettanto pronto a usare le leggi per arricchire pochi e impoverire tutti.

    Leggendo la Terzoni mi viene voglia di ricordarLe che se esistono ancora stracci di diritti e libertà essi nella storia sono sempre e solo stati ottenuti con la lotta, lo scontro, la battaglia. La lotta. La ragazza in pratica sta aiutando chiunque desideri privare un popolo dei suoi diritti sputando nel piatto degli stessi.

    Leggendo la Terzoni mi preme ricordare che pochi privilegiati conducono una lotta impari contro i molti sfruttati, senza sanpietrini, senza Baniueues in fiamme, senza urla e barricate, ma con la forza molto più efficace, questa sì, di leggi pervertite, ingiuste, inique, e con la forza data loro da un sistema forte coni deboli e debole coi forti, e che non lottare per i propri diritti per paura della repressione e di leggi inique non fa che produrre un popolo più appecorato, addormentato e pronto a farsi appecorare ancora di più. Anche questo fa parte della strategia di lotta dei ricchi ai danni dei poveri: loro, i privilegiati, lottano, eccome, lottano protetti da guardie del corpo, polizie e Stati, e far finta di non vederlo non fa che ridurre al lumicino ogni speranza di riscatto sociale.

    Leggendo la Terzoni si capisce perché il paese stia prendendo questa deriva e fa ancora più male vedere che questa posizione parte da chi prend ele difese degli sfruttati. Perché in fin dei conti si vede proprio come abbiamo una sinistra più padrona dei padroni.

    P.S. Il sottoscritto che non è mai stato di sinistra e non lo sarà mai. Questo per evitare che mi accusiate di essere un compagno dei centri sociali. Le mie constatazioni prendono spunto da un'analisi esterna.

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  2. Con grande piacere e sollievo dedico il mio primo post non anonimo (anonimato che era peraltro solo pigrizia :-) ) a dirmi totalmente d'accordo con chi mi precede.

    Se abbiamo ancora il b dopo sedici anni, e' in gran parte colpa di questa cosiddetta sinistra "piu' padrona dei padroni" , inutilmente perbenino, leale con chi non lo e' (il modo migliore per essere sconfitti e' essere corretti con un prepotente).
    Non si puo' impugnare un fioretto di plastica con la punta di gomma contro chi brandisce clava e mazzaferrata, e illudersi che questa correttezza sia apprezzata e porti alla vittoria.
    E badate che non sto parlando di violenza, che detesto anch'io, ma di determinazione.
    Gandhi era un pacifista, ma nel suo pacifismo conduceva una durissima lotta.
    Senza lotta, ahime', non si ottiene niente.

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  3. Ma sì, è secondario che per loro sia praticamente una questione di vita o di morte, in un paese che attraverso le sue leggi produce degli schiavi che, quando osano ribellarsi (rischiando fra l'altro la vita), vengono pure biasimati.
    Allora si riesce anche ad essere d'accordo con Maroni, uno che, tanto per intenderci, una volta ha cercato di far prevalere le proprie ragioni a morsi (come fanno le cagnette).
    Ma tanto loro non votano mica no?

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  4. Concordo con Furio e Milena.
    No, non è giusto che siano loro a rischiare, da soli. Ma allora, vale la pena salire sulla torre con loro. Non stare qui a dire che stanno sbagliando. Proprio perchè loro non hanno neanche il diritto di risponderci.
    Quanti diritti sono stati ottenuti grazie alla Lotta? Noi lottiamo ancora in questo Paese, o ci nascondiamo dietro le regole? Lottare contro chi è sleale attraverso le regole, Purtroppo, evidentemente non sta funzionando...

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  5. In Italia, purtroppo, la cultura della legalita` non esiste e i commentatori che mi hanno preceduto ne sono una triste conferma.

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  6. Mattia, tu e Francesca non avete capito una sottigliezza fondamentale: Non tutto cio' che e' legale e' anche di conseguenza legittimo. Legali erano le leggi razziali, legali erano le torture e legale e' questa legge Bossi-FIni che crea clandestinita' e irregolarita' del migrante. Ma di quale cultura della legalita' stai parlando Ma almeno lo sai che i migranti che stanno protestando hanno pagato dai 500 fino ai 3000 euri di contributo all'Agenzia Delle Entrate per la regolarizzazione e stanno ancora aspettando invano? Ma lo sai che la Bossi-FIni ha aumentato a dismisura il numero di irregolari per l'assurdita' che il mio datore di lavoro mi deve aver gia' fatto un contratto senza che mi conosca dal mio paese di origine? Ma lo sai che in questa situazione ci stanno oltre 600mila persone Ma lo sai che all'EXPO' a MIlano lavorano migranti irregolari a nero a 5 euro l'ora con gli amichetti dela Moratti ceh si ingrassano come maiali alzando cemento su cemento? DI quale legalita' vai cianciando?

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  7. Sono completamente d'accordo con Furio e Milena.

    Agli altri auguro di dover ricorrere non dico alle gru ma ad una delle authority citate ieri da Report, tanto per allenarsi a verificare cosa sia e quanto venga rispettata una legge.

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  8. aggiungo anche le leccate di culo di un certo correntone PD con la Byndi pronta a sugarlo a FIni. SIete degli inciuciatori.

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