Discriminazione artistica

Nessun abuso, almeno formalmente: secondo la legge, infatti, nei musei statali i minorenni possono entrare gratuitamente solo se sono cittadini comunitari.
Si tratta, con ogni evidenza, di una regola odiosa: chissà se il Ministro Bondi, tra una lettera all'Espresso e un annuncio di defezione a Cannes, troverà il tempo di occuparsene.

Questo post è stato pubblicato il 11 maggio 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

23 Responses to “Discriminazione artistica”

  1. Mi sembra contro le normative europee... qualcuno ci ha fatto caso? Ma queste cose l'Europa le sa? Perché qui sarebbe proprio il caso di una bella multa che sicuramente richiamerebbe l'attenzione di Bondi...

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  2. Magari bastasse un multa per attirare l'attenzione di questi signori....secondo me non si ha un idea di quanti milioni vengono sperperati per pagare sanzioni alla comunità europea....

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  3. Non so come comunicare con voi, uso i commenti, eventualmente cancellate.
    Volevo segnalarvi questa bella trovate: http://www.verginedegliultimitempi.com/direzione.htm

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  4. Beh fino a 26 anni addirittura non si paga in francia mi sembra ottimo ! :)

    Ma nel caso degli uffizi o altro museo con ingresso gratuito solo per minorenni ( ancorche minorati ) purche' targati EU.. diciamo che la cosa e' diversa, nel senso che se una norma esiste ed estende la gratuita' ad un certo numero di soggetti e chiaro che va rispettata e poi d'altro canto non e' che si possa concedere la gratuita a tutti altrimenti anche i musei si troverebbero ad avere problemi di bancarotta e sarebbero costretti a chiudere.

    Dicevo, il problema non e' la norma che concede l'esenzione alle categorie indicate, semmai la colpa e' degli istituti scolastici e degli altri enti che non sanno organizzarsi adeguatamente ed arrivano allo sportello impreparati, se vi sono alunni nella classe in gita al museo che non rientrano nella esenzione deve provvedere l'ente organizzatore della gita a coprire il costo dei biglietti di modo che tutti possano entrare senza difficolta o dover sborsare di tasca propria. Una volta questi sconti nemmeno c'erano o erano molto piu' ridotti e non erano del 100%.

    La soluzione e' .. maggior organizzazione.

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  5. ma scusate una domanda... e l'ignoranza relativa:
    se io non sono cittadino italiano... posso frequentare una scuola italiana? però non posso fare gratis le gite al museo?

    ma come funziona l'italia?

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  6. al di là del fatto che effettivamente bastava un pizzico di organizzazione in più, vorrei capire una cosa...nell'articolo c'è scritto questo:

    "...essendo italiani ma di origine extracomunitaria - serbi per l'esattezza..."

    essere italiani non vuol dire avere la cittadinanza italiana???

    o c'è qualcosa che mi sfugge o l'articolo è scritto male, nel primo caso grazie a chi mi spiega!

    ad ogni modo vorrei poter leggere da qualche parte le motivazioni che spinsero Buttiglione a proporre e far approvare una tale assurdità...

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  7. Un anticipo della scuola Lega-style vietata a quelli "non come noi"... Le mamme sul genere quelle di Adro gradiscono?

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  8. Mio figlio ha la doppia cittadinanza italiana-statunitense. Qualche anno fa, quando lui avevo 6 anni, ho cercato di avere l'ingresso ridotto per lui al Colosseo di Roma. Niente da fare. Io all'epoca non avevo ancora la cittadinanza italiana e poiche' non potevo fornire una prova della *sua* cittadinanza (come se i bambini italiani di 6 anni normalmente portassero in giro i documenti, e come se non si sa a vista, di come parla, che lui era cresciuto qui) ho dovuto pagare il biglietto per l'intero. Non ho mai capito perche' solo cittadini comunitari godiscono delle tariffe ridotte, non ha senso. Ma
    soprattutto non capisco l'accanimento di qualcuno al riguardo.

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  9. @ SILVIETTA,

    I giornalisti italioti per lo piu fanno cagare, anche in termini di qualita' della scrittura. Voleva dire essendo "residenti in italia" ma di origine extra-comunitaria.

    @ ANONYMOUS delle 11.31,

    In realta' non credo ci sia nessun intento discriminatorio, solo che ad un certo punto qualcuno il biglietto di ingresso per il museo dovra pagarlo. Anche i maggiori di 18 anni allora si possono sentire discriminati anagraficamente. In francia ad esempio la gratuita arriva fino ai 26. Esistono pero' anche enti museali civici che sono totalmente gratuiti senza nessun limite. Come al solito si tratta di essere organizzati, direi che l'onere della organizzazione rimane in ultima istanza a carico dell'ente che organizza la gita per coprire il costo della uscita di classe nel suo complesso.

    Esempio gita di 5a superiore, parte della classe avra' compiuto i 18 anni parte no.. alcuni anche in 4a superiore se sono ripetenti.. allora cosa fai, non si aspetta di arrivare allo sportello del museo di turno per far pagare gli studenti che hanno gia compiuto i 18 anni. Si fa il calcolo del costo collettivo degli ingressi in anticipo e se del caso vengono coperti dall'ente organizzatore. Lo stesso dicasi nel caso delle riduzioni per studenti EU o non EU, sconti accompagnatori, etc, etc.

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  10. E' una norma vecchia da sempre, non c'entrano gli editti leghisti. Una volta il privilegio era per gli italiani (i beni culturali vengono restaurati con le nostre tasse, quindi gli stranieri che ne godono pagano, noi no... ci mancherebbe adesso che facciamo anche i magnifici con una delle poche cose che dovremmo anzi valorizzare di più!). Ma non si può dare privilegio agli italiani e non ai cittadini comunitari, per cui se vale per noi vale per tutti, ma non per giapponesi USAetc etc. Non è discriminatoria. Eventualmente si può proporre che tutto il mondo contibuisca a un fondo per il mantenimento del patrimonio dell'umanità, e l'Italia uscirebbe dai PIIGGS ;)

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  11. @Daniele e Metilparacul:

    Imagino che la riduzione viene offerta a un determinato gruppo di età (o simile) in base a un principio di soliderietà. Agli studenti vi è una riduzione perché solitamente gli studenti non c'hanno soldi, ai bambini perché, come si può constatare chi di figli ne ha, i prezzi dei biglietti si sommano velocemente e il fatto è che spesso per motivi pratici i genitori devono portare i figli dietro. Insomma, il gesto è un modo per rendere la cultura accessibile. Questo principio è il contrario di discriminazione.

    La discriminazione è quando viene negato per motivi arbitrari. Se vi è una riduzione per bambini comunitari ci dovrebbe essere una riduzione per bambini extracomunitari.

    Al limite---ma proprio al limite---se la questione è che i comunitari hanno già sorvenzionato l'arte attraverso le tasse (il che è assolutamente da quantificare; ho l'idea che il contributo pro capita di un francese, ad esempio, che viene destinato a scopi culturale in Italia sia assolutamente irrisoria) allora, ci deve comunque essere una riduzione per i bambini, studenti, ecc. extracomunitari, anche se di entità minore rispetto a quelli comunitari. Altrimenti, mi dispiace, ma è veramente discriminazione.

    Ma innanzitutto, la cosa che mi preme di più, come ho detto prima, è l'accanimento. Hai un bambino di 6 anni il cui padre dice che è italiano, e che è verosimilmente italiano anche se il padre non lo è. E in questo caso neghi la riduzione che gli spetta perché non ha un documento e quindi---oddio---potrebbe essere extracomunitario? Se non è esattamente discriminazione (e io credo che lo sia), allora almeno permettetemi da dire che è iper-razionalità burocratica seguito all'estremo.

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  12. X Anonimo,

    Oltre alla considerazione ovvia che gli stati membri del UE contribuiscono al bilancio comunitario, il principio rilevante e' quello della reciprocita' all'interno dell'unione europea, per cui i cittadini degli stati membri godono delle stesse agevolazioni.
    ESEMPIO :

    Il cittadino italiota che va in Francia ancorche' ignorante come una capra abruzzese godra' ( in tutti i sensi ) degli sconti o della gratuita nei casi previsti visitando il museo del Louvres ed il cittadino francese godra' egualmente e reciprocamente della gratuita' o degli altri sconti nei casi previsti quando visita la Galleria degli Uffizi.

    Per rimanere nell'esempio se il suddetto cittadino italiota si recasse negli States a visitare il Museo del Cinema o la Mostra permanente sulla storia degli hot-dogs mica lo fanno entrare a gratis ? Ovviamente dovra' pagare il biglietto di ingresso.

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  13. Poi peraltro esistono anche tante sale e musei civici tutto sommato egualmente interessanti che sono totalmente grauiti, ad ingresso libero.

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  14. @Metilparacul:

    Vediamo. Se veramente il principio rilevante fosse la reciprocità, imaginerei che la lista dei paesi aderenti all'accordo di reciprocità potrebbe essere ben più esteso e disomogeneo dei soli paesi comunitari. Ad esempio, di solito l'ammissione agli albi professionali è consentito a cittadini di paesi che hanno sottoscritto ad un accordo in tale senso, siano europei o extraeuropei. Lo stesso discorso per il riconoscimento dei titoli accademici. Poi, la lista dei paesi a cui i cittadini italiani possono recarsi per motivi di turismo senza dover farsi il visto in basi agli accordi recipoci estende ben oltre i confini europei.

    Del resto, in 29 anni passati negli States a frequentare musei come il Museum of Modern Art, il Guggenheim, il Metropolitan e il Getty, non mi è mai capitato di vedere una riduzione offerta in base alla residenza o cittadinanza dell'interessato. Mai.

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  15. Ciao anonimo,

    Potresti cortesemente attribuirti un nome, un nickname, tanto per essere piu' chiari.

    Guarda se vuoi la mia opinione alcuni musei dovrebbero essere considerati alla stregua di patrimonii dell'umanita' ed il libero ingresso a costo zero dovrebbe idealmente essere consentito a tutti i membri della razza umana presente dai quattro angoli del pianeta.

    Questo naturalmente implica che il costo di gestione manutenzione dei suddetti musei dovrebbe essere INTERAMENTE a carico delle casse dello stao, o degli stati ovvero di altre organizzazioni sopranazionali, altrimenti tali istituzioni non potrebbero sopravvivere.

    In quanto cittadino semi italiota e semi statunitense caro anonimo tu dovresti essere contrario al coinvolgimento dello stato nella vita di tutti i giorni e tanto piu nella gestione dei musei. Quindi quale soluzione offri affinche i musei possano sopravvivere in una ipotetica situazione di assoluta mancanza di entrate legate ai biglietti di ingresso per il pubblico pagante ?

    A proposito del Getty Museum, quando ci restituite il bronzo del "Victorious Youth" e degli altri reperti di cui da anni abbiamo richiesto la restituzione ?



    ROME — An Italian court on Thursday ordered an important ancient Greek statue bought by the J. Paul Getty Museum seized so it can be returned to Italy, officials said.

    The Los Angeles museum said it would appeal the decision to Italy's highest court and would "vigorously defend" its right to keep the bronze "Victorious Youth" – a highlight of its collection.

    The statue, which dates from 300 B.C.-100 B.C., was pulled from the sea by Italian fishermen in 1964 off the eastern town of Fano, near Pesaro.

    The Italian government, which has been on an international campaign to reclaim looted antiquities, says it was brought into Italy and then exported illegally.

    ciao

    PS . Ma sei italico con cittadinanza acquisita US .. o sei americano naturalizzato italiota ?

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  16. Ciao Metilparacul,

    non so la risposta a quanto chiedi...non stavo cercando di risolvere la problematica dell'accesso alla cultura in genere. Volevo solo illustare come la pratica di offire riduzioni in base alla cittadinanza è una prassi discriminatoria. Poiché mi chiedi, devo dire che credo che lo stato abbia un ruolo nella sorvenzione della cultura, ma credo che anche le fondazioni possono essere utile e non mi cozza se all'utente è chiesto di partecipare alla spesa, al patto che il prezzo della frequentazione non la renda una cosa esclusiva e sia condivisa in modo equo.

    Comunque...sono nato in America e naturalizzato in Italia nel 2008 dopo 11 anni di residenza.

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  17. Azzarola Matteo,

    11 anni di residenza per la naturalizzazione, complimenti. Pero' i tempi per i cittadini US in europa dovrebbero essere piu' brevi se non ricordo male, dipende se sei sposato con un cittadino UE o meno, ma mi pare che gia' dopo 5 anni come permanent resident puoi richiedere, se vuoi, il nuovo passaporto.

    Comunque sulla questione dei biglietti per i musei. La situazione al momento e' questa ci sono gli sconti e le riduzioni per fasce d'eta

    - giovani meno di 18 anni
    - anziani piu di 65 anni
    - e poi categorie speciali, disabili, invalidi di guerra etc

    all'interno dell'Unione Europea vale per tutti i cittadini.

    Alla fine bisognerebbe fare una valutazione di impatto per vedere quanto costerebbe estendere l'esenzione universale per tutti i minorenni, anziani etc.

    Tutto sommato credo di capire la tua posizione, ed anche se NON c'e' nessun intento discriminatorio alla fine viene percepito cosi' dall'utente finale. ( anche perche poi devi fare interminabili discussioni allo sportello anche se hai diritto alle volte )

    Magari l'estensione universale a tutti i giovani ed anziani indipendentemente da altri requisiti potrebbe essere una strada anche in termini di semplificazione.

    Certo tieni presente che le istituzioni culturali sono gia' a cortissimo di fondi pubblici almeno in Italia anche perche' e' presente sul territorio il 70% del patrimonio artistico mondiale secondo le stime dell ONU, e trovar soldi per tutti e difficile, poi ci sono infiniti costi di restauro e manutenzione.

    saluti


    PS: Come ti trovi a vivere in un paese cosi' opprissivamente cattolico, retrogrado e bigotto come l'italia proprio tu che ti sei lasciato dietro le spalle la terra della liberta' selvaggia ?

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  18. Ciao Metilparacul,

    secondo la legge attuale (italiana---i paesi EU stabiliscono le leggi proprie per quanto riguarda la concessione della cittadinanza), i tempi di permanenza per ottenere la cittadinanza italiana sono 10 anni se uno è residente in base al lavoro oppure 2 anni se residente in base al matrimonio con cittadino italiano. A cui si devono sommare l'attesa dell'iter burocratico, che in questi tempi è di 3-4 anni (!). Nel mio caso la cittadinanza ho chiesto in base al matrimonio, quindi era una mia scelta di aspettare diverse anni prima di presentare l'istanza. Ho voluto specificare la durata della mia permanenza per illustrare che non sono qui di passaggio; a temi tipo quelle di cui discutiamo ci ho riflesso a fondo, con la prospettiva di qualcuno che qui rimarra' a lungo.

    Comunque, devo dire che se l'Italia non manca dei bigotti cattolici, gli USA non mancano di integralisti di altri tipi. Insomma, di bigotteria e intolleranza c'è ne un bel po' nel mondo; nessuno ne ha il monopolio.

    In verità, più che la bigotteria, credo che il problema maggiore dell'Italia (almeno dove vivo io) è la pronunciata mancanza di un senso di convivenza civile. In fondo, il principio "ognuno per se" (compreso i suoi amici e parenti) vale di più qui che nel paese della libertà selvaggia da dove vengo io.

    Devo dire però che se vai a passare una buona frazione della tua vita in un altro paese, il contrasto tra gli atteggiamenti comuni nei due posti tende a evidenziare gli aspetti negativi di entrambi. Perciò ci sono anche tanti fisime americane che oramai mi stanno un bel po' sul cazzo...

    Ciao

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  19. Carissimo Matteo,

    Lasciare gli stati uniti per l'italia per inseguire un'amore e' una cosa assurda. Adesso ti trovi incastrato in un paese di merda come l'Italia con tutta una serie assurda di problemi, difficolta' e fisime che all'afghanistan gli fanno una pippa.

    Gli italioti, come avrai notato, sono in massima parte stupidi, superficiali, ignoranti, egoisti e gretti.

    Come se questo non bastasse i livelli di corruzione nella cosa pubblica (oltre che privata) sono aumentati considerevolmente da quando il nano puttaniere si e' insediato come PM rimanendo incollato alla poltrona quasi ininterrottamente dal 1994 ai tempi presenti.

    In che parte dell'Italia vivi ? E cosa pensi di quello che sta accadendo ed e' accaduto nel paese nell'ultimo decennio.


    Cordialmente

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  20. PS.

    Il livello culturale e di civilta' del paese e' sceso a livelli cosi BASSI che quasi quasi bisognerebbe cambiare il nome.

    Alcuni commentatori politici infatti hanno suggerito un simpatico "portmanteau" invece di Italia ... Afghanistalia.

    Cosi' rende meglio il livello di incivilta'.

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  21. Ciao Metilparacul,

    Vivo in provincia di Roma e devo dire che il declino economico, sociale e culturale che ho visto da quando sono arrivato nel 1998 è davvero impressionante. Dieci anni fa c'era più ottimismo. Certo, i problemi c'erano, e molti erano gli stessi di oggi. Ma penso che la gente, soprattutto i giovani, ancora poteva ragionevolemente pensare che sarebbe stato possibile un giorno fare una vita decente. Ci tengo a sottolineare: personalmente non mi posso lamentare della mia situazione. Ma penso di aver avuto culo e temo per la generazione del mio figlio. Comunque, nel 1998 immigrare in Italia da un altro paese sviluppato sembrava ancora una cosa almeno plausibile.

    Tra cose più positive, devo dire che ho avuto l'onore di incontrare e stringere amicizie con delle persone splendide in Italia. E penso tutt'ora che gli italiani hanno notevoli capacità di sviluppare rapporti tra persone singole. Quindi magari un po' di speranza c'è.

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