Scusa, ma perché non usi Ubuntu anche a studio?

E' da un sacco di tempo che volevo raccontarvi questa cosa, ma fino ad oggi me n'ero sempre dimenticato: l'immagine che vedete qua sotto è lo screenshot di alcune delle pagine web alle quali i commercialisti come me scaricano il software che serve per fare tutte le cose che devono fare.
Mentre vi comunico che tutte le altre pagine sono esattamente identiche, e che la situazione è la stessa da una decina d'anni a questa parte, vi invito a notare la finezza della quarta colonna: non facevano prima a non mettercela affatto?
Poi, volendolo fortemente, magari installando una macchina virtuale, smanettando, tribolando e perdendo un sacco di tempo, può darsi pure che si riesca a far funzionare questa roba anche su Linux: però, eccezioni a parte, i commercialisti non sono propriamente degli smanettoni, e tra parentesi non vedo perché dovrebbero diventarlo.
Non si può dire che l'utilizzo del software libero venga incoraggiato, o sbaglio?

Linux

Questo post è stato pubblicato il 24 maggio 2010 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

26 Responses to “Scusa, ma perché non usi Ubuntu anche a studio?”

  1. Come ho scritto, magari alla fine ci si riesce: però mi aspetterei una versione installabile con un po' più di facilità. Ci vorrebbe poi tanto a fare una versione apposta per Linux e accontentare tutti? Questi sono programmi che servono per pagare le tasse, mica per giocare a pacman...

    RispondiElimina
  2. mi chiedo che ce l'abbiano messa a fare la colonna linux :)

    RispondiElimina
  3. Forseper fare vedere a tutti che almeno sanno che esiste...

    RispondiElimina
  4. Secondo me perche' in tanti gli chiedevano se esisteva la versione per Linux e quindi l'hanno messa per far sapere che non esiste senza dover rispondere sempre alla stessa domanda.
    La vera domanda in tal caso sarebbe, se sono in tanti a chiedertelo, perche' non fai una versione per linux?
    Oltretutto e' pieno di librerie (QT, GTK, wxWidget, per dirne alcune), che ti consentono di compilare lo stesso programma su piu' sistemi operativi senza dover fare troppe modifiche.

    RispondiElimina
  5. Secondo me la risposta è facile: perché nessuno ha interesse al fatto che Linux venga utilizzato.

    RispondiElimina
  6. figata. Da quando ho linux, dal 4 MArzo 2009, non ho rotture di spyware, trojan e menate del genere.

    RispondiElimina
  7. Salve,
    un tempo era passata una legge in parlamento (non ricordo numero e anno) che obbligava (!!) le amministrazioni pubbliche a lavorare su software libero...
    Sapete mica che fine ha fatto? O se ne son semplicemente fregati?

    RispondiElimina
  8. Uso anch'io alcuni di quei programmi perché mia madre tiene la contabilità a mio padre (artigiano).
    La cosa ridicola è che sono scritti in Java, dunque volendo potrebbero essere utilizzati su Linux senza tanti problemi.
    Però richiedono una specifica versione di Java (e guai ad averne una più recente e aggiornata, altra stupidata) e devono essere installati con degli eseguibili per Windows o Mac, che grazie a Java non dovrebbero servire.
    Inoltre gli aggiornamenti, invece di aggiornarsi da soli (altra cosa non molto complicata), cercano se ci sono versioni nuove, in tal caso ti dicono: "scarica la versione nuova". Grazie al czo

    RispondiElimina
  9. e che dire dei programmi per il catasto solo in versione windows?
    programmi dati in appalto per l'agenzia del territorio, cioé lo stato, e fatti per un solo s.o.

    ho letto di un software per le dogane sempre e solo per windows.

    lo stato italiano non sa cosa sia il significato della parola laicità.
    la maggioranza si definisce cattolica? gli altri si arrangino.
    la maggioranza usa quella ciofeca di s.o.? gli altri si arrangino.

    posso capire una software house privata se fa un certo tipo di analisi ma lo stato dovrebbe garantire tutti...si come no. ti rispondono si compri un computer con windows...che pena di nazione

    RispondiElimina
  10. Be il problema alla fine non è solamente per i commercialisti ma anche per altri professionisti. Lo stesso problema lo hanno anche geometri e ingegneri. I software professionali sono l'ultima frontiera del mondo gnu/linux.

    RispondiElimina
  11. Puoi provare con l'inossidabile WINE, non devi installare una macchina virtuale perchè emula le API di Windows, comunque sarà un caso che molti paesi europei stanno migrando le pubbliche amministrazioni (scuole, comuni, ministeri, etc.etc.) a Linux, hanno visto che risparmiano un sacco di soldi solo in licenze.
    Ma come al solito noi siamo più furbi di tutti!

    RispondiElimina
  12. È un po' un cane che si morde la coda, non si cambia SO perchè non c'è il software e non c'è il software perchè si continua a usare windows.
    Già sarebbe buona cosa mettere linux sui pc che non necessitano di software professionale, poi magari...chissà. Windows vista e la crisi hanno dato una bella mano a linux se non altro per l'uso casalingo, ma anche lì, flash fa inceppare qualsiasi tipo di pc e senza niente youtube et simila.

    RispondiElimina
  13. all'Università di Roma La Sapienza il gestionale finanziario, quello che serve a pagare fatture, missioni ecc. è solo per Windows.
    I programmi per gestire il catalogo delle biblioteche richiedono un emulatore di terminale sotto Windows, e nessuno ha mai spiegato che puoi usare ssh da Linux.
    L'argomento costi di licenze: il costo non si vede, è conglobato nel prezzo del PC, così nessuno ci fa caso, salvo i geek come il sottoscritto, che ha fatto usare OpenOffice invece di MS Office

    RispondiElimina
  14. Tuttavia perché uno sviluppatore di software dovrebbe dedicare tempo allo sviluppo per linux se le alternative sono:
    -rilasciarlo con licenza libera (non free badate bene, leggere le opinioni di Stallman per capire la differenza), rinunciando a vedere ripagati economicamente i suoi sforzi
    -rischiare di subire il boicottaggio dei "duri e puri" che non usano il malefico software commerciale
    ?

    In fondo anche le case di ditribuzione non sono opere di carità, se su linux non ritengono di avere potenziale mercato, non possiamo costringerle a sviluppare.

    RispondiElimina
  15. @Alessandro:
    la storia dei duri e puri che "se non è GPL allora è mer*a" è una baggianata enorme. Di software commerciale per Linux ce n'è... non molto ma c'è.
    Inoltre, un paio di esperimenti svolti da sviluppatori di giochi indie (2D Boy e Wolfire Games) hanno dimostrato che gli utenti Linux sono solitamente i più generosi quando si tratta di pagare software che merita (e sottolinea il merito).
    Sarà che già non pagano il S.O. ed una carrettata di altro ottimo software...

    RispondiElimina
  16. Te ne dico una in piu', prova a farli girare su macchine senza charset italiano, vedrai che succede...

    RispondiElimina
  17. Lo smanettare dovrebbe essere compito di persone che lavorano in ambito informatico, non di chi deve usare il software. Per tante categorie il software è totalmente assente, tuttavia la situazione è questa per una serie di concause. Spero che in futuro la situazione migliori, anche perché non mi esalta l'idea che i miei dati rimangano salvati (o transitino) su SO Microsoft.

    RispondiElimina
  18. Scusa la cattiveria Metil, ma questo potrebbe stare ad indicare che rivolgersi ai commercialisti per far quadrare i conti potrebbe comportare un qualche azzardo.

    RispondiElimina
  19. Anche per chi, come me, lavora in albergo, i gestionali non solo per linux ma pure per mac praticamente sono inesistenti. Già ho dovuto combattere con le unghie e con i denti per mettere Openoffice (preferivano Office pirata!) e sfruttare le comodità di Google Docs!

    RispondiElimina
  20. Quando inizieranno ad esserci clienti che chiederanno alla software house di fiducia di svilupparlo anche per Linux, pagando, allora compariranno.
    Software libero non è free software, ovvero anche gli sviluppatori vogliono essere pagati.
    Se pensiamo che potrebbe essere un ambito dove far investire soldi allo Stato beh allora stiamo decisamente sognando ad occhi aperti :)

    RispondiElimina
  21. geniale, la terza colonna serve esclusivamente da sfottò a chi vorrebbe usare linux...a questo punto io non mi posso lamentare, direi, almeno un software di traduzione assistita c'è anche per linux...uno solo, ovviamente... =)

    RispondiElimina
  22. Da chi ti vende a parte anche il "Controllo Sei sicuro di voler uscire" quale cultura informatica ci si può aspettare?

    RispondiElimina
  23. La cosa ancor più paradossale è che più il tempo passa peggio è! Noi si aveva Ubuntu e si è dovuti passare a windows grazie a nuove genialate statali e regionali che non c'era verso di far girare in altro modo (perchè vabbè smanettare un po',ma sinceramente rischiare che qualcosa poi non funzioni nei momenti clou in certi casi è assai sgradevole specie quando si parla di assunzioni e pagamenti!!). E tra l'altro si parla di programmi veramente fetecchiosi tante volte su cui c'è chi mangia allegramente...

    RispondiElimina
  24. "Se pensiamo che potrebbe essere un ambito dove far investire soldi allo Stato beh allora stiamo decisamente sognando ad occhi aperti :)"

    Concordo, ma è quello il sogno a cui dobbiamo mirare a mio avviso.... Tutte le altre possibilità non ci porterebbero gli stessi benefici. Ma questa è una cosa che dovrebbe fare tutta l'Europa, sarebbe più produttivo. Stanzi 10 milioni di fondi per tot anni, assumi X programmatori e apri un sito web dove trovare codice e tutto in più lingue. Per me un progetto del genere spopolerebbe *-*

    RispondiElimina
  25. >Stanzi 10 milioni di fondi per tot anni, assumi X >programmatori e apri un sito web dove trovare codice e >tutto in più lingue. Per me un progetto del genere >spopolerebbe *-*

    Intendi una cosa del genere?
    http://info.apps.gov/
    Ah si ma noi facciamo lo sconto di 50euro sulla chiavetta internet, già.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post