Badate: da buon laziale, l'idea che la Roma possa vincere lo scudetto, con annesso tutto l'inferno di festeggiamenti e prese per il culo da sopportare nelle settimane successive, atterrisce anche me; però, personalmente, avrei preferito poter rispondere agli sfottò dei romanisti a testa alta, costringendoli a riconoscermi il dovuto rispetto e rivendicando di aver regalato loro il campionato dopo una partita leale e coraggiosa contro l'Inter, piuttosto che dover abbassare lo sguardo passando per rosicone e interpretando il ruolo di quello che si è tagliato i coglioni per fare un dispetto alla moglie.
Ci fosse una giustizia, meriteremmo che alla fine i romanisti vincessero ugualmente lo scudetto e quindi potessero sfotterci due volte.
Così impariamo a fare gli sfigati.
Pienamente d'accordo, anche perché probabilmente l'Inter avrebbe vinto lo stesso.
RispondiEliminaDetto questo, l'immagine dello striscione "oh nooo" tirato fuori dopo ogni gol fa morire dal ridere. :oP
Tra l'altro ho la sensazione che l'inferno susseguente la vittoria della Roma avrebbe vita breve: ci sono i mondiali a giugno.
RispondiEliminagoliardia...!
RispondiEliminaAnonimo 3: golardia una beneamata fava! quoto Mughini, e aggiungo che meritereste che vincessimo lo scudetto ugualmente, e meritereste di perdere le ultime due e finire in B, dove marcire per anni finendo di sputare i peli dei c---- che vi siete mangiati per fare un dispetto a noi.
RispondiEliminaIn ogni caso, siccome a pensare male si fa peccato ma non ci si sbaglia, io non credo affatto all'innocenza dell'Inter (intesa come società) in questa faccenda, e non mi stupirei affatto se in settimana ci fossero state telefonate e incontri al riparo da orecchie e occhi indiscreti per impedire alla lega di far disputare la partita in contemporanea a quella dell'Atalanta, così, per dire.
Raf
Boh, io tutte 'ste polemiche per una partita di calcio proprio non le capisco.
RispondiEliminaFri
Da interista, concordo pienamente. E' stato uno spettacolo alquanto squallido...
RispondiEliminapolemica inutile....a parti invertite i tifosi della roma avrebbero fatto di peggio cominciando dai giocatori...invece di piangere continuate a crederci che non capita tutti gli anni di essere lì! per gli Interisti: non la pensavate mica così il 5 maggio 2002.....
RispondiEliminasei un grande!
RispondiEliminada interista: grazie Lazio ! così abbiamo chiuso la pratica 5 Maggio e il campionato moggi :)
RispondiEliminaa parte gli scherzi, è il sistema che si presta a queste cose, sarebbe meglio un sistema con i play off.
...e ora dritti al GRANDE SLAM !!!!! ciao juveeeeeeeeeeeeeeeeeeee :D
Il vostro grande slam passa da Roma (e non con una squadra di escort ossequiose ma con quella che vi ha dato già del filo da torcere ad andata e ritorno di campionato), dalle ultime due di campionato che avrete contro due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato se non di mostrare al mondo che non sono della stessa immonda pasta dei laziali, nonchè dalla finale di coppa contro il Bayern... che i tifosi della roma promettono di guardare con attenzione, da sopra un bel trespolo!!
RispondiEliminaNon è la prima volta che dall'illusione di un grande slam si passa a "zeru tituli"... non sareste nè i primi nè gli ultimi!
Raf
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNel 1973, la Roma fece la stessa cosa: la Lazio era in corsa per lo scudetto e loro si fecero battere per 2 a 1 dalla Juve (poi campione) nonostante un iniziale vantaggio. Nel 1993, Carnevale (allora in forza all'Udinese) fece un gol ridicolo con la difesa romanista tutta a guardare in mezzo all'esultanza dei tifosi giallorossi che fino allora aveva fischiato la loro squadra perché stava vincendo, mentre col pareggio la Fiorentina sarebbe finita in B, come poi fu. Senza contare i soliti favori del palazzo (tipo non fallire come Palermo, Fiorentina, Napoli ecc. nonostante i debiti colossali, non venire puniti per la storia dei rolex d'oro, non vedersi squalificare mai l'Olimpico nonostante gli accoltellamenti domenicali ai tifosi avversari ecc.). E hanno pure il coraggio di lamentarsi? Ahahahah...
RispondiEliminaCarissimo Metilparaben
RispondiEliminalasciatelo dire anche un po' paraculescamente ..
da INTERISTA CONVINTO !! GRAZIE !!
1) l'Inter lo scudetto non lo avrebbe mai vinto se ieri avesse perso o pareggiato; 2) basta ipocrisie: io vivo a Roma ma non sono nè laziale nè romanista. Il clima che si vive qui, sul calcio, è insopportabile. Da quando fanno benino i romanisti sono letteralmente odiosi: spocchiosi, sempre a fare le vittime, sempre a lamentarsi degli arbitri. Hanno scheletri negli armadi da fare paura ma sembrano che siano i più onesti del mondo. Non si tratta soltanto di sfottò, caro Metil: sono certo (già lo dicevano, i romanisti) che se la Lazio avesse fermato l'Inter, la Roma avrebbe intascato, portato a casa (lo scudetto!), ci sarebbe stato l'inferno per mesi, e altro che sfottò: avrebbero detto, incontrando un laziale, "grazie, quanto siete stati scemi" (altro che sportivi...). 3) i precedenti della Roma li stavo per scrivere io, mi hanno preceduto qui sopra: quello con l'Udinese contro gli odiati fiorentini (gente di altra città, figuriamoci nella stessa...), tra l'altro, Carnevale sbagliò gol fatti contro l'Udinese e l'anno dopo passò all'Udinese... 4) ieri mi sono sentito Controcampo: il più indignato era Mughini, quello che difende Moggi... è serio tutto questo? Sentirsi la paternale, la morale da uno juventino è il massimo della vita, il colmo dei colmi... Non è lo stesso, poi, la rivalità tra Inter e Juve (tra l'altro, lui parlava da antiinterista in quel momento...) rispetto a quella che c'è a Roma: qui si tratta di vedersi ogni giorno un romanista, al bar, in ufficio, in casa... E non per poco tempo: i mondiali, per l'Italia, finiscono presto, e poi cosa c'entra...? 5) quando la Reggina si salvava per anni di seguito battendo squadroni (come Milan o Juve) già Campioni o senza più motivazioni, andava bene? Andava bene che le grandi falsassero il campionato in quel modo? 6) la signora Sensi, coi rolex del papà, forse farebbe bene a tacere: che cosa si aspettava dopo le magliette e i pollici versi di Totti? Quest'anno hanno vinto tante partite negli ultimi secondi, non meritandole affatto (Firenze su tutte). E due derby, giocando 20 minuti su 180... Secondo me, ieri, è stata solo riportata giustizia.
RispondiEliminaE poi, detta come va detta, gli irriducibili della lazio non fanno finta di essere truci fascisti duri e puri? Dov'è allora la tanto vituperata "Forza" e il tanto magnificato "Onore" che dovrebbe contraddistinguerli?
RispondiEliminaBeh va bene dai .. vuol dire che per una giornata se la sono presa comoda..
RispondiEliminaQuante cose pulite restano al calcio? Quasi nessuna. L'unica che mi viene in mente è l'attaccamento alla propria bandiera da parte dei tifosi delle squadre che non sono sempre lì a disputarsi lo scudetto. Mi pare che i tifosi della lazio abbiano perso anche questo, un brutto spettacolo.
RispondiEliminaAllora di tifosi della Lazio dignitosi siamo in due: tu e io. Mi compiaccio, pensavo di essere in splendida solitudine.
RispondiEliminaPazza Inter amalaaaaa...
RispondiEliminaAhah! Bacio!
Non ricordavo fosse così divertente sentire i romanisti che rosicano.
RispondiEliminabasta basta basta cons to maledetto calcio
RispondiEliminada bravo romanista non mi rode per quel che ho visto ieri. noi ce la siamo giocata (male) con la Samp, e mi sarebbe piaciuto combattere fino alla fine e spuntarla sul campo...I tifosi della Lazio hanno perso faccia, co..ioni e bandiera? e a me che me frega? restano, come fatti, solo questi: il mondo del calcio oramai fa cagare come molto altro nel nostro Paese, vince chi paga infiniti milioni di euro per giocatori e allenatori, sono tutti un pochino zozzi, tutti...e le squadre di calcio, come la politica, rispecchiano quel che sono gli italiani, furbi, qualunquisti (non sempre), pronti ad approfittarsi di qualsiasi cosa. Detto ciò, l'idea di gioire della Lazio in B....beh...la speranza è sempre l'ultima a morire :)
RispondiEliminaAnonimo romanista devi accettare la realta' fattuale ed innegabile di una societa' multilaziale... accettalo ed un giorno ( molto lontano nel tempo ) potrai forse godere anche tu dei piaceri di uno scudetto ..
RispondiEliminaHai ragione Metilparacul, se ci dice bene godremo, moooolto prima, della discesa di quei quattro brocchi spaventati in serie B
RispondiEliminaMa scusate, moralistoni che non siete altro, ma vi siete vergognati quando, due anni fa, all'ultima partita, a due minuti dalla fine di Catania-Roma avete fatto pareggiare il Catania mandando in B l'Empoli, avendo saputo che lo scudetto sfumava perchè l'Inter aveva segnato due gol a Parma? Ma per favore... Oh nooo... Chissà se allora la signora Sensi si è vergognata pure lei...
RispondiEliminaScusate tanto, ma non sarebbe ora di mandare al diavolo DEFINITIVAMENTE calcio, tifo, sport, competizioni e manipolazioni circensi varie? Possibile che non ci sia niente di meglio da fare, invece che perdere tempo a guardare, seguire, memorizzare, discutere, farsi venire mal di pancia o peggio, sprecando un mucchio di neuroni e facendo arricchire nugoli di semianalfabeti e di furbastri? Ma a nessuno viene mai qualche sospetto sul perché Agnelli, Berlusconi e tutti gli altri possiedono squadre? Perché sono "sportivi"? Perché sono così "umanamente" simili agli altri tifosi? Ve li ricordate gli operai meridionali immigrati a Torino alla Fiat che tifavano per la Juventus per sentirsi integrati? E Bartali che vinceva il Giro d'Italia dopo l'attentato a Togliatti?
RispondiEliminaQuando impareremo che dovremmo essere fatti di un'altra "pasta"?
complimenti per l'onesta
RispondiEliminaPrima di tutto, Onore a Metilparaben che insieme ad Anelli di Fumo è uno dei pochi laziali meritevoli di rispetto. E lo dico da cuore giallorosso.
RispondiEliminaPoi qualche considerazioni: 1) Chi ha detto che l'Inter avrebbe comunque vinto? I milanesi di cavolate ne hanno fatte nella loro storia e non è detto che non gli scappino di nuovo; 2) Quello di domenica finirà negli annali. Non è che la Lazio si augurava che la Roma non vincesse lo scudetto. E' che ha tifato Inter. A me non risulta che le cose siano andate così in quel episodio paranoico ricordato dai compagni fiorentini. I romanisti forse non si sforzarono quel dì, sicuro, ma mica esultarono al gol dell'Udinese. Né sventolavano bandiere bianco nere. Rallgegarsi delle disgrazie altrui è meschino ma comune. Arrivare a tifare contro se stessi è una cosa da annali; 3) Sui lamneti dei tifosi romanisti riguardo gli arbitri, mi piacerebbe ricordare a certi laziali la stagione 2000-2001 quando dalla cruva Nord non smettevano di gridare contro gli abusi a favore di altri squadre; 4) Sull'onestà romanista vorrei ricordare che la Roma sarà meschina quanto vuoi ma che comunque 2 anni fà mentre giocava a Catania, a rischio retrocessione, una volta saputo che lo scudetto conteso con l'Inter era perso, molló la presa e permise ai catanesi di salvarsi. E Mazzone poi, noto romanista, nella partita scudetto del 2000 fra Perugia e Juve? Queste cose non si ricordano; 5) Ricordo pure che la Lazio nel 2001 non si fece tanti scrupoli a giocare una vera partita contro la Juve (con cui la Roma competeva per lo scudetto); 6) Infine una riflessione sul cartello Laziale "Mou un uomo vero in un calcio finto". Calcio finto? Quale? Quello della partita.
avreste potuto semplicemente giocare secondo le vostre possibilità. Parliamoci chiaro, contro l'Inter la Lazio non avrebbe avuto mezza speranza e avreste perso lo stesso, ma almeno ne sareste usciti a testa alta ottenendo comunque il risultato di levare lo scudetto alla Roma. Ora siete la beffa di tutto il campionato, ricevete insulti trasversalmente.
RispondiEliminaCaro Michele,
RispondiEliminatanto per rinferscarLe la memoria:
ROMA. Pollice verso ieri all’ Olimpico come una volta al Colosseo, ma per gladiatori che nell’ arena non c’ erano. Condannata in contumacia alla retrocessione, a furor di popolo, e’ stata la Fiorentina; a beneficiare della spietata determinazione degli spettatori giallorossi un’ Udinese, che s’ e’ vista garantire su un piatto d’ argento almeno la possibilita’ di non perdere il suo posto (in serie A) attraverso novanta minuti di straordinari. Perche’ ? Vecchie ruggini tra supporters romanisti e toscani non mancheranno di certo, ma a star dietro ai cori scanditi a gran voce dalla Sud (la curva che fa tendenza ed opinione), tutti inneggianti a Gigi Radice e insolenti nei confronti di Cecchi Gori (scommetteremmo Vittorio e non solo perche’ il vaffa e’ singolare, ndr), non devono esser state queste ad avvelenare l’ atteggiamento e a far sottolineare da incredibili applausi la rete con la quale, a 10′ dalla fine, “Cicciobello” Desideri ha pareggiato il rigore messo a segno in avvio di secondo tempo da Haessler e Di Sarno. Scandalosamente pari? La gente propone e la squadra dispone? Un bell’ alibi, ma la tanto sbandierata professionalita’ dove la mettiamo? Il fatto e’ che i giocatori, fino alla smaccata non belligeranza a equilibrio ritrovato, avevano saputo interpretare con una qualche decenza il proprio ruolo. Piu’ di tutti Patrizio Fimiani, il ventenne portierino di Bagnaia, nelle cui mani la Roma pone molte delle sue speranze di arrivare alla conquista della Coppa Italia, che con tutta una serie di interventi coraggiosi (grande quello in uscita, al 25′ , sui piedi di Branca) aveva negato ai friulani, fattisi coraggiosi solo dopo essersi trovati in svantaggio, il pari. Nulla ha potuto sulla bordata a massima angolazione di Desideri, troppo solo per non calibrare al meglio la sua potenza. Nulla avrebbe potuto, al 12′ della ripresa, sul diagonale di Orlando, schioccante sulla base del palo. “Perche’ affannarsi piu’ di tanto a sei giorni dalla prima delle due partite che valgono una stagione? Perche’ correre il rischio di farsi male?”: ci sembrava gia’ in tribuna di sentire le voci dei romanisti, che avrebbero potuto fingere anche rammarico per aver fallito il traguardo di prendere almeno ad un’ avversaria quest’ anno quattro punti su quattro. L’ Udinese aveva randellato mica male nei primi minuti e tre cartellini gialli di Collina lo confermano. Lasciamo invece da parte le espulsioni di Bonacina e Marronaro a cose fatte: cose loro, ripicche inutili, niente a che vedere col resto. Ed e’ stato a lungo tutto un battersi senza farsi male, con capitan Rizzitelli a svettare nella selezione di scelte sbagliate (botte velleitare a specchio coperto, ricerca di inutili assist con il bersaglio disponibile). E poi gli episodi solforosi. Rigore per la Roma al 3′ della ripresa. Un affondo centrale di Muzzi, lanciato da… Desideri, costringe Calori ad un atterramento che non consente proteste. Batte Haessler, stordito forse dalle parole che tanti hanno sussurrato nelle sue orecchie. Di Sarno ci arriva con la mano sinistra, ma fa carambolare il pallone sul suo corpo e lo rispedisce verso la porta. Il tedeschino controlla, senza ribadire. “Vostro Onore, l’ avessi fatto sarebbe stato un penalty sbagliato…”: potrebbe difendersi. Ed al 30′ il subentrato Carnevale si nega il raddoppio, valido per la condanna friulana e lo spareggio Fiorentina Brescia, accostando nella porta vuota con tale morbidezza da consentire il recupero a spazzare di Calori. “Vostro Onore, se non avessi voluto segnare non sarei filato via, non avrei scartato il portiere, non avrei centrato lo specchio, non crede?”: potrebbe ribattere. A Casarin, infine, suggeriremmo di non prendersela con il bravo Collina che nella ripresa ha recuperato un solo minuto invece dei tre o quattro necessari in base alle sue disposizioni: a quel punto si perdeva tempo spudoratamente ed il calar del sipario in certi casi e’ il meglio che ci possa essere. Massimo Fabbricini
Però..quindi oltre le gambe c'è di più? Nel calcio.
RispondiEliminaE' un bellissimo gioco peccato sia diventato una monnezza e nemmeno differenziata.
ci fosse una giustizia, il campionato di calcio italiano verrebbe sospeso.
RispondiEliminaBeh, se mi consenti fizzi alcuni distinguo ci sono, non tutte le squadre e le societa' sono implicate negli stessi giri e nelle stesse pratiche di malaffare. Comunque concordo sul fatto che il calcio in generale sia uno sport inquinato da troppi interessi e giochi di potere, insomma lo spirito sportivo e' da quel di che e' andato a farsi benedire.
RispondiElimina