Se ne stava andando da solo e a proprie spese, ma noi, costi quel che costi, vogliamo espellerlo! E, già che ci siamo, prima di espellerlo, gli facciamo fare sei mesi di carcere.
In sostanza - ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni - Khadim che stava lasciando l'Italia è ora recluso in un carcere per non aver lasciato il nostro paese. Dal carcere ha fatto richiesta per lasciare l'Italia ma non gli è consentito perché deve scontare una pena per non aver lasciato l'Italia. Quella che denunciamo sembra una storia senza senso ma è la realtà di una legislazione che, in tema di immigrazione, fra carcere e C.I.E., sembra accanirsi contro i cittadini stranieri fino a prevedere inutili pene afflittive ed ulteriore sofferenza. Forse sarebbe necessario studiare maggiormente gli effetti pratici di alcune leggi, per evitare, ancora una volta, di risolvere un fenomeno di rilevanza sociale ed economica come l'immigrazione facendo ricorso al carcere.
o è una situazione surreale, oppure questo mette in evidenza che i c.i.e. non servono neppure a fare ciò che il nome suggerisce (identificazione ed espulsione), ma a punire razzisticamente qualunque straniero (povero, ovviamente e possibilmente dalla pelle non bianca) osi mettere piede all'interno del nostro stupido confine.
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