Zitti, che forse ci fanno il piacere


Ecco, forse ce l'abbiamo fatta: per ottenere uno scampolo di normalità, cioè che chi abusa di un minore (solo nei casi ritenuti oggettivi dalla Santa Sede, s'intende) venga giudicato da un tribunale, c'è voluta una tragedia nazionale (quella irlandese) e la dichiarazione ufficiale di un Cardinale (prefetto della Congregazione per il clero, tra l'altro, neanche uno qualsiasi).

Non siete commossi anche voi da tanta accondiscendenza?

Questo post è stato pubblicato il 12 gennaio 2010 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

10 Responses to “Zitti, che forse ci fanno il piacere”

  1. Come mai questo atteggiamento così duro verso la chiesa? Vorrei capire se possibile la "linea editoriale" di Metilparaben. Grazie.

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  2. beh se qualcuno ha visto il servizio serale del tg1 ho capito che ci penserà la televisione ad assolverli.

    Un prete, non ho capito dove, avrebbe abusato di una 12enne ma han intervistato il vescovo e 3 passanti del paesello dicendo che però tutto il paese crede alla sua innocenza.

    PS purtrooppo la rai e linux litigano (rai servizio pubblico ma costringe ad usare software di una multinazionale) e non posso riguardarmi il vomitevole servizio

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  3. @Cristiano

    La 'Linea Editoriale' la capisci leggendo con attenzione questo blog tutti i giorni. Credo che di motivazioni contro la chiesa ne vengano addotte non poche...

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  4. "In certi casi"...

    Ah Ah!. A cattolici! me fate proprio schifo! Ma andate a nascondervi...

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  5. "Credo che di motivazioni contro la chiesa ne vengano addotte non poche..."

    Anche perche' di motivazioni a favore, che non siano false o che non siano di quelle che vanno guardate con 'gli occhi della fede' o fornite direttamente dalla stessa chiesa sotto forma di dogmi, e' difficile trovarne!

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  6. Meglio di nulla, ma molto, molto insoddisfacente.
    Il passaggio "casi certi", fa presagire che proseguiranno con l'omertà, come è stato fino ad oggi, e cioè cercando di non far trapelare le notizie, accusando le vittime, trasferendo i sospetti ed i colpevoli, difatti saranno loro a vagliare i casi certi, da quelli incerti.
    L'articolo prosegue minimizzando l'enormità e la portata del fenomeno, segno che per arrivare a quel minimo di civiltà e trasparenza che la società si attende da qualunque organizzazione, dovremo attendere molti anni, visto il soggetto forse secoli.
    L'ultima riflessione riguarda le modalità che hanno portato alla sortita. Qualche male informato (persone che limitano la loro informazione alla tv) potrebbe pensare che sia una posizione spontanea e riflessiva, e non una disperata rincorsa a giustificare l'orrore e le dimensioni dei casi statunitensi e irlandesi.

    Un esempio? Il caso di Savona, Don Luciano Massaferro.

    http://www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=67623

    Carlo Ruggeri

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