Mi sa che è il caso di piantarla qua

Fermo restando che il nostro amico Francesco Totti avrebbe potuto evitare di aizzare ulteriormente gli animi nel momento culminante di una situazione già critica, credo che sia il caso di spendere due paroline sul contesto: perché, ne converrete con me, se dopo un'alzata d'ingegno del genere c'è un numero significativo di individui che non si limitano a farsi uscire dalla bocca un paio di sonori vaffanculo e andarsene a casa, ma decidono che è il caso di picchiare il vicino di posto o di dare fuoco a tutte le macchine che gli capitano a tiro, allora il problema (ed è un problema bello grosso) sta soprattutto altrove.
Insomma, il pupone non ha certo brillato per senso di responsabilità (anche se pare che ci sia chi si è comportato assai peggio, considerato il ruolo che dovrebbe avere), e tra l'altro mi ha fatto pure (sportivamente) incazzare di brutto: resta il fatto, tuttavia, che se uno se ne va allo stadio e prima di uscire si ficca in tasca in tasca un serramanico perché non si sa mai, le provocazioni che arrivano dal campo lasciano il tempo che trovano.
Badate, lo dico da tifoso: un tifoso della Lazio che pur avendo l'abbonamento in Tribuna Tevere aveva deciso già da qualche giorno che se ne starebbe rimasto a casa, perché dopo una trentina d'anni di frequentazione degli stadi impari ad annusare l'aria e a capire per tempo quando è il caso di non andare a cercar rogna.
Il fatto è che questo sport, ancora una volta, si è dimostrato infrequentabile: e che probabilmente è arrivato il momento che si decida (davvero) di smettere di frequentarlo, perché prendere parte (sia pure solo emotivamente) ad una forma di spettacolo i cui spettatori si scannano spesso e volentieri come animali in un clima da guerriglia urbana mi pare un'indecenza bella e buona.
Bisogna smettere di occuparsi di questa stronzata, punto e basta.

Questo post è stato pubblicato il 19 aprile 2010 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

13 Responses to “Mi sa che è il caso di piantarla qua”

  1. Metil,
    davvero un post da incorniciare e da far leggere a tanti soloni che infestano tribune televisive e non).
    Grazie

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  2. Hai tutta la mia solidarietà. Per colpa dei soliti quattro deficienti si rovina lo spettacolo a tutti.

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  3. Sottoscrivo! Non se ne può più di sentire gente insospettabile trasformarsi in bambini di 12 anni quando si parla di questo circo... Bambini armati per di più!

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  4. Hai totalmente ragione.
    Qui a Testaccio hanno divelto il giornalaio e bruciato parte delle riviste che vende(va). Una decina di auto pesantemente danneggiate, bottiglie rotte ovunque.
    Non è un essere romanisti o laziali, ma italiani che si trasformano in bestie... oppure no: in genere sono bestie travestite da persone normali, che ritornano bestie quando vedono un pallone rotolare.
    Non voglio sapere cosa accadrà se la Roma vincerà lo scudetto: ancora ci stiamo riprendendo da quanto accadde qualche anno fa.
    Ciao,
    Alessandro

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  5. Tutta stà manfrina su totti e neanche una parolina su Radu e il suo "calciosgambetto" a Perrotta?
    mmmmmm

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  6. tutta sta manfrina su totti e neanche una parolina sul calcio/sgambetto di Radu?
    mmmmmmm

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  7. Non ricordo chi disse "Se vuoi ammazzare tua suocera fallo allo stadio".

    Della Roma e della Lazio non gli importa un fico essiccato. Hanno cercato nella loro vita un posto, lo stadio, dove le leggi sono sospese e si può convogliare la rabbia - cresciuta in tutt'altri contesti - nel modo più sciocco e al riparo dalle leggi.

    I cosidetti "tifosi" violenti sono persone che stanno male, nelle proprie vite, per ragioni nelle quali il Calcio non c'entra nulla.

    Anche sul campo lo spettacolo è desolante: ogni minuscolo fallo viene accentuato dalla vittima come se fosse stato appena fucilato. Ogni fallo cattivo viene seguito da una alzata di mani "io? non ho fatto niente!"

    Fare fesse le regole grazie alla propria furbizia. Il Calcio italiano specchio della società italiana. Uno spettacolo deprimente.

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  8. Fosse per me i calciatori andrebbero tutti a lavorare e alla domenica a giocare al calcio per divertimento.
    E così tutti quei tronboni che dal lunedì alla domenica occupano spazi televisivi con le più improbabili trasmissioni di approfondimento, puttane di turno, sedicenti esperte, comprese.
    Ma che si approfondissero i coglioni e andassero a lavorare. Parassiti! Hanno portato le chiacchiere che una volta si facevano al bar nella televisione. Hanno rotto i coglioni.
    Idioti gli italiani che vanno allo stadio (ma meglio sarebbe chiamarlo campo di calcio) credendo ancora di assistere ad un avvenimento sportivo.

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  9. Metil non riesco a comprenderti. Ok,anche Sandro Curzi era laziale, ma come si fa a condividere una stessa passione sportiva co sta gente qui sotto?

    http://www.silenzi.com/media/blogs/Silenzi.com/croci_celtiche.jpg

    http://www.comesefosseantani.com/wp-content/dicanio.jpg

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  10. «Il fatto è che questo sport, ancora una volta, si è dimostrato infrequentabile».
    Sport? Quello non è sport, è show business.

    Abbonamento in Tribuna Tevere?
    Bravo, anche tu foraggi sta schifezza!
    Mah, a mio avviso la scelta di come spendere i propri soldi è una delle cose in cui meglio si inquadra una presa di posizione politica.

    Smettere di occuparsi di queste cose è l'idea migliore.

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  11. Premesso che il discorso non vale assolutamente solto per il laziali (anche se c'è da ammettere che la politicizzazione delle tifoserie trova in quella laziale la sua apoteosi...)
    Ma siamo davvero sicuri che siano una minoranza?
    Ci si riempie la bocca di "minoranze" che screditano la categoria.
    Saranno pure 4 idioti, ma se il brodo di coltura degli altri "tifosi" li incoraggia e li tollera, beh...forse forse un pelino di responsabilità anche i tifosi "onesti" ce l'hanno.
    Ricordo, tra l'altro, che fior fior di società sono tenute letteralmente per le palle da ultras che, di fatto, fanno il bello e il cattivo tempo...
    Io credo che ci sia un bel da fare per far tornare il calcio quello che era: un gioco.
    E non son sicuro che ci si riesca (ammesso che lo si voglia fare) senza abbattere tutto e rifondare il calcio.

    P.S. Vuoi vedere che per evitare che i soliti facinorosi mettano a ferro e fuoco la città, daranno qualche aiutino alla Lazio per non retrocedere? Sarebbero cose da golpe militare...

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  12. "Bisogna smettere di occuparsi di questa stronzata, punto e basta"
    W gli ipocriti come te....
    forse era il caso che tu per primo stessi zitto??? oppure tutta sta gente che viene a leggere le cazzate che scrivi ti fa comodo viste tutte le pubblicità che ci sn sto blog....

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  13. @giacinto2000 ma come si fa a dividere la passione sportiva con chi scrive uno striscione di questo tipo "Got mit uns"? Capisco essere nazisti, ma per lo meno una piccola ricerca su google per controllare l'ortografia di uno striscione che va in mondo visione potreste farla,oppure potreste chiedere al camerata Storace che sicuramente saprà scriverlo correttamente
    Vogliamo parlare del famoso e simpatico Mario Corsi...
    ------
    Tutto da condividere se non fosse che di solito i lamaioli sono i cugini(sicuramente una piccola minoranza rispetto al totale) quindi se Totti fa quel gesto al massimo fa incavolare i laziali ma solitamente i serramanici li usano gli altri,per lo meno statistiche alla mano.
    Comunque amici e colleghi laziali perdere con onore non è una cosa secondaria,le radio in questi giorni sono inascoltabili per il vittimismo che trasuda dalle parole di molti conduttori.
    Onore al mio omonimo Vucinic che è stato il vero protagonista della serata non certo ai teatranti che hanno bisogno delle sceneggiate per coprire l'ennesimo derby fallimentare

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