Non ti menano, ti denunciano

Giuseppe Bruno, criminologo della tv, risponde così alle associazioni omosessuali che l'hanno denunciato all'Ordine dei Medici:

Se oggi parlare chiaro è una colpa, sono colpevole. Gli omosessuali sono dei disturbati, e come tali patologicamente rilevanti. Quando mi dimostreranno il contrario, ci crederò. Insomma, mi condannino anche al rogo, non mi muovo dalle mie posizioni. Io ho il diabete. Non mi offendo se qualcuno mi dice che sono malato, è la realtà. Bene, per quale motivo gli omosessuali si offendono se qualcuno, correttamente, parla di patologia. Peggio ancora di scelte deviate. I gay sono soggetti patologicamente diversi e basta. Dei disturbati. Il mondo moderno va avanti per lobbies ed oggi quelle più potenti ed influenti sono quelle massoniche, ebraiche, omosessuali. Insomma, come quelle dei tassinari a Roma. Se ti opponi, ti menano.
Mentre segnalo al Professor Bruno che i roghi sono stati utilizzati abbondantemente dai suoi amici dell'inquisizione cattolica, non dalla lobby gay, e che gli omosessuali generalmente non menano, ma vengono menati, mi corre l'obbligo di precisare di non essere mai stato picchiato né da un tassista, né da un massone, né da un ebreo.
Magari, a forza di insultarli, può capitare che ti denuncino: ma quella, onestamente, mi pare un'altra cosa.

Questo post è stato pubblicato il 12 aprile 2010 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

27 Responses to “Non ti menano, ti denunciano”

  1. La paramnoia omofobica è un disturbo psichico

    RispondiElimina
  2. Oltre ad aver studiato a cazzo suo,quello che ha studiato (poco evidentemente),non ha manco studiato un briciolo di storia.

    RispondiElimina
  3. IO non so se sia una cosa patologicamente rilevante ma.....Per aggravare la situazione poi, parlano spesso di matrimonio gay o fra lesbiche. Io non sono assolutamente contrario all'unione fra due uomini o fra due donne; e’ una loro scelta che rispetto, e capisco anche l'esigenza di regolamentare queste unioni con un riconoscimento giuridico, ma quando parlano di matrimonio non li capisco.
    Qualche anno fa, in televisione, ho sentito due esponenti gay parlare non solo di matrimonio ma addirittura proporre l'indissolubilità del matrimonio gay.
    È il solito giochetto dell'uso distorto ed inappropriato delle parole; "matrimonio" identifica senza equivoci




    l'unione di due persone, un uomo ed una donna. Non capisco perché vogliono prendersi in giro da soli negando anche l'evidenza.
    È molto più semplice inventarsi un'altra parola, che ne so... "homomonio"; credo che pochissimi, a parte i talebani della morale ed etica di qualsiasi razza, si opporrebbero ad un riconoscimento giuridico, con conseguenti effetti amministrativi, di questo tipo di unione che non ha nulla a che fare con il matrimonio.
    Non per mettere il dito nella piaga, ma chi parla di orgoglio gay dovrebbe aborrire il matrimonio a favore di questo nuovo tipo di unione homomonio; dovrebbero avere repulsione per il matrimonio come io ce l'ho per l’ homomonio.
    “Si ma molti di loro si sentono donne a tutti gli effetti e con operazioni chirurgiche,detto brutalmente, si castrano per creare un buco, diciamo facente funzione…”
    Hai detto bene, si sentono,ma nella cruda realtà non lo sono; anch’io mi sento immortale ma è certo,come che domani sorgerà il sole, che io non sono immortale. Ripeto , non riesco a capire perché debbano prendersi in giro da soli in una maniera così plateale ; comunque se questa illusione li fa star bene , sono contento per loro, purtroppo per noi, non siamo come le cernie che nascono femmine e poi diventano maschi e viceversa.
    Tanto di cappello a chi per motivi personali, per convinzione, ha il coraggio di sfidare milioni di anni di evoluzione della specie umana , sperimentando forme di unione che lo si voglia o no sono innaturali tra virgolette . È vero che l'omosessualità è sempre esistita, ma e’ una parte non rilevante della natura umana; in passato era forse più praticata di adesso, considerata quasi una cosa normale. Molti illustri uomini avevano una moglie, amanti, figli ed un certo numero di "eromenos", ma che io sappia, non hanno mai teorizzato il matrimonio fra




    due persone dello stesso sesso. Capisco benissimo che se l'intesa è la ri-conoscenza fra due persone dello stesso sesso è molto forte, possa sfociare anche nell'unione fisica, ma tutto ciò non ha alcunche’ a che vedere con il matrimonio.
    Tratto da :http://digilander.libero.it/sititino/LibroTito/

    RispondiElimina
  4. Gli anonimi che non hanno il coraggio delle proprie opinioni non andrebbero pubblicati. Il costume evolve, e oggi può essere concepibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso,vedi decisione UE

    In attesa che anche in Italia la Corte Costituzionale si esprima sul diritto delle persone omosessuali di contrarre matrimonio, dal Portogallo arriva un’ottima notizia per i diritti gay e in generale i diritti civili.

    Il Tribunale Costituzionale, cui il presidente della Repubblica Anibal Cavaco Silva si era rivolto preventivamente, ha confermato la perfetta costituzionalità del progetto di legge sul matrimonio gay, approvato dal Parlamento, ma ancora non promulgato: 11 giudici hanno votato a favore e solo 2 contro. Ora il presidente ha 20 giorni di tempo per controfirmare la legge – che entrerebbe in vigore in tempo per la visita del Papa Benedetto XVI – o rimandarla indietro. In questo caso basterebbe una maggioranza semplice per superare il veto presidenziale e costringere Cavaco Silva alla promulgazione.

    Ma che cosa ha stabilito il Costituzionale? È utile – e anche molto consolante – leggere la motivazione di questa sentenza che di fatto aggiunge il Portogallo all’elenco dei paesi in cui a gay e lesbiche è garantita la piena uguaglianza in tema di matrimonio: Olanda, Belgio, Sudafrica, Spagna, Canada, Svezia, Norvegia. Oltre ad alcuni stati Usa (Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, Washington DC) e a Città del Messico e alcuni territori di Argentina e Brasile.

    Per i giudici portoghesi la nuova legge non viola la Costituzione, perché non ha come effetto di rifiutare a qualcuno o ridurre il diritto fondamentale di contrarre (o non contrarre) matrimonio e inoltre perché il nucleo essenziale della garanzia costituzionale data al matrimonio non è minato dall’abbandono della regola sulla diversità di sesso fra i coniugi; e l’estensione del matrimonio alle persone dello stesso sesso non è in conflitto con il riconoscimento e la protezione della famiglia come “elemento fondamentale della società”.
    Una della obiezioni sempre agitate dagli oppositori che qui in Italia – da sinistra e da destra – usano la nostra Costituzione contro l’uguaglianza dei diritti delle persone omosessuali.

    Ma non è finita qui. Il Tribunale ha ovviamente tenuto in cosiderazione che il matrimonio regolato dalla Costituzione, tenuta in conto la realtà sociale e il contesto giuridico in cui fu redatta, era il matrimonio fra persone di sesso differente; ciononostante si può sicuramente concludere che non c’è alcun motivo di proibire l’evoluzione dell’istituzione; che [...] il legislatore non può sopprimere dall’ordinamento giuridico il matrimonio, in quanto istituto destinato a regolare le situazioni di comunione di vita tra le persone, nel riconoscimento dell’importanza di questa forma basilare di organizzazione sociale; [...] che il concetto costituzionale di matrimonio è un concetto aperto, che ammette non solo diverse conformazioni legislative, ma anche diverse concezioni politiche, etiche o sociale, essendo affidato al legislatore ordinario il compito di estrarre, in ogni momento storico, e inserire nell’ordinamento ciò che in quel momento corrisponda alle concezioni dominanti.

    Una lezione altissima di diritto costituzionale e di capacità di interpretare i dettami di una Costituzione alla luce dell’evoluzione sociale e civile di un popolo. Ecco, forse è questa che manca al popolo italiano.

    RispondiElimina
  5. con questo bruno vorrebbe lasciare la sua impronta nella storia.


    la storia delle cazzate...

    RispondiElimina
  6. In compenso a me una volta un diabetico rompeva non poco le palle... Maledetta lobby!

    RispondiElimina
  7. Premesso che le opinioni di Bruno mi sembrano deliranti, ma il corretto sistema di combatterle vi sembra l'esposto all'ordine dei medici? Se Bruno esercitasse la professione basandosi su queste convinzioni (ad esempio proponesse, come alcuni fanno, "cure" dell'omosessualità), cosa che non risulta, ci sarebbero gli estremi per un intervento dell'ordine. Ma mi pare che abbia espresso solo delle opinioni, per quanto strampalate e, almeno per me, abbastanza repellenti, a cui non seguono fatti professionalmente o penalmente rilevanti. Le opinioni si dovrebbero combattere con l'informazione, non con i tentativi di censura.

    RispondiElimina
  8. Senti un po' che si inventano questi malefici cospiratori della lobby dei diabetici.

    RispondiElimina
  9. @ Bop:

    in effetti piu' che dei deliri pubblici di Bruno (sul quale, credo, la pensiamo tutti allo stesso modo) il problema qui e' se l'ordine dei medici sia disposto a vedere un proprio associato sputtanare la professione agli occhi degli utenti (cioe' tutti noi) ed e' in questo che la questione riguarda la collettivita', non solo bruno e i suoi traumi infantili.

    Non conosco nel dettaglio il codice deontologico dell'ordine italiano ma posso immaginare che, come tutti i codici simili, preveda per l'ordine stesso la necessita' di alimentare la fiducia che i clienti (cioe' la collettivita') hanno verso gli associati, e la dichiarazione del Nostro non mi pare rispondere a questa finalita'.

    Anch'io nel mio ambito professionale devo attenermi ad un codice deontologico. Se faccio un'affermazione falsa o gravemente inaccurata relativa alla mia professione (non necessariamente nell'ambito di un contatto professionale con un cliente, anche solo in una dichiarazione pubblica) sono suscettibile di inchiesta del mio ordine.
    E non si tratta di censura, ma solo del fatto che il mio ordine tiene a che i propri professionisti siano E appaiano come tali anziche' come dei cialtroni.

    Nel caso di specie: l'omosessualita' non e' una patologia, ma un semplice orientamento sessuale.

    Se un individuo qualunque pensa il contrario fatti suoi, ma se quell'individuo e' un medico che spaccia le proprie personali paturnie per un fatto spetta a lui fondare quanto afferma su qualcosa di piu' che l'umore col quale si alza la mattina. Altrimenti, appunto, apparira' come un cialtrone e togliera' credito alla comunita' professionale di cui fa parte.

    RispondiElimina
  10. Il prof. Bruno soffre di una malattia gravissima e incurabile: è Roberto Bruno, e questa mi sembra già una sufficiente condanna per una persona. Perché infierire ulteriormente? Inoltre appartiene chiaramente a una lobby: la lobbytomia.

    RispondiElimina
  11. Ecco si' Gianni, hai centrato il problema. Questo imbecille sta sputtanando la categoria, sia medica che psicologica e psichiatrica. Io sono psicologa e ricercatrice (all'estero) e se mi permetto di venire fuori con esternazioni del genere mi sbattono fuori a calci dall'università e posso dire addio alla mia carriera accademica. Non è neppure un fatto di indecente political(in)correctness, è anche e soprattutto il fatto di non conoscere le patologie psicologiche.
    Sono sinceramente scandalizzata.

    RispondiElimina
  12. Io gli strapperei la sua laurea in coriandoli...
    Se non altro perchè è dovere del medico aggiornarsi e quindi dovrebbe sapere che l'omosessualità è considerata una variante fisiologica della sessualità umana ormai dal '93, anche se all'università gli hanno spiegato diversamente...
    Però bisogna dire che,sebbene questa volta abbiano PIENAMENTE RAGIONE, è vero che molti omosessuali sono un tantinello "permalosi"[ho tanti amici così]...:D

    RispondiElimina
  13. Ciò che secondo me è agghiacciante è che a personaggi del genere venga dato così tanto potere e soprattutto così tanta visibilità. Questo considerato che la tv è una "scatola magica" che trasforma le più inverosimili panzane (per lo più filo-cattoliche o filo-governative)in verità rivelata.
    Insomma non è che ogni volta che appare in tv questo tristo figuro si dica di lui che è un omofobo razzista antisemita, ma si dice che è professor tal dei tali nella università tal dei tali. E allora quello le sue affermazioni per il telespettatore medio rincoglionito dalla tv non sono assurdità ma deve per forza essere vero.
    Non so se mi spiego: in nostro Paese sta tornando al "medioevo" per colpa di queste "autorità", rappresentazioni della più bassa mediocrità.

    RispondiElimina
  14. Informatevi:

    http://www.narth.com/docs/omos.html

    RispondiElimina
  15. L'anonimo sopra ha ragione.

    Io ho trovato questo:

    http://www.worldjustice.org/taj/homosexuality.html

    RispondiElimina
  16. Gli anonimi non hanno capito che la gente che cita la Bibbia o la teologia come se fosse una prova scientifica non ha nessunissima credibilità.

    RispondiElimina
  17. E Dino non ha letto bene tutti e due gli articoli postati dagli anonimi:

    Anche la scienza dice che uno non nasce gay. Ed è dimostrato che si guarisce.
    Il guaio è che se dici ad un gay che è malato e deve curarsi, quello preferisce credere di essere come gli altri e sta con i suoi simili malati.

    Volendo posso anche dire che non c'è nulla di male in questo: vivono lo stesso, non fanno male a nessuno e, anzi, tanti gay sono anche migliori di tanti eterosessuali. Hanno gli stessi diritti di tutti in tutto: lavoro, sanità, etc...

    Però se devo lasciare che adottino figli, allora NO, non sono d'accordo. Essendo deviati, non li farebbero crescere nel migliore dei modi.

    RispondiElimina
  18. Gli articoli li ho letti e, ahimè, non ho mai letto un'accozzaglia peggiore di luoghi comuni e informazione falsa. Per prima cosa la scienza non ha ancora scoperto l'origine dell'omosessualità, ma soprattutto NON è dimostrato che si guarisce.

    RispondiElimina
  19. Non si guarisce perchè "NON" è una malattia!
    Comunque.....ma sto giuseppe bruno vuoi vedere che sotto sotto è un vescovo emerito di qualche improbabile località....
    Va che quanto a cazzate da porta a porta ( o lingua a lingua) è forte eh??

    RispondiElimina
  20. Bertone afferma che esiste un legamo tra omosessualità e pedofilia e que molti studiosi sostengo questa tesi. E' innegabile invece che esiste un VERO legame tra sacerdozio e pedofilia.

    RispondiElimina
  21. Povero Bruno insulina dipendente, gli annebbia il cervello.

    RispondiElimina
  22. “Quando il soggetto liberamente sceglie di essere omosessuale, in quel caso compie una scelta border line criminosa. Voglio dire se questa scelta omosessuale è responsabile, non frutto di traumi, ma avviene all’interno di gruppi sociali ben definiti, ha degli evidenti caratteri antisociali, spesso anche insidiosi che potenzialmente hanno natura lesiva dell’ordinata convivenza” gli escono di bocca questa e altre cazzate e poi si stupisce della denuncia?

    RispondiElimina
  23. ...è talmente brutto che avrà subito il trauma da rifiuto pure di un omosessuale...porello!!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post