Al Comitato nazionale di Radicali Italiani ho espresso la mia contrarietà all'art. 3, comma 9, del regolamento Beltrandi, in cui prevedeva che le tribune politiche potessero essere trasmesse "anche in sostituzione" delle trasmissioni di approfondimento.
Ritengo infatti che i Radicali, contro la partitocrazia e le sue conseguenze nefaste sul paese, dovrebbero essere i primi difensori dell'informazione libera. E dell'informazione che non si ferma e non si arresta, neanche per fare spazio alle tribune: il diritto di cronaca non deve avere ostacoli.
Il discorso cambia se non si considerano Annozero, Ballarò, Porta a porta, etc., programmi di informazione: in tal caso la battaglia dovrebbe riguardare il trasferimento di quei programmi negli spazi della comunicazione politica (la differenza ha valore per la legge, che distingue fra comunicazione e informazione).
Con sorpresa ascolto il commento di Marco Pannella nella sua conversazione settimanale con Massimo Bordin:
Bordin: Tu dici: c'è stata un'unità, non sono emerse critiche sostanziali, non ci sono state posizioni contrapposte. Questo è sicuramente vero. Però, appunto, pescando, giusto per amor di dibattito e cercando spunti, un paio di cose forse si possono trovare. Da un lato la questione dell'informazione televisiva, un intervento di Giulia Innocenzi, che si è tirata diverse critiche, e la questione ancora della proposta di regolamento, poi approvata, da parte della Commissione di vigilanza, su stesura di Marco Beltrandi. Ha creato un po' di dibattito, a un certo punto, ecco.Unica riflessione: ma a cosa serve un comitato se non a discutere di posizioni, in quanto tali potenzialmente divergenti, che fanno crescere il movimento attraverso il confronto? Basta così poco, e cioè la critica al regolamento Beltrandi, per essere considerati un corpo estraneo?
Pannella: Sì. Io l'ho trovato evocato in due o tre interventi al massimo. Cioè sul piano di non avere forse calcolato le reazioni.
Bordin: Io ne ho citato uno solo, quindi figuriamoci.
Pannella: Sì, tu dicevi giustamente. Ma io dico forse altri due o tre. Però, diciamo che Giulia Innocenzi era in un contesto così che ha fatto dire ad altri, a alcuni compagni negli interventi successivi, che si sapeva che spesso può accadere che se si pensa di inserire un virus in altri corpi, poi ci si accorge che è l'altro corpo che si immette nel nostro. Ed è francamente cosa che a proposito di Giulia Innocenzi io mi sento tranquillamente, in proprio, di dire che questa osservazione è a iosa legittimata. Per l'intervento nel suo complesso. Ma infatti, devo dire lo ritenevamo in molti piuttosto scontato e non vale la pena, appunto, di dargli troppo valore. Però fai bene a sottolineare anche questa osservazione, che è stata fatta.
Bordin: Era solo per cercare così degli spunti. Poi passiamo naturalmente ad altro.
P.S. Tutto ciò che è stato trascritto sopra potrebbe essere sovvertito se quell'"in proprio" fosse "improprio", come ha trascritto Radio Radicale. Riascoltandolo, e inserendolo nel contesto, tuttavia, sembra proprio essere "in proprio". Anche perché altrimenti la frase non avrebbe senso.
Ballarò ed Annozero sono trasmissioni rispettabili e di qualità, ma eccezionalmente faziose. Le si può chiamare informazione libera solo perchè rappresentano un anomalo contrappeso nell'anomalia italiana di un presidente del consiglio che controlla i media.
RispondiEliminaLe chiacchiere stanno a zero. Tutto nasce ed è funzione di questa anormalità e le responabilità storiche, pesanti, di questo ventennio sono del gruppo dirigente storico del PD che quando ha potuto non ha fatto una legge sul conflitto di interessi: Violante alla Camera 2002 "gli fu data la garanzia che non avremmo toccato le TV".
Delibera Beltrandi e qualsiasi altra iniziativa estemporanea sono pannicelli caldi per un malato - la democrazia rappresentativa - che non è stato vaccinato con norme serie quando si era ancora in tempo.
Informazione libera non vuol dire "informazione imparziale".
RispondiEliminaPer quanto sia sicuramente meglio che chiunque informi sia del tutto imparziale cio' non vuol dire che in un sistema d'informazione libera la faziosita' non esista.
In un sistema libero un comunista (un VERO comunista,non come quelli che si sognano certi imbecilli che alle volte commentano questo blog) sicuramente sarebbe fazioso nel suo informare dal proprio punto di vista,cosi' come lo sarebbe un capitalista.
In questo senso Annozero & Ballaro' sono liberi E faziosi,e lo sarebbero anche in un Paese veramente libero dal punto di vista dell'informazione.
Informano dal loro punto di vista,spetta poi al singolo individuo decidere se il loro punto di vista ha credito.
C'è un brano di ciò che ha detto Pannella che non è stato trascritto correttamente. Ecco una trascrizione più precisa:
RispondiElimina"Però, diciamo che quello di Giulia Innocenzi era in un contesto così che ha fatto dire ad altri, a alcuni compagni negli interventi successivi, che si sapeva che spesso può accadere che se si pensa di inserire un virus in altri corpi, poi ci si accorge che sia l'altro corpo che lo immette nel nostro."
Quindi, Giulia, non vieni considerata un corpo estraneo. Il "corpo" non sei tu. Interpretando la frase un po' brutalmente, ti si rimprovera di immettere, con posizioni come quella, il virus "santoriano" nel corpo radicale invece che il virus radicale nel corpo "santoriano".
Comunque penso pure io che quell'"anche in sostituzione" era meglio non metterlo (perché, pur non imponendola, suggeriva come possibile opzione la sospensione di questi programmi), così come era meglio non fare certe dichiarazioni che Beltrandi ha fatto.
RispondiEliminaBeh, tante cautele, tante circonlocuzioni, tanti dire-senza-dire per non dover ammettere che il caso Beltrandi è stato una bella porcata, un colpo di mano contro la libertà di informare di cui hanno approfittato gli altri nemici dell'informazione onesta ... ebbene tutto questo, e le cautele che deve usare il povero Bordin per non urtare la suscettibilità del Guru, tutto questo mi dà un leggere senso di nausea ...
RispondiEliminaGiulia aimè io a volte ho visto questi comportamenti. I radicali sono un corpo unico e a volte comunque sia la voce fuori dal coro anche lì non esiste. Pannella fa un cenno e tutti votano di conseguenza, e mi schifa non poco questa cosa.
RispondiEliminaMa è cosa di molti temo, io nella cellula coscioni mi sono sentita così, un corpo estraneo che cercava di smuovere le cose in maniera diversa dal solito... ho preferito andarmene anche se ora rimango qua impalata a chiedermi "che posso fare?"
Solidarietà a Giulia che, come capita a molti, non si era accorta che (indipendentemente dalla bonta e dalla condivisione di molte posizioni), il gruppo che si raccoglie intorno a Marco Pannella ed Emma Bonino è solo una setta e non un partito.
RispondiEliminaVero è come dicono altri nei commenti che molte delle posizioni da loro rappresentate dovrebbero costituire patrimonio di idee e di iniziative della sinistra italiana.
Caro Otto, le cose non così sono semplici come pare a te.
RispondiEliminaChe in campagna elettorale si facciano tribune politiche messe in orari di scarsa audience e che sembrano fatte per fare poca audience e che, al contrario, i programmi che fanno audience siano gestiti invitando gli ospiti graditi ai conduttori al di fuori dalle regole cui sono sottoposte le tribune politiche è sicuramente un fatto anomalo.
Beltrandi però ha sbagliato a mettere quella frase e ha sbagliato a fare certe dichiarazioni (che hanno messo in imbarazzo Emma Bonino quando gliele hanno citate).
Io ancora non ho capito se si sono resi conto della bestialita` che hanno fatto e gli brucia ammetterlo, oppure sono convinti di aver fatto la cosa giusta.
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