Tutto il resto è Zaia

Luca Zaia, neo eletto governatore del Veneto, sul sito della Lega Nord:

Devo ancora prendere visione del dossier riguardante la pillola abortiva Ru486:

ah, ecco: manco ha preso visione del dossier e ha già detto che non la vuole. Incoraggiante...

lo farò come cittadino,

ottimo, e poi?

come cattolico

ah, come cattolico. Non come rappresentante delle istituzioni laiche, e nemmeno come governatore di tutti i veneti, credenti e non credenti. Come cattolico. E chi la pensa diversamente si fotta o cambi regione.

e come presidente di una Regione che rivendica con forza il proprio ruolo e la propria autonomia soprattutto su questioni eticamente sensibili.

capito? sulle questioni eticamente sensibili il soggetto che deve rivendicare la propria autonomia non è la persona, ma la Regione. Ma come, non ne avevate mai sentito parlare? Diritto all'autodeterminazione degli enti locali, si chiama. E' uno dei fondamenti della democrazia. E poi dicono che erano i comunisti, quelli che annullavano gli individui...

Studieremo le modalità

per somministrarla? Per fornirla agli ospedali? Per utilizzarla in sicurezza?

per far valere un punto di vista nettamente contrario a uno strumento farmacologico

geniale. Mica studieranno come funziona la pillola abortiva, che effetti ha, com'è più opportuno impiegarla (cosa che del resto avrebbe già fatto l'AIFA, che guarda caso è là apposta per questo, ma lasciamo correre): piuttosto, si scervelleranno per trovare il modo di mettere in pratica la loro posizione pregiudizialmente contraria. E il bello è che lo dicono. Viva la sincerità.

che banalizza una procedura così delicata come l´aborto,

vediamo se ho capito: siccome l'aborto è una procedura delicata, un farmaco che lo rende meno traumatico e invasivo lo banalizza. Non è che magari ne allevia le sofferenze, vero? No, lo banalizza. Cioè lo fa diventare troppo facile. Insomma, il discorso è che con la Ru486 le donne soffrirebbero troppo poco. Questa sì che è delicatezza.

che lascia sole le donne

certo, è la pillola abortiva a lasciare sole le donne. Invece questa gente, che fa di tutto per far provare loro più dolore, che le intimidisce sventolando la minaccia dell'intervento chirurgico, che si fa in quattro per azzerare la loro libertà di scelta, non le lascia mica sole. Al contrario, le segue molto da vicino. Per non dire che mette loro il fiato sul collo. Che le asfissia. Che le soffoca. No, dico, siamo proprio sicuri che le donne non preferiscano restare sole, piuttosto che con una compagnia del genere?

e che deresponsabilizza i più giovani

siamo al capolavoro. E' la pillola Ru486, vale a dire un metodo per praticare l'interruzione di gravidanza, quella che deresponsabilizza i giovani. Mica l'assenza di informazione sessuale nelle scuole, il tabù sui metodi contraccettivi, l'omertà bigotta sull'utilizzo del preservativo. Anzi, magari tutte queste edificanti omissioni, secondo Zaia, migliorano la loro consapevolezza.
Del resto non c'è mica bisogno di conoscere per essere responsabili, no?

Questo post è stato pubblicato il 06 aprile 2010 in ,,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

62 Responses to “Tutto il resto è Zaia”

  1. Del resto non c'è mica bisogno di conoscere per essere responsabili, no?

    RispondiElimina
  2. Ecco che la barbarie riemerge dal loro dna....
    Sono contenta per chi l'ha votato, soprattutto le donne! SOno sicura che se dovessero restare incinte magari di qualche stupratore rumeno( quelli padani non contano)....sono sicura che terranno il bambino a tutti i costi..
    Confido nella loro cattolicità leghista.

    RispondiElimina
  3. L'essere più ignorante e stupido della sua terra.
    Che purtroppo è anche la mia.
    Anche questo ha vinto, nonostante l'apparente plebiscito, perché il suo pur validissimo concorrente (Bortolussi) non ha praticamente fatto campagna elettorale.

    RispondiElimina
  4. Se a scuola si insegnasse bene l'italiano.....forse molte più persone capirebbero le intenzioni preconcette che ci sono dietro queste parole....e...se forse ci si abituasse ad ascoltare ...per comprendere davvero...allora diventeremmo tutti responsabili ed autodeterminanti nelle nostre scelte personali..NESSUN ALTRO DEVE SCEGLIERE PER NOI...DOBBIAMO AVERE LA LIBERTA' DI FARLO IN PRIMA PERSONA...POVERE DONNE...detto da una donna. Marina.

    RispondiElimina
  5. Perché devo sperare che mio figlio sia maschio? Illuminatemi, vi prego! perché se è naturale sperare che sia sano, sperare che sia maschio e non debba subire le varie discriminazioni e la solitudine che stanno affrontando tutte le sue mamme, le sue zie, le sue nonne mi sembra umiliante. Ora vorrei sapere chi ha il coraggio di dire che il ministro delle pari opportunità è tale perché è brava, preparata e se l'è sudata!
    Eide

    RispondiElimina
  6. Ma l'Aspirina (o la Tachipirina) non banalizza l'influenza? Non sarebbe meglio sfebbrare in pace per quei tre/quattro giorni soliti...?

    RispondiElimina
  7. Buona parte dei commenti alle parole di Zaia sono polemica sterile, segno di scarsa attenzione e riflessione. Sono d'accordo sulla libertà di scelta e sul rispetto che alle donne è dovuto, ma non sulla critica ad ogni costo e per partito preso. Il dibattito politico si infiamma per colpa di questa malsana abitudine di attaccare chi sta dall'altra parte, quasi senza volerlo nemmeno ascoltare. Smettiamola di essere un popolo di ignoranti e cerchiamo di vivere civilmente e di rispettare chi la pensa diversamente da noi. Questa è la democrazia.

    RispondiElimina
  8. Caro anonimo del commento 7, dove sarebbe il pregiudizio? questo è un giudizio squisitamente POST, dopo l'attenta lettura delle parole di "Neanderthal-Zaia". Io capisco che la Lega debba passare a pagare la marchetta di Bertone (la chiamata alle armi del popolo cattolico al voto, per intenderci), ma ti assicuro che i suoi rappresentanti farebbero decisamente una miglior figura se motivassero così le proprie decisioni: "scusateci, ma siccome senza il dicktat del vaticano ci ritroveremmo con qualche regioncina in meno, dobbiamo pagare pegno", invece di tirar fuori improbabili menate sulle solitudini femminili. Un po' come al Signor Bossi sarebbe venuto meglio dire che non sapeva dove piazzare la Trota, e non lo poteva campare lui a vita, e che proprio come i Terrùn che tanto disprezza, dire: "scusate, tengo famiglia!".

    RispondiElimina
  9. Come volevasi dimostrare.... (sono sempre quello del commento n. 7)

    RispondiElimina
  10. Rispetto per chi la pensa diversamente? Ma è proprio qui, mio caro Anonimo, che si trova il nocciolo della questione. Per quanto mi riguarda, Zaia può scegliere di non far utilizzare mai a sua moglie la RU486 poichè ritiene, secondo i SUOI principi, che non è bene, ma non può, in quanto rappresentante di TUTTI, imporre le proprie idee, tanto più quando queste sono frutto dell'ignoranza e dell'oscurantismo filo-cattolico dell'ultima ora. Non si tratta, quindi, di attaccare "l'altra parte" ad ogni costo, poichè l'ignoranza è ovunque, ma di usare un poco di semplice logica. Capisco che la maggior parte delle persone non sia abituata, ma la Democrazia è così.

    RispondiElimina
  11. Saranno sempre di più le donne venete che si rivolgeranno, come già ora del resto dato il trattamento, alle cliniche in trentino e in emilia. Con tanti saluti a zaia che pagherà comunque il conto in quanto come cittadina ITALIANA,e non PADANA, ho DIRITTO a scegliere SE, COME e anche DOVE eventualmente abortire.Ha ragione anonimo un pò sopra...ce lo meritiamo proprio lui e la lega, siamo un popolo di ignoranti e xenofobi, però abbiamo un altissimo rapporto di chiese pro capite.

    RispondiElimina
  12. Quella di cui parli tu è l'anarchia Hydra... Se ognuno fa quello che vuole non ci può essere la democrazia... Sull'oscurantismo sono d'accordissimo e nemmeno a me piace il troppo potere della Chiesa. Ma dire che Zaia impone le sue idee (come se fosse un didattore mi permetto di aggiungere) mi sembra un po' esagerato... Mi sembra che i veneti si siano espressi democraticamente e che ben più della metà lo abbia votato.. Non c'è stato un golpe o un'autoincoronazione. Questa è la vera democrazia. Saper accettare di far parte di una minoranza (a livello ideologico). Se non si impara questo si rischia di andare alla sbando. Il confine tra libertà e inciviltà non è poi così ben delineato in certe situazioni e per alcune persone.
    Comunque non voglio assolutamente turbare la vostra pace e la mia non vuole essere una polemica cieca o un tentativo di accendere una rissa, anzi, mi piace l'idea di poter parlare e confrontarmi con persone che non la pensano come me, almeno non su tutta la linea.

    RispondiElimina
  13. Mah....io dico che pillola o non pillola abortiva abbiamo un pò perso il nocciolo della questione. Che il politico del caso (lui in sé non c'entra, in quanto un altro al suo posto direbbe uguali cose o in uguale modo l'esatto contrario...è il loro lavoro) faccia esternazioni sostanzialmente e/o formalmente discutibili o meno è parte della dialettica politica. Ma se ben pensiamo siamo arrivati a far coincidere progresso (o parte di esso) con facilità o meno di poter sopprimere i figli che concepiamo. Il progresso non ci sta dando maggiore lunce, intelligenza, maturità, semplicemente ci dà maggiori strumenti per eliminare le conseguenze di una stupidità di cui ci concediamo sempre maggiore libertà. Perchè l'essere umano, uomo o donna che sia, vuole avere maggiore libertà? Questo è sacro e intoccabile. Ma maggiore libertà significa possibilità di abortire sempre più facilmente? L'aborto è pur sempre soppressione di un'entità concepita. Che dopo pochissimi giorni sarà un bambino. E un bambino, come dice Gibran, non è proprietà di nessuno ma solo un regalo che viene dato. Che poi si faccia capire a comprendere il "regalo" dopo lo stupro questo è indubbio. Ma siamo seri. Qui non si parla di stupri, ma di ragazzini di 20 anni ai quali diamo sempre maggiori libertà e ai quali cerchiamo di dare sempre maggiori strumenti per non incorrere nelle conseguenze delle proprie azioni. Non è la pillola che deresponsabilizza o toglie o dà quest'aberrante libertà alla donna o all'uomo. La questione è il non pensare che il problema sta a monte, nelle nostre teste. E' come correre a 280 all'ora in autostrada. Prima o poi ci si fa male. Solo che oggi invece di abbassare la velocità pensiamo di trovare sempre migliori medicine per curare le ferite una volta che ci siamo fatti male.

    RispondiElimina
  14. Mah....io dico che pillola o non pillola abortiva abbiamo un pò perso il nocciolo della questione. Che il politico del caso (lui in sé non c'entra, in quanto un altro al suo posto direbbe uguali cose o in uguale modo l'esatto contrario...è il loro lavoro) faccia esternazioni sostanzialmente e/o formalmente discutibili o meno è parte della dialettica politica. Ma se ben pensiamo siamo arrivati a far coincidere progresso (o parte di esso) con facilità o meno di poter sopprimere i figli che concepiamo. Il progresso non ci sta dando maggiore lunce, intelligenza, maturità, semplicemente ci dà maggiori strumenti per eliminare le conseguenze di una stupidità di cui ci concediamo sempre maggiore libertà. Perchè l'essere umano, uomo o donna che sia, vuole avere maggiore libertà? Questo è sacro e intoccabile. Ma maggiore libertà significa possibilità di abortire sempre più facilmente? L'aborto è pur sempre soppressione di un'entità concepita. Che dopo pochissimi giorni sarà un bambino. E un bambino, come dice Gibran, non è proprietà di nessuno ma solo un regalo che viene dato. Che poi si faccia capire a comprendere il "regalo" dopo lo stupro questo è indubbio. Ma siamo seri. Qui non si parla di stupri, ma di ragazzini di 20 anni ai quali diamo sempre maggiori libertà e ai quali cerchiamo di dare sempre maggiori strumenti per non incorrere nelle conseguenze delle proprie azioni. Non è la pillola che deresponsabilizza o toglie o dà quest'aberrante libertà alla donna o all'uomo. La questione è il non pensare che il problema sta a monte, nelle nostre teste. E' come correre a 280 all'ora in autostrada. Prima o poi ci si fa male. Solo che oggi invece di abbassare la velocità pensiamo di trovare sempre migliori medicine per curare le ferite una volta che ci siamo fatti male.

    RispondiElimina
  15. massimo rispetto per le posizioni alternative, ma sull'anarchia non ci siamo proprio. C'e' una legge chiara che si applica a livello nazionale (e l'anarchia, al contrario, sarebbe quella di ogni regione che si fa la sua leggina su misura) e che e' stata voluta da un referendum nazionale; il Veneto, a oggi, sta in Italia.

    Il neo-presidente della giunta regionale ci viene a dire che ha una posizione pregiudizialmente contraria, e ne parla (parole sue) senza neppure aver preso le coordinate minime necessarie perche' un amministratore serio possa aprir bocca. A prescindere, direbbe Toto'.

    Avere la maggioranza in regione e' una bella cosa, ma il pressapochismo non lo e'. E il fatto che zaia dica pubblicamente che non sa di cosa sta parlando da' la misura dello sconforto che dovrebbe prendere l'elettore razionale (sia di chi e' d'accordo con lui, sia di chi non lo e').

    RispondiElimina
  16. @ anonimo delle 17.19 :
    mi piacerebbe vedere statistiche alla mano se veramente sono i ragazzini di 20 anni a ricorrere più frequentemente alla IVG.
    Ad ogni modo secondo me l'errore di fondo è che non ha senso discutere sulla metodologia : l'aborto in italia è legale? (grazie a dio) Quindi ogni donna ha diritto di scegliere come attuarlo. Qui non si sta mettendo in discussione l'aborto, sarebbe troppo impopolare anche per la popolarissima lega, ma il come attuarlo. Concordo con chi ha detto che la sparata di zaia è una marchetta pagata alla chiesa.

    RispondiElimina
  17. Zaia se intende di più di bresaole....non vi ricordate come le difendeva??? solo che non gli hanno detto che si fanno al 99% con carne brasiliana....

    RispondiElimina
  18. Caro HYDRA noi cattolici non siamo nè ignoranti nè oscurantisti ma al contrario usiamo la logica che rispetta, difende e salva sempre la vita fin dal suo concepimento.

    RispondiElimina
  19. Per zaia parlare della ru486 è come parlare di tocai perchè il nostro governatore di questo puo'parlare.Hanno detto che con la lega al governo della regione si torna indietro di vent'anni,bene spero che la prossima volta la lega faccia cappotto di voti cosi non si lamenterà piu' nessuno.Un veneto che si vergogna di essere veneto.

    RispondiElimina
  20. A @ anonimo delle 17.19 chiedo quale dio stia ringraziando per la legalità dell'aborto, visto che Dio Uno e Trino non lo vuole?

    RispondiElimina
  21. Il problema è che nel momento che vado ad applicare un credo religioso in politica non sono molto diverso da un talebano.

    ok lo so che il paragone è forzato perchè i talebani sono molto più estremisti, ma il concetto non cambia! Applicare un credo religioso con una legge... e semplicemente quello che fanno i talebani!

    Ho capito che sono più estremisti ma la filosofia alle spalle è la stessa

    Scusate ma ho preferito rispondere preventivamente ai post dei contrari.

    Ciao

    Valerio

    RispondiElimina
  22. queste sono cose che aizzano dibattiti da 'guerra santa'.
    e i cattolici e i non cattolici...e gli oscurantisti e i leghisti e vattelapesca.
    qui, in Italia, manca una sola cosa fondamentale: la libertà di scelta dell'individuo, che agisce secondo coscienza...sia essa cattolica o meno.
    peccato che c'è una parte che pensa di avere la verità in tasca e vuole imporsi su tutti gli altri. a prescindere.

    il perchè succeda questo...beh non occorre nemmeno spiegarlo, ma se la coerenza diventasse un'unità di misura, alla lettura di questo articolo, ci staremo chiedendo solo 'zaia chi?'

    RispondiElimina
  23. Il problema è pensare agli interessi del cainano a questo sono coesi, per gli interessi degli italiani, beh quelli sono in mano a beceri e ignoranti personaggi che facendo leva sui bassi istinti di certo elettorato decidono anche per me, denigrando giorno dopo giorno la dignità sociale del Paese. Meditate gente, meditate. Ry

    RispondiElimina
  24. mah secondo me queste discussioni non hanno proprio senso, io non sono atea, né cattolica se é per questo, e sono contro l'aborto, per "contro" intendo che non abortirei mai se dovessi rimanere incinta. PERò sono per la libertà di scelta, è giusto che si possa scegliere di prendere o no la RU486, io non la prenderei neanche sotto tortura ma non stiamo parlando di obbligo ad abortire ma di scelta. Ognuno deve essere libero di scegliere, io sono contraria ma rispetto le persone che la vogliono prendere ed è giusto così. Non capisco il problema a monte, perché tanto casino.

    RispondiElimina
  25. Io sono assolutamente con Francesca, non abortirei mai ma non voglio imporre i miei principi agli altri. La Chiesa si preoccupa tanto perchè sa che ormai sono ben pochi quelli che seguono i suoi dettami per fede. Molti Cattolici si pongono in modo critico di fronte agli aut-aut della Chiesa e rivendicano il loro diritto di scelta. D'altra parte abbiamo visto che su alcuni argomenti anche la Chiesa dopo il "NO, non si fa" passa ad un più possibilista :"Beh, sei un prete, l'hai fatto, succede, non stiamo qui a fare troppo casino..."
    Cristina

    RispondiElimina
  26. chiedo quale dio stia ringraziando per la legalità dell'aborto, visto che Dio Uno e Trino non lo vuole?
    ============
    a te chi te l'ha detto dio in persona o qualcuno per lui?hai mai letto su wikipedia la desczione di "sol invictus"?
    leggila

    RispondiElimina
  27. Conosco Zaia, è uno che a fatto carriera grazie anche ad una attenta strategia di comunicazione, ma...
    ...davanti alle telecamere si erge a difensore dei valori cristiani, nella vita privata si concede molte più libertà di quelle permesse dai dettami del cristianesimo...quando si ricopre una posizione di potere spesso bastano un po' di prudenza e la complicità dei "fedelissimi" per conciliare abilmente vizi privati e pubbliche virtù. Così facendo gli elettori sono sistemati e la moglie pure!
    C'è chi lo ha sentito prospettare il ricorso a non meglio precisate cliniche oltreconfine nel caso in cui le sue poco cattoliche abitudini avessero portato a concepire una creatura non gradita (e qui mi fermo per rispetto nei confronti delle persone più sensibili).
    Ma è difficile che il polpolo venga a sapere di questi significativi aneddoti attreverso i mezzi di comunicazione di cui Zaia è abile sfruttatore. Dai giornali sappiamo che Zaia, sedicente "fervente cattolico", ha cordiali rapporti con tal o tal altro prelato e si esprime sempre in sintonia con la chiesa e questo (da cristiani) ci rassicura.
    Probabilmente nessuno si meraviglierà più di tanto, forse questa è la regola, però è bene sapere che se questa è la regola Zaia non rappresenta l'eccezione!

    RispondiElimina
  28. Parlate troppo. Zaia vaffanculo, è questo il sunto.

    RispondiElimina
  29. Solo pochi anni fa la lega si teneva a distanza dalla chiesa, come mai ora stanno culo e camicia, come con Berlusca non ci dovevano essere più accordi, si vede che il potere fa dimenticare tutto, e come diceva Andreotti logora chi non ce l'ha poi come mai questa faccenda della pillola non ne hanno parlato prima delle elezioni, cosi le elettrici interessate potevano decidere se votare lega o altro,si vede che avevano paura che tanti voti non sarebbero arrivati. Ora che hanno avuto quello che volevano dettano legge come Cota in Piemonte.
    La democrazia è che ognuno decide per se cosa deve fare quando
    una donna davanti a un problema della maternità decide secondo coscienza. Mettere al mondo figli piace, però quando poi vedi un mondo come questo che non c'è futuro, Vedi lavoro che manca asili scuole ospedali ecc. allora ti passa la voglia di mettere al mondo un figlio per farlo soffrire. Aggiungo le leggi su aborto divorzio sanità ecc. sono state conquiste fatte negli anni 60-70-80 dalla sinistra, e nessun politico e la chiesa voleva queste leggi, ma guarda caso a partire da Berlusconi Fini Casini tutta gente di destra Cattolica sono tutti divorziati e qualcuno anche puttaniere.

    RispondiElimina
  30. Parlate solo perchè qualcuno vi ha dato il potere di farlo, ma senza senso....

    andatevi a leggere GLORIA POLO e la sua storia allucinante....nel 1995....Medico dentista ...colpita da un fulmine mentre andava all'università a Bogotà!

    Vide l'aldilà, quello che gli sarebbe capitato se Gesù non avesse avuto misericordia di lei, parla proprio dell'aborto e quello che succede quando al momento del concepimento l'anima è già adulta e cosa capita alla stessa anima che viene uccisa.

    Se sapessimo queste cose, non ci sarebbero più aborti nel mondo, ....siamo sulla terra per un compito, soffrire e fare esperienze e più esperienze negative si fanno, più possibilità abbiamo di guadagnare la vita eterna!

    In caso contrario dovremo scontare le pene eterne e .....credetemi.....un demone che possedeva una giovane (anno 2000)....tutto documentato, disse che se avesse saputo quello che gli sarebbe capitato dopo la sua morte all'inferno.....si sarebbe inginocchiato 24 ore al giorno a pregare!!!!
    Quindi meglio un figlio, dieci figli indesiderati....che una pena eterna!!!

    CERCATE SU GOOGLE ...GLORIA POLO...E LEGGETE LA SUA STORIA...

    AUGURI

    RispondiElimina
  31. per l'anonimo delle 23.25: delle trombe così non me le fumavo neanche quando avevo 15 anni! cos'é? skunk? :)

    RispondiElimina
  32. ma da dei bovari come quelli della lega che pretendete intelligenza????....bossi ha venduto il partito anni fa a berlusconi in quanto bossi era pieno di debiti.ecco perche la lega non farà nulla se non gli interessi di silvio che la manovra a suo piacimento e interesse.d'altronde guardate le percentuali di politici del pdl nelle regioni dove ha vinto la lega......su dieci consiglieri in veneto 7 del pdl 3 della lega.ma in veneto ha vinto zaia o il pdl????....allora ritorno all'inizio....da dei bovari che pretendete.....

    RispondiElimina
  33. Ma parlano tanto i veneti ...la lega....70 per cento di preferenze...
    Ma se sono i terroni del nord... anzi sono terroni al nord ed in effetti cosa cazzo hanno fatto, si sono dati una zoccolata sui coglioni, votando quel'essere strano, uscito da chissà quale tugurio puzzolente della lega. Forse era il professore del trota di cui alle 13.000 preferenze in provincia di bah...bergamo o brescia.
    E voi state qui a discutere.
    Ma che si fottesse lui e la pillola del giorno dopo quella del giorno prima e quella di dopodomani.
    Aprisse il suo ufficio in qualche lurida sacrestia di pedofili.
    Se alcune cittadine italiane avranno bisogno di ricorrere alla famosa pillola beh...l'emilia romagna confina con la regione dei terroni gretti e xenofobi del nord.

    RispondiElimina
  34. Beh ma tanto qualsiasi cosa dica ora non serve...ha vinto le elezioni, deve solo tirare 5 anni in qualche modo e poi per allora...chissà chi se ne ricorderà. Quel che importa semmai è quante personalità ha...e quante ne avrà...

    RispondiElimina
  35. Sono l'Anonimo delle 17, a quanto pare io sia stato rinominato (in effetti n mancanza di nome, ma sa di carino). Volevo solo rispondere che è semplificazione da evitare, preferibilmente, tirare in ballo la religione. Personalmente non sono cattolico, nè cristiano, ne mussulmano o altro. Nè penso in alcun modo a concetti religiosi quando metto in discussione il concetto di "libertà di scelta" (e badate bene lo pongo non solo alle donne ma anche agli uomini, perchè non ha senso nemmeno parlare di sessismo) avvicinato al concetto di aborto. E nemmeno parlare di legge o meno ha senso in quanto è dal mondo greco antico che si è capito che legge naturale e legge umana non sempre coincidono. Libertà di scelta, che considero fondamentale, è poter parlare liberamente, scrivere liberamente, pensare liberamente, agire liberamente, identificarsi in un dato luogo e in un dato momento liberamente. Libertà di scelta in relazione all'aborto significa, da una parte poter decidere cosa fare della propria vita (allevare un figlio o no, e questo in qualche modo fa comodo pensarlo perchè è semplice), dall'altra sopprimere o meno un bambino (e questo è meno gradevole pensarlo). Perchè chiunque si sia mai avvicinato, anche con animo da "bovaro", a uno strumento ecografico posto sulla pancia di una donna gravida di appena due settimane (e tenete conto che la legge permette l'aborto fino a tre mesi) avrà notato una banalità fondamentale della vita umana o non solo: un cuore che batte. E il cuore che batte natura vuole sia il segnale dell'esistenza della vita. Tanto più che quando ci muore vicino qualcuno la prima cosa che facciamo è verificare se batte ancora il cuore. Per cui, per quanto poco gradevole sia, l'aborto consiste nel sopprimere un cuore che batte. Alias fermarlo. Alias ucciderlo. E a due mesi, sempre ampiamente entro i termini di legge, quel cuore che batte è già dentro una forma ben definita. Per cui, senza pensare in alcun modo ad alcun Dio e senza nemmeno polemizzare con la legge sull'aborto o meno (in fondo passerà come sono passate moltissime altre cose) vorrei solo far riflettere se è realmente libertà di scelta l'aborto o un pò di egoismo che chiude gli occhi di fronte a dei dati oggettivi, naturali. Alessandro

    RispondiElimina
  36. Ma qui, Anonimo, mica discutiamo dell'aborto: discutiamo sul perché il detto aborto debba essere doloroso, traumatico, invasivo e pericoloso invece che sicuro.

    RispondiElimina
  37. Io penso che sia stata una mossa da furbo. Prima si dice contrario e così fa contenti tutti i bacchettoni falzi e credenti che magari manderebbero le loro figle a praticare un aborto clandestino. Fa contento il vaticano e tutto il clero che non dovrebbero mai avere questo problema (chissà). Poi in nome della legge che va rispettata poichè anche lui fa parte dell'Italia la farà appplicare. Io ce l'ho solo con che gli ha dato il voto.

    RispondiElimina
  38. Buon giorno, sinceramente credo che una pillola che si usa da venti anni in Europa, forse qualche ragione di esistere ce l'ha. Personalmente non considero l’aborto una scelta accettabile PERSONALMENTE, MA NON PRETENDO DI GIUDICARE E DI DECIDERE PER GLI ALTRI…Zaia si sente di poterlo fare e secondo me sbaglia in tronco…ma veramente Zaia e gli altri come lui credono di fare qualcosa?...Ma se basta andare a Bologna per prendersi la pillola!!? Ecco il punto…SICCOME E’ DAL 94 CHE LA LEGA VA E VIENE DAL GOVERNO, E NON FA QUELLO CHE HA SEMPRE DETTO DI VOLER FARE, IL FEDERALISMO, si cercano le foglie di fico disperatamente, ma il RE E’ NUDO!!! Vi ricordate del buco di Catania ripianato e il patto di stabilità CHE ROMA LADRONA NON DEVE RISPETTARE….E ALLORA VAI A CERCARE I FICHI, CHE ORMAI SONO SENZA FOGLIE!!!!;-)

    Caro Zaia, ho uno zio leghista e ho votato tante volte LEGA, ma ora voto Grillo e Di Pietro, per mandarvi tutti a casa, perché siete dei CHIACCHIERONI & INCONCLUDENTI, BUONI SOLO A SISTEMARE AMICI E PARENTI…Bossi DOCET!

    Con un sorriso che vuole essere un sereno invito...A CASA!


    Marco ing. Fruscalzo (marcofr@virgilio.it)

    RispondiElimina
  39. mi rivolgo a tutti i religiosi del post,sappiate che le religioni sono alla base di tutte le guerre

    RispondiElimina
  40. Mi sembra strano che un essere che è riconosciuto come appartenente alla lega, possa suscitare tanti commenti. Appartiene alla lega! questo è sufficiente per averne paura e cercare di stargli lontano. Un partito che vuole (e non solo da ora) una guerra civile in Italia, solo per il fatto che esista è solo motivo di preoccupazione, non di dialogo. Pensate che se in casa mia trovassi un cobra, cercherei di discutere con lui? Stessa cosa per berlusconi. Cosa vuoi tentare di fare? Aspetti che se ne vada, cercando di non farti vedere, perchè contro di lui si muore e basta; non ci sono alternative.
    Antonio

    RispondiElimina
  41. ZAIA fa rima con "quote latte": pinta in più pinta in meno.
    Ogni cosa del suo nobile pensiero vien trattato con la stessa sensibilità....
    I contadini padani,latte-produttori(!), possono restare tranquilli:la pillola del giorno dopo impedirà la sovrapproduzione di latte. Problema risolto!
    ERnesto

    RispondiElimina
  42. Alessandro, Anonimo delle 17, chi dice che l'aborto è una passeggiata? e infatti chi abortisce resta segnata a vita. Ma se la cultura no, la conoscenza del sesso e cosa se ne può fare no, gli anticoncezionali no, cosa vuoi fare? il clero non riesce a non avere rapporti sessuali, e ha fatto voto di castità. E tutto il resto del mondo ci riesce secondo te? Conta solo che ogni donna deve essere libera di decidere per sè, tanto poi il peso della scelta lo porterà, in toto od in gran parte, solamente lei. Mary

    RispondiElimina
  43. ma avete tutta questa voglia di abortire con una pillola voi?

    RispondiElimina
  44. Mi chiamo Stefano, e, a seconda delle stagioni, prendo almeno una volta la settimana, o tutti i giorni, la Loratadina, un anti-staminico. Negli USA fra il 93 e il 2000 sono state segnalate 55 morti per questo farmaco, contro i 6 della RU486. Come tutti i farmaci si misura il danno possibile al beneficio. Se si attuasse quanto prescritto per la pillola abortiva, dovrei starmene in ospedale 3 giorni ogni volta che la prendo. E' francamente ridicolo e una spesa inutile per i contribuenti. Basterebbe un day hospital e supervisione medica con visita di controllo o apposito numero telefonico dell'ambulatorio al quale la donna possa accedere 24 ore su 24 in caso di dubbi o problemi. Ci vorrebbe un piccolo studio ginecologico in ogni pronto soccorso, almeno uno in ogni città, per contraccezione e per la pillola abortiva. L'Italia è un paese da medioevo. I centi contro le malattie sess. trasmissibili sono aperti poche ore e tenuti quasi segreti, come se fossero luoghi solo per gay e prostitute. A Londra si va senza problemi, sono aperti anche al pomeriggio e a volte la sera, fanno analisi gratis per tutte le malattie veneree, danno preservativi gratis, contraccezione gratis, e vedi di tutti, dai manager alle casalinghe.

    RispondiElimina
  45. Sarò sintetico:
    -Personalmente sono contrario all'aborto, ma sono un uomo e credo che questa frase la possano dire solo le donne.
    -Credo che non si possa prendere la pillola del giorno dopo come fossero noccioline: deve esserci una regolamentazione seria che non deresponsabilizzi troppo i giovani e i meno giovani.
    -Da quando esiste l'uomo esiste anche l'aborto, lo stato non può ignorare questo stato di cose e deve tutelare la salute dei suoi cittadini.

    RispondiElimina
  46. mah, da tutti questi post emerge una cosa, che la chiesa continua a voler giocare un ruolo determinante nelle regole che uno stato moderno dovrebbe avere.
    ci si azzuffa sull'aborto, sull'omosessualità, sui DICO, su regole di rispetto che in altri paesi civili sono a dir poco elementari.
    purtroppo una nazione giovane come la nostra, ha ancora da pagare lo scotto del frazionismo in comuni e piccoli statarelli che fino a 150 anni fa ancora esistevano.
    qui manca una cultura comune, un senso civico comune, siamo tutti fiorentini/romani/milanesi/veneti/siciliani etc etc ma mai italiani!siamo fermi allo stato pontificio e fino a che sarà cosi, saremo sempre gli emarginati dell'europa!!
    la ru486 è solo un altra delle nostre "perle", ce ne saranno ancora...purtroppo...e purtroppo molti altri Zaia pontificatori del nulla..!

    RispondiElimina
  47. detto a me direttamente in faccia da un importantissimo leader leghista del nord:
    "Lo sappiamo tizio, caio, sempronio (ometto i nomi ma si tratta di altrettanto importanti esponenti leghisti) sono ignoranti e cogl**ni, ma i nostri elettori sono più ignoranti di loro e tutto ciò che vogliono sono i proclami, le frasi ad effetto, le crociate contro la sinistra, i negri, i froci. Tizio, caio e sempronio (quelli di prima) non capiscono un c**zo ma con le loro stron**te portano voti, e a noi quello ci serve, i voti degli ignoranti che li ascoltano"
    Quindi, voi che li avete votati, ora sapete che opinione hanno di voi elettori leghisti coloro che avete eletto come vostri paladini!!!

    RispondiElimina
  48. le leggi,la scienza,la pillola sì o no..non potranno mai sostituire il VUOTO delle nostre coscienze..perchè poi alla fine ,nel più profondo del nostro cuore,azzerati i rumori del nostro mondo è solo con noi stessi che faremo i conti su tutti i voli annullati.Se abbiamo bisogno dei vari Erodi per tacitare i nostri sensi di colpa,se abbiamo bisogno dei vari maschi da condannare o da elogiare è perchè vogliamo tacitare quella voce sempre più debole che è in ogni essere ,che reclama la sua appartenenza al mondo "umano",quella voce che ha permesso al mondo di scrivere la sua storia ,almeno fino ad oggi.

    RispondiElimina
  49. Mi piace quanto ha detto Zaia. Cuius regio eius religio. :)

    RispondiElimina
  50. Solo una precisazione, doverosa. A prescindere dalla questione religiosa che, a essere onesti, qui non c'entra nulla (nella dialettica si sta usando la religione per i pro e per i contro in egual pur speculare misura) la PILLOLA DEL GIORNO DOPO ha un'azione preventiva di un'eventuale gravidanza non già avvenuta, pertanto non agisce su un essere in fase di morula (con comunque il codice genetico, DNA per dirlo in parole povere, già ben preciso, e credo tutti sappiamo che il DNA individua la persona in maniera univoca quindi la identifica) o in fase già ben cresciuta con cuore che batte. Questa pillola non ha alcun effetto sull'embrione già concepito, ma molto semplicemente evita il concepimento perchè, questo si sa, il concepimento puà avvenire contestualmente al rapporto oppure fino a tre giorni dopo il rapporto. Per dirla in parole povere previene la possibilità ma non ha alcun effetto se il concepimento è già avvenuto. LA PILLOLA ABORTIVA invece sopprime l'embrione, sopprime il bambino che si sta formando. Ultima osservazione sulla libertà di scelta (argomento filosofico di non poco conto): la libertà di scelta è tale quando viene esercitata prima del concepimento. Dopo il concepimento è una solo decisione che toglie il diritto alla vita all'individuo già concepito. Alessandro

    RispondiElimina
  51. La libertà di scelta insita in una aborto è quella che riconosce alla madre il diritto sul proprio corpo.

    Siccome la madre è persona certa, mentre l'embrione lo è forse ("in potenza"), si è scelto di privilegiare il soggetto più "certo".

    Tutto qua.

    Non è chiaramente la soluzione infallibile, perché troppo poco ancora sappiamo, ma di certo è la migliore praticabile.

    RispondiElimina
  52. Si questo è certo che si sta parlando di male minore, ma io sto compiendo un discorso concettuale non pratico. Ho già detto che non è la pillola in sé il problema, ma è l'ideologia che sta dietro alla pillola che è da discutere. Il diritto della madre sul proprio corpo è innegabile, ma non comprendo come si possa negare il diritto alla vita all'embrione e come l'embrione possa essere considerato solo vita in potenza quando ne ha tutte le caratteristiche attive. Per dire un'assurdità (che non è nemmeno tale), l'autoscienza, il dire "io sono" che sta alla base dell'esistenza (cogito ergo sum) umana e che ci differenzia dagli animali, non è in alcun modo presente in un bambino di 10 giorni di vita. Se poi vogliamo dare un'occhiata alle possibilità che ha un bambino di tale età di sopravvivere a morti bianche varie, malattie, errori umani (da non sottovalutare purtroppo, basta farsi un giro al pronto soccorso ad agosto), allora dovremmo dire che non vi è una reale differenza con l'embrione se non nella forma e nel fatto che il bambino nato è fuori dal grembo materno (ma collegato ancora attraverso il seno e la sua necessità di tutto l'apparato fisico della madre) mentre l'embrione è dentro. E, cosa purtroppo che incide tantissimo (e che ci fa dire che a parità di fattori il bambino nato deve essere salvaguardato mentre l'embrione è sacrificabile), il bambino nato è un rapporto fisico, visivo, una relazione diretta, mentre l'embrione è un'ombra nascosta che si può ignorare perchè non si ha con esso un rapporto diretto. Ma non si può ignorare che l'embrione sia il bambino come non si può negare che un anziano è stato bambino. L'evoluzione è parte integrante dell'iter biologico umano solo che fa comodo pensare che i primi tre mesi dell'evoluzione non siano da contare. Fa comodo in nome di una libertà che è sacrosanta, ma prima del concepimento, perchè dopo le cose cambiano, non è più la stessa cosa e non basta una legge a giustificare un comportamento se questo risulta oggettivamente un attacco a una vita già esistente. Vorrei fare un ultimo esempio per far capire meglio il discorso della relazione col bambino e la relazione con l'embrione. Quando si uccide un gatto si prova dolore. Quando si uccide un cavallo pare quasi d'avere commesso un assassinio. Quando però uccidiamo una mosca o una zanzara non proviamo alcunchè. La ragione non sta tanto nel fastidio che l'animale ci dà (seppure le mosche e le zanzare siano veramente fastidiose) ma nel fatto che il gatto e ancor più il cavallo li vediamo in muso, comprendiamo per rapporto diretto cosa sia la morte per loro. Con la mosca e la zanzara no, sono troppo piccole per avere questo rapporto e questa coscienza della loro morte. Con l'embrione è uguale. Non vi è rapporto diretto e coscienza della sua morte. Ma l'embrione vive, esiste, a prescindere dal rapporto che la madre (o il padre, perchè questo discorso in realtà è equivalente) ha con lui. E il suo diritto alla vita non dovrebbe in alcun modo essere influenzato dal rapporto che non abbiamo con lui. Ripeto non cambieranno le cose, ma il pensiero umano a mio avviso a questo serve: a prendere posizioni morali (non religiose) che ci identifichino come uomini di fronte a date problematiche. Sopratutto quando parliamo di libertà. Perchè la libertà è una materia complessa. E va usata bene. La libertà è sacra. Ma non è giustificazione di tutto ma anzi dovrebbe essere uno stimolo a capire cosa fare veramente per non incorrere poi in cose che probabilmente sono di legge, probabilmente sono socialmente accettate, ma che sono oggettivamente e naturalmente sbagliate. Alessandro

    RispondiElimina
  53. Io mi chiedo quando, il Popolo Italiano, prendera' coscenza e conoscenza di questa miseria intellettuale umana.
    POVERI NOI

    RispondiElimina
  54. Ho capito che concettualmente è una vita, infatti io sono contrario all'aborto.

    Ma dovendo scegliere per forza di favorire una della due persona, cosa fai, sfavorisci quella "certa"..?

    RispondiElimina
  55. Sciuscia, come poni la questione è evidente che hai ragione, e lo sai (nel senso che è la madre a decidere e nessuno per lei). Ma io discuto sulla validità di quel "dovendo scegliere per forza" che non condivido. Vi sono molti casi in cui hai perfettamente ragione (disfunzioni genetiche, malattie, casi di povertà, casi di stupro, dove la questione è veramente immensa e allora si che si può andare a discutere anche sul lato religioso del problema, sempre che lo si voglia trattare senza banalizzare tutto). In tutti questi casi io comunque mantengo la mia posizione di disapprovazione ma comprendo che la questione sia talmente delicata che non si può dire nulla. Io stesso mi fermo e affermo e confermo che è solo l'interessata a dover decidere (con adeguato supporto) e questa è (pur triste) vera libertà. Ma Sciuscia, con l'onestà intellettuale che stai dimostrando (e di cui ti dò merito), ti senti di dire che è il caso di cui stiamo trattando? Se la pillola abortiva fosse stata indicata per legge per casi eccezionali allora il problema non esisterebbe. Le cose terribili succedono e ce le abbiamo davanti ogni giorno. Ma qui stiamo parlando di un "tutti i casi" che fa divenire l'aborto cosa estremamente facile, accettata anche per quei casi nei quali non è più libertà esercitarlo ma il non volersi prendere le conseguenze di azioni deliberatamente fatte. Dove ripeto la vera libertà era da esercitare prima, non dopo, perchè dopo non ci sono motivi oggettivamente sufficienti per giusitificare l'aborto. E' questo che sto criticando e ti ringrazio di avermi dato modo di centrare maggiormente la questione. Alessandro

    RispondiElimina
  56. Non sono d'accordo con la banalizzazione del "diventa troppo facile".

    L'aborto è SEMPRE una cosa gravissima.

    Facciamo che almeno non sia pericolosa.

    Se si vuole evitare il ragionamento "tanto c'è la pillola", bisogna lavorare a livello culturale, non normativo.

    Ma prova a parlare di educazione sessuale a scuola, e raccoglierai i tuoi denti per terra.

    RispondiElimina
  57. Si ovviamente d'accordo sulla cosa gravissima, ma difficilmente credo che l'operazione di educazione culturale possa avere reale effetto. E in effetti come dici tu se vai a parlare di educazione sessuale a scuola ne esci malconcio. Ma gli esempi non si sprecano: alcool, droghe, tutti fattori sui quali siamo saturi d'informazioni ormai e gli effetti si vedono comunque. Il problema qui è la normalizzazione dell'aborto, il rivestire tale strumento (perchè è comunque uno strumento che, nei casi gravissimi, non si può dire sia totalmente negativo, ma solo male minore appunto) di tacita accettazione magari rivestendolo di significati di bandiera che alla fine della fiera ne svuotano solamente il significato reale. Il problema è appunto il rischio di dire "tanto c'è la pillola abortiva" perdendo ogni senso di gravità dell'aborto (e siamo già bene avanti per questa strada, basti vedere quanti sbandierano la libertà della donna la quale, come mi pare stiamo valutando, c'entra ed è sacrosanta, ma c'entra solo fino a un certo punto perchè la situazione nella sua complessità ha anche altri fattori, altri diritti e altre libertà da prendere in considerazione). La normativa dovrebbe servire solamente ad arginare una tristissima deriva umana. Se togli la condanna per omicidio avrai un innalzamento di omicidi (vedi il 600 italiano dove i signorotti si ammazzavano per il diritto di stare a lato della strada quando ci si incontrava). Se togli le normative sul rispetto della dignità umana e sessuale avrai pedofilia, stupri (e vi sono paesi vicino all'italia dove il controllo è minimo e la delinquenza in questo senso è ormai cosa quotidiana) o peggio ancora avrai normative che legittimano il calpestare la dignità umana (vedi lo "ius prima nocte"). La normativa serve quindi a dare delle regole necessarie riconoscendo all'uomo l'incapacità di autogestirsi. Intendiamoci, è sacrosanto il fatto di limitare danni e dolori in caso d'aborto, ma è sbagliato il semplificare l'accesso all'aborto stesso (a prescindere dalla pillola). Ed è in questo, credo, che la normativa dovrebbe supplire alla mancanza di cultura.

    RispondiElimina
  58. Cuius regio, eius religio. Ci siamo finalmente tornati. Che palle gli ultimi cinque secoli di storia...

    RispondiElimina
  59. Questo discorso è surreale.

    Se non esistesse l'aborto chirurgico, ma solo quello farmacologico, non staremmo qui a dire queste cose.

    Il lato agghiacciante della cosa è che il nostro discorso è traducibile come: "E' meglio che l'aborto sia doloroso, così non si banalizza."

    RispondiElimina
  60. "per far valere un punto di vista nettamente contrario a uno strumento farmacologico".
    Avesse detto "alternativo" invece di "nettamente contrario" sarei stato d'accordo...

    RispondiElimina
  61. No sciuscia assolutamente no, non è questo quello che dico. Lo strumento farmcologico va bene se usato, non abusato. E' il motivo per cui viene usato che ne definisce l'abuso. Faccio l'esempio della chirurgia plastica. Nata per migliorare le condizioni di molte persone che VERAMENTE avevano bisogno di interventi guardate dove siamo arrivati. Ed è questo il punto. Non se lo strumento è doloroso o meno, ma se l'iter per accedervi è complicato allora forse, forse, si può sperare in un uso maturo di uno strumento molto delicato. Ma la legge in oggetto, dalla quale siamo partiti, non dice questo. Così come la percezione delle persone. Alessandro

    RispondiElimina
  62. L'iter è esattamente lo stesso, visto che non si può abortire in regime diverso da quello previsto dalla 194.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post