Non vorremo diventare un paese nordafricano?

Ricevo dall'amico Gabriele, e volentieri pubblico.

A Pasquetta vado in un ospedale romano a far visitare mio figlio di 5 mesi che dalla sera prima piangeva in modo inconsolabile. La visita è veloce, alla fine la pediatra gli trova un po' di otite e il raffreddore e ci prescrive i farmaci da dargli.
Alla fine ci dice: "Non andate più al pronto soccorso, venite direttamente qui perché altrimenti rischia di prendersi delle malattie", e ci elenca i casi in cui bisogna andare al Pronto Soccorso.
"E' il primo figlio no? Bene, vi serva per quando avrà una sorellina o un fratellino".
"Se ci sarà, ma dubito", le dice ridendo mia moglie. A quel punto lei ci spiega una teoria tutta sua dell'incremento demografico: in pratica dovremmo fare 3 figli come lei, due che rimpiazzano noi e uno che va ad incrementare la popolazione. "Perché altrimenti, ci spiega, il paese va in mano agli extracomunitari. Non vorremo diventare un paese nordafricano?"
Io lì per lì penso che stia quasi scherzando, perché prima di noi c'era giusto un signore maghrebino con la bambina e lei li ha salutati molto cordialmente, invece continua: "Avete un bellissimo bambino, biondo con gli occhi azzurri. Non pensate che da grande vorrà stare con persone che gli somigliano?"
"Anche no", le rispondo, pensando che se dovessi davvero farlo stare con persone che gli somigliano forse dovrei andare più a nord dell'Italia.
Comunque io e mia moglie ce ne siamo andati abbastanza indignati, facendo intendere che lo fossimo, ma senza rispondere perché non credo ne sarebbe valsa la pena.

Questo post è stato pubblicato il 13 aprile 2010 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

7 Responses to “Non vorremo diventare un paese nordafricano?”

  1. io avrei risposto: persone che gli somigliano, sì... nell'animo. Aggiungendo "non come lei" nel caso non si intendesse tornare da quella stron, ops, dottoressa.
    Luisa

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  2. Gli africani sono brave persone. La mia paura è diversa, anche se molto simile a quella della pediatra: sapete che le famiglie normali fanno pochi figli, mentre ce ne sono alcune che appartengono a comunità o sette cattoliche che ne fanno in continuazione (6, 10 figli a coppia).
    E se in futuro l'Italia sarà dominata da questa gente? Un nuovo medioevo? Questo SÌ che mi preoccupa.
    Considerazioni?

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  3. http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/furia-razzista-contro-due-fratelli-congolesi/1932361

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  4. Ma quale medioevo. Il mondo dopo di te continuerà ad esistere e sarà abitato da chi avrà superato le prove che la selezione gli metterà davanti. Il mondo è globale e sempre più piccolo e i fenomeni di movimenti di persone e popoli saranno anche più veloci di quanto siano sempre stati.Anonimo spaventato, la terra su cui tieni i piedi in questo momento non è tua, l'hai avuta solo in prestito per un numero di anni e quelli lì non saranno fermati dalla tua angoscia.
    Venti/trentamila anni fa popolazioni dell'Asia centrale emigrarono a più riprese verso questa terra che tu stai avendo in prestito, forse tu stesso sei figlio di quell'emigrazione.
    Non essere sgomento, in fondo stai solo scoprendo che sei poco meno di niente nel tempo e nello spazio di questo mondo.
    E quando non ci sarai più, il mondo andrà avanti lo stesso con altri protagonisti.
    Altro che medioevo.

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  5. io la penso come la dottoressa,esclusa la parte dei "Simili"...
    la "cultura italiana" sta scomparendo perchè gli italiani non fanno figli,sostituita da una cultura più multietnica ma a mio parere più povera...
    poi ognuno gestisce la sua politica familiare come crede....:D

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