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Milly Carlucci batte laicità uno a zero

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Togliere i crocifissi dalle aule in nome della laicità è una bestemmia intollerabile che mina le radici cristiane dell'occidente.
Anticipare il Corpus Domini di un giorno perché c'è uno spettacolo di Milly Carlucci, invece, tutto sommato è ammissibile.
Ne consegue, a occhio e croce, che Milly Carlucci è più importante della laicità.
Auguri.

Quando il papa ti incasina le strade

36 Commenti »

La foto che vedete qua sopra è stata scattata da chi vi scrive pochi minuti fa nel bel mezzo di Via Merulana, la strada del centro di Roma che unisce la Basilica di San Giovanni in Laterano con quella di Santa Maria Maggiore.
Il signore in cima al braccio meccanico sta piazzando sull'albero uno degli innumerevoli megafoni che giovedì prossimo diffonderanno nell'etere canti e preghiere mentre il Santo Padre percorrerà la strada tra le due basiliche in occasione del Corpus Domini.
Come potete immaginare, la conseguenza di tale operazione, ripetuta su ogni albero (o quasi) ed effettuata alle cinque di pomeriggio del venerdì, è un caos infernale di clacson, ingorghi e bestemmie: le quali ultime, sia detto per inciso, mal si addicono alla santità della ricorrenza che si va preparando con tanta solerzia (non che me ne freghi granché, ma il contrasto è assai singolare anche sul piano strettamente estetico).
Domanda: perché queste cose non vengono fatte di notte, o la mattina presto, o perlomeno nei giorni festivi? Perché per preparare una festa religiosa si blocca una strada sulla quale devono passare tutti, devoti e non, per giunta in un giorno lavorativo?
Se il tizio col motorino che mi ha tagliato la strada e che io non avevo notato a causa del camion che impediva la visuale non avesse frenato all'ultimo momento e mi fosse finito sotto le ruote, a chi si sarebbe rivolto per chiedere i danni?
A me o al Papa (*)?
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(*) N.B. Qualcuno ha voluto interpretare alla lettera il titolo e l'ultima frasedel post, rimproverandomi del fatto che me la prenderei col papa, il quale non c'entra niente. E' ovvio che in questo caso quando parlo del papa mi riferisco agli organizzatori della processione (è una figura retorica, anche se non so bene quale: se qualcuno la conosce, me lo dica): so bene da solo (grazie tante, Emanue') che non è certo il papa a fornire le direttive pratiche per installare i megafoni, ma qualche oscuro impiegato della curia e/o del comune: sui quali, comunque, incombe la responsabilità di controllare come operano i loro incaricati in modo da non arrecare disturbo ai cittadini. Vorrei vedere se avessero organizzato così una festa islamica, che succedeva. Scusate per la precisazione pleonastica, ma a volte pare ci voglia anche questo.

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