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The Artist, l'apoteosi del guscio

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Può darsi che sia io a non averci capito niente, ma in estrema sintesi "The Artist" mi è parsa la solita storia storia del viale del tramonto -già vista e rivista in decine e decine di pellicole oltre all'originale-, con la variante del lieto fine e una particolarità: quella di avere ad oggetto il declino di una star del cinema muto a causa dell'avvento del sonoro e di essere raccontata, per l'appunto, come un film muto degli anni venti.
L'idea, ne convengo, è piuttosto ingegnosa, e per essere onesti pure ben realizzata: ma al di là di questo, come dire, non contiene un bel niente, come un pacchetto confezionato in modo elegantissimo ma completamente vuoto.
Ecco, il fatto che un film del genere sia stato premiato con una pioggia di Oscar -tra l'altro i più importanti- mi pare una declinazione perfetta del gusto -non solo cinematografico, ma artistico in generale- che va per la maggiore di questi tempi: grande passione per gli esercizi di stile, per i virtuosismi, per le imitazioni impeccabili degli originali, per le alzate d'ingegno cerebrali e paraculette, ma poca attenzione -per non dire repulsione- nei confronti della sostanza, della novità, dell'intensità; in estrema sintesi, l'apoteosi del guscio a scapito della ciccia.
Il fatto, temo, è che spesso e volentieri la ciccia implica uno sforzo di comprensione, porta con sé la necessità di mettere in discussione quello che si crede di sapere, tende ad essere poco rassicurante: mentre un bel guscio vuoto permette a chi lo guarda di tornarsene a casa con la gratificante sensazione di aver assistito a uno spettacolo colto senza dover subire il fastidioso effetto collaterale di provare emozioni, farsi domande, coltivare dubbi.
Abbiate pazienza, ma io non riesco a non vederci una metafora inquietante dei tempi in cui viviamo.

Discriminazione artistica

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Nessun abuso, almeno formalmente: secondo la legge, infatti, nei musei statali i minorenni possono entrare gratuitamente solo se sono cittadini comunitari.
Si tratta, con ogni evidenza, di una regola odiosa: chissà se il Ministro Bondi, tra una lettera all'Espresso e un annuncio di defezione a Cannes, troverà il tempo di occuparsene.

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