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Alemanno, prima seguo e poi banno

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Stamattina mi è arrivata una mail di notifica con la comunicazione che il sindaco Alemanno ha iniziato a seguirmi su Twitter: dopo pochi minuti, però, mi sono accorto che io non potevo più seguire lui.
Siccome una cosa del genere è capitata anche ad altre persone, che guarda caso sono un po' critiche -pur non essendo mai offensive- nei confronti del sindaco, se ne deve dedurre che probabilmente ad Alemanno piace tenersi informato su quello che dicono di lui, ma poi gli scoccia se gli appunti che gli vengono mossi appaiono sulla sua bacheca.
Per la serie: evviva la democrazia digitale.

UPDATE: mi fanno notare che in realtà l'effetto è quello contrario; Alemanno continuerà a vedere quello che scrivo, mentre i suoi tweet non appariranno più sulla mia timeline, ma dovrò andarmeli a cercare. Peggio ancora. Si vede che il sindaco della mia città ha avuto la brillante idea di rendermi meno agevole informarmi su quello che dice, e quindi eventualmente criticarlo, perchè a volte non sono d'accordo con lui. Padronissimo, ci mancherebbe. Ma insomma, per me non ci fa una gran figura.

Dare a Twitter quel che è di Twitter

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In estrema sintesi, mi pare che sia successo questo: Twitter ha reso noto in modo trasparente come si comporterà in relazione alle richieste di alcuni paesi di censurare messaggi che in quei paesi sono considerati illegali; il che significa, sempre per quello che sembra di capire a me, che Twitter ha annunciato di voler rispettare le leggi vigenti nei diversi paesi, anche perché presumo che in caso contrario in quei paesi la piattaforma verrebbe oscurata del tutto.
Ora, a me pare evidente che se in Arabia Saudita è considerato illegale postare su Twitter una battuta su Allah -ma anche pronunciarla in un bar, scriverla su un muro o spedirla via posta a qualche migliaio di persone- il problema sia il governo dell'Arabia Saudita, non gli amici di Twitter: i quali, nella circostanza, hanno avuto l'unica colpa di dichiarare pubblicamente quello che -credo- sarebbero stati obbligati a fare in ogni caso; ipotesi nella quale, gioverà sottolinearlo, la censura sarebbe operata lo stesso senza che in giro se ne sappia nulla.
Dopodiché, tutto si può sostenere: perfino che su Twitter -o su Facebook, o sui social network in generale- incomba il compito di risollevare le sorti dei paesi in cui la libertà d'espressione è fortemente limitata o negata del tutto; sta di fatto, però, che Twitter -o Facebook, o i social network in generale- sono delle azienda private, cui non si può attribuire come se fosse una cosa normale l'obiettivo di votarsi al martirio e capeggiare i focolai di rivolta che si accendono in giro per il pianeta.
Convengo sul fatto che non si tratti dello scenario più incoraggiante che sia dato immaginare, né di una situazione della quale ci si debba rallegrare: ma ho una gran paura che nell'immaginario collettivo a Twitter, a Facebook e a internet in generale sia stato attribuito un ruolo che in certi casi non è materialmente possibile svolgere.

Il più amato dagli italiani

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Io sono il premier più amato
Silvio Berlusconi alla Camera, 13 dicembre 2010

mafioso
pedofilo
Berlusconi paga per il sesso, i voti, la protezione della mafia. Tutto quello che non può comprare sarà rubato
italiani via twitter in sala stampa del Consiglio Europeo, 17 dicembre 2010

Tanto per ricordare

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(ANSA) - BANGKOK, 19 MAG - Twitter e Facebook sono stati oscurati dalle autorità thailandesi, poche ore dopo la censura applicata anche alle tv nazionali. Lo ha constatato un cronista dell'ANSA a Bangkok. (ANSA).
Tanto per ricordare a tutti che razza di regimi sono, quelli nei quali si censura internet.

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Grazie a Tina per la segnalazione.

http://twitter.com/PLV_RNT_62E54_H501_*

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Renata, tentativo uno: http://twitter.com/r_polverini

Renata, tentativo due: http://twitter.com/rnt_polverini

In entrambi i casi il risultato è

La strategia di fondo ora ci è piuttosto chiara: Renata Polverini apre un account Twitter, poi lo usa per compiere la sua "strange activity" (consistenti nell'aggiungere un numero enorme di contatti, gran parte dei quali - come ci è già stato segnalato - del tutto estranei), e aspetta pazientemente che la piattaforma glielo disattivi; a quel punto ne apre un altro, riprende la sua "strange activity" e tutto ricomincia da capo, ad libitum.

Renata, davvero: continua, è divertentissimo! :-D

L'unico problema ora è cercare di aiutare  Luca Nicotra, me e Renata a fare due calcoli per capire quanti  tentativi di ideare nuovi account Twitter abbia ancora a disposizione la nostra beniamina, utilizzando in ordine sparso ma comprensibile le lettere del suo nome e cognome, prima di dover rinunciare del tutto ad utilizzare la piattaforma. Il che, ne converrete, visto quanto ci stiamo divertendo, sarebbe un peccato.

A rincuorarci c'è il pensiero che potremmo presto aggiungere anche i numeri, attingendo al suo codice fiscale.


P.S. I dati anagrafici della Polverini sono pubblici, e com'è noto chiunque può agevolmente calcolare il codice fiscale di una persona partendo dai suoi dati anagrafici: però, siccome qualcuno ha preso l'allegra abitudine di qualificarci come pseudo-agenti del KGB, abbiamo omesso l'ultima lettera. Così, tanto per non regalargli la soddisfazione di un altro comunicato fantasioso. A proposito Kalle, non c'eri alla festa, che è successo?

Renata, basta, vogliamo andare al cinema!

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Prima che iniziasse la campagna web di Renata Polverini Luca Nicotra ed io avevamo uno straccio di vita privata: adesso, a forza di stare dietro alle vostre segnalazioni non riusciamo manco più a trovare il tempo per un cappuccino al bar.
L'ultima alzata d'ingegno in ordine di tempo, come oggi ci hanno segnalato diverse persone, è stata quella di aggiungere su Twitter utenti che con la Polverini non avevano mai avuto niente a che fare; evidentemente così tanti che la piattaforma le ha sospeso l'account:



Ve lo chiediamo per pietà: basta, non ci segnalate più niente. Non ce la facciamo più.

Update: guarda caso, Renata ha rimosso Twitter dagli strumenti di diffusione indicati sul suo sito. Vi avevamo detto basta segnalazioni! Che fate, insistete?

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