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Bimbi di serie A, bimbi di serie B

21 Commenti »

Vediamo se ho capito come funziona: chi ha la fortuna di avere gli spermini e gli ovuletti a posto può riprodursi quanto gli pare e piace, salvo eventualmente mettere il figlio nella lavatrice e ammazzarlo (è accaduto in Francia, ma brutalità del genere succedono spesso e volentieri dappertutto); chi invece ha qualcosina che non va nell'apparato riproduttivo, o peggio è omosessuale, deve passare le pene dell'inferno per (o proprio non può) fare la fecondazione assistita e adottare un bambino, in ragione del fatto che i benpensanti del paese si stracciano le vesti per difendere i poveri innocenti che saranno costretti ad essere concepiti in provetta (cioè a loro dire in modo immorale), o a crescere (sempre a loro dire) in condizioni anormali rispetto agli altri.
Sapete cosa? Siccome ci sono un sacco di coppie sterili e omosessuali che sarebbero in grado di accogliere e tirare su con amore carovane di figli, e certamente farebbero a meno di metterli nella lavatrice, o di maltrattarli, o di picchiarli, o di abbandonarli a loro stessi come fanno tante coppie eterosessuali "tradizionali", delle due l'una: o si fa un test preventivo di idoneità alla genitorialità anche alle persone "normali", cosa che evidentemente sarebbe impossibile, oppure si consente a tutti di accedere pienamente alla fecondazione assistita e di adottare, indipendentemente dal funzionamento del loro apparato riproduttivo e dal loro orientamento sessuale.
Perché altrimenti bisognerebbe concludere che per i bambini nati in provetta o per quelli cresciuti da una coppia gay tutti si preoccupano fino a non dormirci la notte, mentre di quegli altri, quelli generati da individui "normali" che prima trombano come conigli e poi li trattano come spazzatura, non frega una beneamata mazza a nessuno.
Insomma, fate il piacere: piantatela di mascherare ipocritamente i vostri rigurgiti integralisti da pietosa preoccupazione per il benessere dei bimbi.
Siete letteralmente patetici.

Lo scappellotto e il carcere

76 Commenti »

Sono consapevole del fatto che con questo breve post scontenterò i sostenitori del cosiddetto "scappellotto a fin di bene", ma io sono con gli svedesi: secondo me schiaffeggiare i figli è un maltrattamento bello e buono, e dunque punire chi lo fa (magari con una sanzione pecuniaria, ché dalle nostre parti le carceri sono già fin troppo affollate) costituisce un'elementare norma di civiltà.
Ecco, adesso i fautori dei metodi educativi "tradizionali" possono anche scatenarsi.

Famiglie senza targa

Continua a leggere... ->>> | 17 Commenti »

Quella che segue è una chat, o meglio parte di una chat, di qualche sera fa. I protagonisti, in rigoroso ordine di apparizione, sono Rossa Innaturale e Marco, un caro amico.

Rossa Innaturale: ...ma insomma... come stai?
Marco: Bene, ma ai limiti di una crisi di stanchezza... Sopravvivo con 4 ore di sonno per notte e finirò con l'addormentarmi mentre cammino prima o poi... Stiamo finendo di mettere i dentini... Dico "stiamo" perchè è un’esperienza dolorosa per entrambi, credimi! Ma passerà... Deve passare!!! :0)
RI: Ti capisco... o meglio, non ti capisco visto che di figli non ne ho, ma posso immaginare :D
M: Quando abbiamo deciso di avere un figlio sapevamo che sarebbe stato bello (e faticossisssssimo), ma non avremmo mai immaginato quanto!!! Ma perché non ci pagano a noi genitori che restiamo a casa? Vabbè, scherzi a parte, ne vale veramente la pena... Dentizione a parte, avere G è di un bello che la metà basta... Ti giuro, già dalla nascita ci ha fatto dimenticare i 3 anni passati tra laboratori di analisi, studi di professionisti di vario tipo e voli aerei internazionali a non finire (tu poi sai che io piuttosto che volare me la farei a nuoto e non so neanche nuotare...).

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