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Avete perso un alibi

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E' una notizia magra, per chi vuole cambiare faccia a un paese, la condanna a sette anni di Berlusconi. E' un magro pensiero illudersi che quella condanna possa finalmente spalancare la strada al cambiamento: perché presuppone la convinzione che prima fosse lui, quello che lo impediva.
A me Berlusconi non piace. Neanche un pochino. Però, giusta o sbagliata che sia la sentenza, so che se un presunto cambiamento si ferma a causa di una sola persona, chiunque essa sia, non è un cambiamento, non lo è stato mai e non inizierà nemmeno dopo la sua uscita definitiva dalla scena politica.
Perché i cambiamenti autentici travolgono i governi, gli eserciti, la storia: figurarsi se possono fermarsi per uno come Berlusconi.
L'esultanza di oggi mi parla di una sola cosa: il respiro corto, cortissimo, di quelli che la incarnano.
Ragion per cui, io la vedo così: voi state esultando, ma forse dovreste rattristarvi.
Perché ieri non avete guadagnato lo spazio che vi serviva per cambiare faccia al paese.
Semplicemente, avete perso un alibi.

Appunti /14

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Ovvero: quando si dice la modestia.

Appunti /12

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Per pietà, ditemi che non è così. Berlusconi Apicella la Minetti Fede Ruby Rubacuori sono a tavola e all'improvviso colto da folgorante ispirazione il presidente si alza e intona commosso "Core 'ngrato" sputacchiando sulla camicia del vicino le briciole del boccone di controfiletto che ha appena finito di masticare Apicella si precipita alla chitarra cerca la tonalità gli va dietro arpeggia mentre gli altri non riuscendo a reggere la bellezza della melodia si alzano iniziano a ballare tra loro il cameriere coi lucciconi abbassa le luci poi il pezzo finisce tutti si siedono ma dopo un po' prima del dolce qualcun altro grida ehi la sapete l'osteria numero mille il mio cazzo fa scintille e tutti in coro fa scintille sulla legna figuriamoci sulla fregna e gli altri chiosano con un paraponziponzipò e poi tutti giù a ridere mentre le donne arrossiscono e il cameriere con aria indulgente si produce in un colpetto di tosse e chiede se può servire il budino.
Per pietà, non ce la posso fare.
Siate buoni, ditemi che facevano le orge.

Qualcuno li svegli

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Non so, forse il problema è che Alfano ed io abbiamo due concetti diversi dell'aggettivo "liberale": però, ne parlavo giusto l'altra sera, il fatto che quelli del PdL continuino a dichiararsi "liberali" pur non avendo fatto altro che sfornare leggi proibizioniste e confessionali a manetta è decisamente grottesco.
L'unico modo per restituire un minimo di logica alla frase di Alfano, contestualmente riformulando il luogo comune che contiene, sarebbe quello di rigirare marzullianamente la frase: il punto non è che grazie a Berlusconi "continua il sogno liberale", ma piuttosto che dopo vent'anni di Berlusconi il liberalismo continua ad essere un sogno.
Non so, forse sarebbe che il caso che qualcuno li svegliasse.

Sai le seghe?

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Caro Silvio, se tutti gli italiani fossero gay e tu non ci avessi un euro, sai le seghe?
(Elena Trimarchi su Facebook)

E se l'avesse fatto Berlusconi?

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Bisogna dire la verità: se quello che Luca Sappino ha pizzicato sul sito del governo fosse stato concepito da Berlusconi, sarebbe stato tutto un fiorire di scompisciamenti collettivi, di accigliate considerazioni sul livello raggiunto dalla propaganda e di roventi polemiche per l'uso inappropriato e demagogico di un sito istituzionale.
Invece, siccome a raccontarci la storiella della bimba che parla di "nonno Mario" definendolo "quello che dice le cose giuste per il futuro" è il nostro responsabilissimo governo tecnico, tutto sembra assumere contorni meno preoccupanti.
A me, che l'abbia messa su Monti o Berlusconi, una pagina così sembra ugualmente ridicola. Così come mi pare ridicolo -e assai più preoccupante della pagina- l'atteggiamento di quelli che ritengono una fregnaccia meno fregnaccia solo perché l'ha inventata uno che viene considerato "serio" da chi fa tendenza.

La libertà secondo Silvio

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La novità è che l'ex premier dello stesso governo che si è fatto in quattro per proibire ai malati di decidere se curarsi o no, alle donne di abortire con meno dolore, alle coppie con problemi di fertilità di accedere alla fecondazione assistita e ai ragazzi di farsi uno spinello, appartenente alla stessa maggioranza della miriade di sindaci che hanno prodotto ordinanze a raffica per vietare di bere alcolici, sedersi sulle panchine, mettersi in costume ai giardini pubblici, tenere aperti i locale di notte, fare musica per strada e via discorrendo, adesso se ne esce che tracciare i pagamenti sopra i 300 euro "va contro la libertà".
Si vede che io e lui abbiamo due concetti di libertà piuttosto diversi.

Amen

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In estrema sintesi, temo che succederà questo: Berlusconi inizierà a blaterare -come in effetti sta già facendo- che il governo tecnico gli è stato imposto dai giochi perversi della politica, snocciolerà tutti i giorni l'elenco dei sacrifici che sarebbe stato capace di risparmiare agli italiani, attribuirà le misure di Monti per arginare la crisi alla sinistra che sotto sotto ha fatto una specie di ribaltone e comanda lei.
Così, quando sarà finita la legislatura, molti si saranno dimenticati di quello che è successo nei mesi scorsi e il cavaliere rischierà di vincere un'altra volta le elezioni.
Amen.

Lo statista che sapeva contare

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Secondo Frattini rassegnare le dimissioni quando i numeri ti condannano senza possibilità di equivoci non è una semplice conseguenza dell'aritmetica, ma nientepopodimeno che un gesto "da uomo di Stato".
Stai a vedere che adesso dobbiamo pure ringraziarlo per non avere fatto un golpe.

Mancano solo le multinazionali del tabacco

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Lo screenshot è preso dal sito del Pdl.
La dichiarazione della Biancofiore è qua.

Per sempre

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Ma chi la ama, e siamo tanti, siamo la stragrande maggioranza del Paese, la difenderà anche fisicamente, può contare su di noi oggi e per sempre.
(Gabriella Carlucci, uscita in queste ore dal PdL, a Silvio Berlusconi, 14 dicembre 2009)
---
Grazie a Rosario d'Auria per la segnalazione.

Disfattisti

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A settembre del 2009 il peggio era passato.
A dicembre del 2009 i disfattisti che parlavano della crisi dovevano piantarla.
A febbraio 2010 ce la stavamo cavando meglio di tutti gli altri.
A giugno del 2010 la crisi era alle spalle.
A settembre del 2010 il governo aveva superato la crisi tenendo i conti in ordine.
A marzo del 2011 il governo era uscito dalla crisi compiendo una missione impossibile.
Oggi non ci sono i soldi per sostenere le imprese.
Come la mettiamo, adesso che il disfattista è diventato lui?

Fiducia

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Quando si dice che un'immagine ispira fiducia, eh?

Scilipoti senza passare per il via

4 Commenti »

Il 20 maggio 2009 Berlusconi è uno che pretende l'impunità:

La garanzia dell'impunità è il vestito cucito su misura dal solerte ministro-sarto Alfano che strombazza il carcere duro e misure rigorose per chi delinque ma al contempo soffre di una grave e patologica forma d'amnesia verso il principale.
Il 7 luglio 2011 Berlusconi è una persona perbene:
Il presidente Silvio Berlusconi è una persona perbene, è una persona che gli italiani dovrebbero ringraziare, ma lo dovrebbero ringraziare anche coloro i quali stanno dall'altra parte della barricata.
Il 12 ottobre 2011 Berlusconi è uno che non fa quello che promette:
Berlusconi di qua, Berlusconi di là... Senta: io, quando feci la scelta che sappiamo, e che m'è costata cattiverie e insulti, decisi con il Cavaliere un certo tipo di percorso. Ora, visto che le cose non stanno andando come previsto, io entro nel dibattito che s'è sviluppato dentro la maggioranza, e sto, come dicono quelli che parlano bene, nella dialettica, e mi muovo, ascolto.
Domani, chissà.

Putrefazione

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Si disfano, si sfaldano, si sbriciolano.
Si decompongono, verrebbe da dire, non senza aggiungere che la decomposizione non è affatto un bello spettacolo, perfino se riguarda loro.
Ecco, a me viene da pensare che avrebbero potuto risparmiarcela, la diretta minuto per minuto della carcassa in putrefazione: non solo loro, naturalmente, ma anche i soliti noti della parte astrattamente opposta che hanno la responsabilità di averne agevolato l'ascesa con le loro scempiaggini, di averli tenuti dove sono a forza di dettare le loro fantomatiche ricette per il cambiamento, di aver recitato la parte degli strateghi politici senza essere capaci neppure di attraversare la strada sotto casa.
Grazie a tutti, davvero, per il disgusto.

Generatore automatico di telefonate non intercettate che scagionano da ogni accusa

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Istruzioni: fare refresh per ottenere una nuova telefonata non intercettata che scagiona da ogni accusa

Generatore automatico di intercettazioni di racconti di imprese sessuali

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Istruzioni: fare refresh per ottenere una nuova intercettazione di un racconto di imprese sessuali

Il vero scandalo si chiama regime

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Sarò sincero: quello che trovo davvero scandaloso non è la circostanza che uno vada con delle escort e rivendichi il diritto di farlo perché sono affari suoi, ma il fatto che il suo governo si sia reso protagonista di una vera e propria crociata contro la prostituzione, e più in generale di una politica sistematicamente impegnata a formulare giudizi morali sugli stili di vita delle persone.
Ne consegue che a mio parere il punto non sono le orge, ma il fatto che a noi venga proibito praticamente tutto mentre costoro rivendicano per se stessi il diritto di fare quello che vogliono senza essere giudicati, comportandosi come cittadini di serie A e retrocedendo tutti gli altri al rango di servi.
Questo, a casa mia, si chiama regime.
Ed è di questo, per come la vedo io, che dovremmo preoccuparci davvero.

Generatore automatico di persecuzioni ai danni del premier

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Istruzioni: fare refresh per ottenere una nuova persecuzione ai danni del premier

Non aver la mania di abitare con me

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Quando uno che da decenni ammannisce agli italiani il mito di se stesso come simbolo vivente di imperitura giovinezza, eterno vigore, prodigiosa vitalità, è costretto a difendersi dichiarando pubblicamente di essere un vecchio facoltoso che invita gente a cena pur di avere intorno qualche cristo che rida alle sue barzellette e lo ascolti cantare, vuol dire che il fondo del barile è stato prima raschiato, poi scartavetrato e infine consumato del tutto.
Per la serie: tristezza, per favore vai via.

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