Il trionfo definitivo dell'ipocrisia

Ditemi la verità: se un gruppo di persone si sgola, si straccia le vesti e convoca il Senato in seduta notturna per impedire la morte una donna in stato vegetativo permanente che aveva chiesto lei stessa la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali necessarie a tenerla clinicamente in vita, cosa vi aspettereste che facesse per salvare la pelle a migliaia di uomini, donne e bambini che scappano dall'inferno e sbarcano sulle nostre coste inseguendo disperatamente una speranza di sopravvivenza?
Se tanto mi dà tanto quelle persone dovrebbero scendere in piazza, incatenarsi, minacciare di darsi fuoco con l'accendino in una mano e la benzina nell'altra per fare in modo che quei poveri disgraziati vengano accolti, sfamati, dissetati e salvati dalla morte.
Invece no.
Invece le stesse persone che allora gridavano al crimine contro la vita, evocando lo spettro dell'eugenetica e dando dell'assassino a chiunque cercasse di far rispettare la volontà di quella donna, adesso strillano come ossessi che quei poveri cristi devono andarsene fuori dai coglioni, tornare da dove sono venuti, togliersi di mezzo e arrangiarsi come possono.
Si tratta del definitivo trionfo di un'ipocrisia tanto grossolana da diventare paradossale: un'ipocrisia sfacciata, praticata apertamente come se niente fosse e rivendicata senza ritegno, senza pudore, senza il benché minimo rispetto per la logica.
Spero davvero che qualcuno se ne ricorderà, la prossima volta che questi personaggi verranno a farci la predica sulla sacralità della vita umana.

Questo post è stato pubblicato il 31 marzo 2011 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

9 Responses to “Il trionfo definitivo dell'ipocrisia”

  1. ma quale ipocrisia, chiamiamo le cose con il loro nome si tratta di autentici delinquenti

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  2. post meraviglioso, quoto in toto. sono solo dei sepolcri imbiancati i nostri governanti.

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  3. Tutto è lecito o illecito solo sulla base del principio "purché non a casa mia". Eluana se ne stava a casa sua, non infastidiva nessuno, quindi era lecito continuare a torturarla. Quelli che arrivano c'è rischio che i sepolcri imbiancati se li trovino sotto casa, allora è meglio se affogano in mare. L'egoismo di una parte dell'Italia mi spaventa.

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  4. Ciao, come non essere d'accordo con te. Io sono friulana, proprio come Beppino Englaro e come sua figlia Eluana. La mia regione ha avuto il "coraggio" di eseguire le volontà di Eluana e non la Lombardia dove gli Englaro risiedevano.
    Questione di civiltà che qualcuno ha chiamato "sentenza di morte".
    Chi parla così è perchè ha avuto la fortuna di non avere mai avuto malati gravissimi immersi nel dolore tra i suoi cari.
    Eluana non era vita, non era e basta.
    Ma quei tunisini e libici lo sono, ma non portano voti se non al "contrario", travestendoli da demoni assatanati che ci invadono il paese.
    Sicuro che ci sono anche lì persone poco per bene ma spetta allo Stato controllare e non spettacolizzare, come fa Maroni per ovvi motivi politici, un disastro umanitario.
    Se qualcuno che legge e ha voglia, può cliccare sul mio logo e andare su un blog che condivido con altri tre amici.
    Ho fatto diversi post su questo argomento che possono bene definire il pensiero di molti sugli INCAPACI DI GOVERNO.

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  5. Giuro che nell'ultima riga avevo letto "scarafaggi" al posto di "personaggi".
    Poi però mi era sembrato strano che te la fossi presa così con degli innocenti insetti :-/
    Grazie per le parole sempre chiare.

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  6. ha ragione guzzanti (quando interpreta padre pizarro) a loro la vita interessa dal concepimento alla nascita e - aggiungo io - quando è in stato vegetativo permanente. tutto quel che sta nel mezzo, a loro non interessa...

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  7. sul fatto dell'ipocrisia hai pienamente ragione. Ma per quanto riguarda la sola questione dei profughi ritieni sia giusto che sia solo l'italia a sobbarcarsi l'onere di accoglierli, sfamarli, dissetarli, salvarli? cioè, dico io, non si può negare che la grandissima quantità di immigrati che stanno sbarcando a lampedusa rappresenti un problema, e grosso, per l'isola.

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  8. sono ipocriti e in più stanno pure strumentalizzando questa tragedia per fini elettorali. Sono capaci di strumentalizzare qualsiasi cosa per tenersi aggrappati al loro potere. Non gliene importa nulla né delle persone che arrivano a Lampedusa (persone, come noi, li chiamano clandestini forse per far dimenticare che non sono pacchi, ma persone, appunto) né di Eluana Englaro né di nessun altro che non sia loro stessi e la conservazione dei loro privilegi.

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  9. Gramsci "la storia insegna ma non ha scolari". NOn se ne ricorderanno

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