Scent of a Woman

Riflettevo ieri sul fatto che le mie esperienze sessuali non si discostano poi molto dalla media. Ricordo la brunetta, piccola di statura ma alquanto "aperta" a tutte le esperienze, così come la biondina che non parlava una parola di italiano, tuttavia si faceva capire bene. E la rossa?... una favola, tutta intenta com'era nella sua scrupolosa ricerca, si poneva davanti al sesso come fosse un continente da scoprire e visitare palmo a palmo. O la mora, e la toscana?... Eppure... Eppure ci sono esperienze che per misteriosi motivi ti rimangono più impresse di altre, incontri casuali e fugaci in grado di fulminarti all'istante. Nel mio caso era una tedesca, di lei mi rimane solo il diminutivo, Ratzy.. Tra tutte posso dire con assoluta certezza che la passione e l'attenzione dedicata da Ratzy ai miei "gioielli" non ha e forse non avrà più uguali. Era un vulcano, non voleva sentire parlare di protezioni, qui si, qui no, fai così, ora cosà... ti prego dai... oddio...si... adorava guidarti passo passo. E poi... e poi era così estrema, a tratti giocosamente indisponente, come quella volta all'uscita dal film di Moretti, già nel parcheggio era tutto un ammiccare alla scena di backside, giocava a stuzzicare per poi tirarsi indietro con un "no daiii, non possumus"... una tortura, ma che deliziosa tortura... Tutto finì il giorno che la scoprii giocare maliziosamente con il cuginetto... ma non le porto rancore, era così... non era l'età che contava per lei. Di Ratzy ora mi rimane solo il suo profumo, un'essenza ammiccante di incenso ed un grande insegnamento... Non è importante tanto la dimensione, ...quanto come lo usi... BLEEK

Questo post è stato pubblicato il 26 febbraio 2008. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

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