Aids/Capriccioli, disinformazione sul preservativo è una responsabilità di cui il Vaticano dovrà rispondere davanti alla storia

Dichiarazione di Alessandro Capriccioli* "L'esortazione del Papa a combattere l'AIDS attraverso le cure, e non con il preservativo, dimostra ancora una volta l'irresponsabilità dell'atteggiamento Vaticano nei confronti di una malattia che in alcuni paesi è da tempo diventata una piaga sociale". Così Alessandro Capriccioli, membro della Giunta dell'Associazione Luca Coscioni e del Comitato Nazionale di Radicali Italiani. "E' di tutta evidenza", prosegue Capriccioli, "che se la prevenzione dell'AIDS mediante l'uso del preservativo fosse adeguatamente incentivata e promossa -anche e soprattutto attraverso corrette campagne di informazione-, i rischi di contagio si ridurrebbero drasticamente. Le affermazioni di ieri si inquadrano in una strategia di disinformazione che la Santa Sede ha già intrapreso da anni, e che in certi casi ha assunto toni decisamente grotteschi: ricordiamo, ad esempio, le recenti affermazioni dell'arcivescovo di Maputo Francisco Chimoio, il quale ha diffuso la notizia che i preservativi prodotti dai paesi europei vengano deliberatamente contagiati con il virus dell'AIDS, allo scopo di sterminare la popolazione africana. Si tratta di una campagna di disinformazione in piena regola, di cui fanno le spese centinaia di migliaia di esseri umani che in tutto il mondo vengono quotidianamente contagiati dal virus, la maggior parte dei quali vive in condizioni economiche tali da non potersi permettere terapie adeguate. Continuare a portare avanti questa strategia in un'epoca nella quale l'AIDS è diventato un'emergenza assoluta in molti paesi del terzo mondo", conclude Capriccioli, "rappresenta una responsabilità gravissima, della quale le gerarchie ecclesiastiche saranno chiamate a rispondere davanti alla storia". * Membro della Giunta dell'Associazione Luca Coscioni e del Comitato Nazionale di Radicali Italiani.

Questo post è stato pubblicato il 12 dicembre 2008 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

6 Responses to “Aids/Capriccioli, disinformazione sul preservativo è una responsabilità di cui il Vaticano dovrà rispondere davanti alla storia”

  1. Le cose di cui il Vaticano deve rispondere alla storia sono fin troppe. Lasceranno passare i secoli e poi racconteranno l'opposto di quello che è stato, indicando chi ricorderà il vero come anticattolici intolleranti massonici lobbysti filocomunisti (e atei che fa valore aggiunto).
    Come tra l'altro stanno facendo per la beatificazione di Pio XII, il difensore degli ebrei.

    RispondiElimina
  2. Sottoscrivo Ale.
    Non credo che io e te avremo la contingenza storica di vederli alla sbarra ma quel giorno mi piacerebbe proprio esserci :)))
    Cari saluti, V.

    RispondiElimina
  3. Che l'accesso ai farmaci sia a volte difficile o impossibile (in Africa) è vero. Ma dire che fare sesso protetto e soprattutto educazione sessuale completa non serva è una stronzata pericolosa. Solo a Milano ci sono due nuovi contagi al giorno e i nuovi malati italiani sono soprattutto donne e uomini cinquantenni...

    RispondiElimina
  4. FUORI TEMA: LA BLOGROLL

    Vedo che la nuovo blogroll è molto più corta rispetto a quella del vecchio blog, ma la cosa che mi colpisce è che nella nuova blogroll non ci siano blog che cominciano con la b, con la c, con la m e con la n.

    Dunque mi viene da sospettare che l'esclusione di certi blog più che una scelta sia stata un errore.

    Se vuoi aggiungere i blog mancanti puoi trovare la tua vecchia blogroll a questo link:

    http://mildareveno.ilcannocchiale.it/post/2118606.html

    RispondiElimina
  5. Complimenti, ora la blogroll è perfetta.

    Altro fuori tema: lo sapevi che oltreoceano Luca Volontè è stato giudicato uno dei dieci più promettenti nuovi leader italiani?

    www.ilvelino.it/articolo.php?Id=723015

    E han messo pure Gaetano Quagliarello, noto per la sua immagine da teenager :-)

    RispondiElimina
  6. Tra qualche decina o centinaio di anni chiederanno scusa, come fanno sempre. Come per lo sterminio della colonizzazione in Sud America, come per il silenzio sullo sterminio degli Ebrei durante il nazismo, come per i preti pedofili od i roghi degli eretici od il sostegno ai dittatori nell'America Latina.
    Chiederanno scusa, e continueranno a comportarsi allo stesso modo.
    Chiedere scusa va bene, ma quando ci si trova a doverlo fare con troppa frequenza forse varrebbe la pena di riflettere, prima di agire...

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post