Archive for febbraio 2010

Il Primo Marzo di tutti noi

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I miei compagni di classe alla scuola materna dicevano che non dovevo parlare con Elio. Eravamo bambini di quattro e cinque anni. Elio aveva un cognome lombardo, era discendente di una famiglia lombarda da generazioni. Ma aveva una colpa per la quale doveva essere escluso dai nostri giochi: Elio abitava con i terroni.

Elio viveva in un caseggiato malmesso affacciato su un cortile polveroso. E i suoi vicini di casa erano famiglie di calabresi, siciliani, campani che si ammassavano nei bilocali senza bagno, una porta e una sola finestra in cambio di un lavoro come manovali, addetti alle pulizie, i più fortunati come operai nell'industria. Era il 1970 e Milano e la sua provincia avevano tre categorie di abitanti. C'erano i lombardi, baluardo dell'operosità e dell'onestà. C'erano i terroni del Nord, veneti e friulani, bravi, eh, onesti pure loro, ma non mancavano le suore e i parroci che mettevano in guardia i teenager del posto, mai fidanzarsi con venete e friulane che, si sa, sono ragazze di facili costumi. Poi c'erano i terroni terroni: quegli incoscienti che fanno figli come conigli, non sanno nemmeno parlare l'italiano, non si lavano, anzi puzzano, Dio santo come si fa a vivere così, tengono le galline in cucina, piangono miseria, affitti la casa a uno di loro e te la ritrovi piena di gente, in Comune hanno sempre la precedenza nelle liste per le case popolari, per i libri a scuola, non hanno voglia di lavorare e lo Stato li premia, sono mafiosi, rubano, violentano le donne, guarda le loro mogli, si vestono di nero e le vecchie sono obbligate a portare il velo, ma come si fa, sono così diversi da noi, mica possiamo accoglierli tutti questi terroni, non siamo razzisti per carità, ma perché non li aiutano a casa loro? Quei discorsi, respirati dai bambini, avevano condannato Elio all'esclusione. Perfino lui che era lombardo.

Ma oggi, quarant'anni dopo, quell'insulto, terrone, è praticamente scomparso. Chi fa più caso all'origine geografica di un cognome o di un nome? È bastata una generazione per cancellare gli effetti di questa segregazione. E grazie a quell'immigrazione interna dal 1970 l'Italia, la sua industria, la sua economia, la sua cultura, hanno potuto crescere. Adesso la sfida è la stessa: costruire una nuova unità, una nuova ricchezza del Paese. La sfida è mettere la generazione dei nostri figli nelle condizioni di considerare normale la differenza di pelle, di nome, di religione, al punto da non considerarla più una differenza. Ci vorrà tempo. Forse, come per il piccolo Elio e per tutti noi ex terroni, ci vorrà un'intera generazione. Ma le fondamenta perché questo avvenga dipendono da quello che noi facciamo oggi.

La segregazione tra italiani e stranieri è ancora feroce, ma il sistema xenofobo che l'ha voluta si avvia alla decomposizione. Non ha futuro. Il sistema di potere che l'ha prodotto è già morto, sta marcendo nel cancro delle tangenti, nelle complicità con la mafia, nella parodia dell'onestà e della buona amministrazione che dal 1994 in poi ha diviso l'Italia e l'ha ridotta al cadavere che è. Il capolinea di tutto questo è il 2013, forse anche prima. Poi ci sarà il vuoto. E tutti noi, cittadini onesti, che non ci riconosciamo nel marciume della corruzione, abbiamo l'obbligo di riempirlo. Anche semplicemente con la nostra presenza, con le nostre piccole azioni quotidiane. Ecco perché le manifestazioni di lunedì primo marzo sono un'occasione importante per esserci, per pretendere un Paese diverso, per rendere possibile una nuova unità nazionale dove la libertà di esistere non dipende dal passaporto del luogo dove ciascuno di noi è nato ma dallo Stato, dalla città, dal quartiere dove ora vive. Esserci è un dovere di solidarietà nei confronti di Ion Cazacu, ingenere e muratore, padre di due bimbe, bruciato vivo dal suo datore di lavoro. È un dovere nei confronti dei braccianti presi a fucilate a Rosarno. Ma è anche l'unico, ultimo mezzo che ci resta per far sapere che in questa Italia in cui la criminalità organizzata siede in Parlamento tutti noi, cittadini onesti, oggi siamo stranieri.


Questo è l'appello di Fabrizio Gatti, che sarà con noi alle manifestazioni di Milano, al mattino, e di Roma, al pomeriggio.

Siete tutti invitati a partecipare: solo insieme stranieri e Italiani, solo in tanti, riusciremo a cambiare le cose. Portate con voi qualcosa di giallo!

Qui potete trovare l'elenco delle manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia.

Qui sotto infine, se me lo consentite, un taglia e cuci della conferenza stampa di Milano, in cui provo a raccontare alcune delle ragioni dell'iniziativa.

Per tutte le informazioni sul Primo Marzo: www.primomarzo2010.it.

Serietà, sobrietà, equilibrio

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«È irresponsabile che un uomo delle istituzioni come il sindaco Chiamparino celebri l'unione tra due donne lesbiche quando l'atto non avrà un valore formale, ma solamente propagandistico. Un tema così delicato come quello dei diritti-doveri nelle coppie di fatto, soprattutto se omosessuali, andrebbe affrontato con serietà, sobrietà, equilibrio» (Agostino Ghiglia, Pdl).

Due persone al bancone del bar.
A: - Sì alle coppie gay.
B: - Sei un irresponsabile. Un tema così delicato andrebbe affrontato con serietà, sobrietà ed equilibrio.
A: - Ok.
Si siedono a un tavolo.
B: - No alle coppie gay.

Serietà, sobrietà ed equilibrio, chiede l'onorevole Ghiglia in tema di coppie di fatto e omosessualità, come quando il 16 giugno del 2006 egli stesso sobriamente dichiarò "No alla cultura dell’omosessualità, no alle coppie di fatto, no allo svilimento della famiglia tradizionalmente intesa che è una ed una sola: quella del diritto naturale", aggiungendo molto seriamente che "Non si può penalizzare il nucleo famigliare a favore di unioni di fatto di persone che hanno già la possibilità tramite il diritto privato di poter soddisfare le proprie necessità come nel caso della successione patrimoniale", e concludendo con esemplare equilibrio che "Certi diritti, poi, che una parte della popolazione gay rivendica come quella di poter adottare bambini rappresentano delle richieste innaturali".

Ma siccome non vogliamo farci mancare nulla, apriamo anche una pietosa parentesi sui poveretti di Forza Nuova, che esponevano orgogliosi lo striscione "Più figli, meno omosessuali". Ora. Non ho voglia di entrare nel merito della richiesta, e non pretendo con queste due sconsolate righe di rimediare ad anni e anni di sottosviluppo mentale, mortificazione incessante del proprio spirito critico e spedizioni punitive con catene al posto dei primissimi esercizi di algebra; mi corre tuttavia l'obbligo di segnalarvi, egregi forzanuovi, che "Più figli" implica "più omosessuali" per semplici questioni statistiche che non ho il coraggio di provare a spiegarvi. Non vi scoraggiate. Provate con uno striscione contro la statistica.

E' vero che avevano annunciato "liste pulite" ma non pensavo così tanto

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La vicenda penso la conosciate tutti ed è presto detta: la normativa sulla presentazione delle liste prescrive che la lista regionale dei candidati, corredata dai relativi allegati, sia presentata entro e non oltre le ore 12 del giorno ultimo disponibile e che di questo atto si dia conto nel verbale di ricevuta. In pratica, la sola presenza dei delegati presentatori all'interno della cancelleria della corte di appello non è di per se rilevante se non accompagnata dalla presentazione della documentazione completa al cancelliere.
Quello che invece pare essere successo alle ore 12 di ieri, termine ultimo per la presentazione delle liste, è che i rappresentanti del PDL sembrerebbero essere stati sorpresi a rimaneggiare i propri documenti ben oltre il limite di tempo previsto. Una volta beccati con le mani nel sacco, sempre gli stessi, hanno provato a portar fuori i documenti per aggiustarli per poi cercare di rientrare e farli passare comunque. Testimonianze anche filmate riferiscono di firme del PDL depositate nei corridoi ancora alle ore 14.

Ora, è interessante vedere le reazioni: il PDL parla di "vicenda risibile", di "lesione del diritto di scelta degli elettori, e di palese assurdità nella pretesa, sulla base di una presentazione avvenuta su una supposta violazione dell'orario, di escludere il più grande partito italiano"
Francesco Storace si spinge oltre: "La magistratura usi buonsenso. L'esclusione del Pdl dalle Regionali avrebbe il sapore di un colpo di Stato."
Ricapitolando, le regole non si applicano nel caso in cui ad essere coinvolto è "il più grande partito italiano", è quindi una questione numerica, se ad essere coinvolto fosse stato un partito con una minore rappresentatività, allora non vi sarebbe stato problema di sorta. Mi sembra a grandi linee lo stesso deviato ragionamento che possiamo trovare qui e qui.

Per quanto poi riguarda le accuse di "colpo di stato" e di "lesione del diritto di scelta degli elettori", beh, non posso che essere concorde seppur con un piccolo distinguo, se lesione c'è stata temo sia avvenuta grazie all'incapacità del PDL stesso, per cui temo che gli elettori non potranno far altro se non prendersela con i propri rappresentanti.

Catechismo con Metilparaben

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Stasera intorno alle 21:00, in diretta sulla web tv radicale, farò due chiacchiere con Virginia Fiume e con tutti quelli che vorranno intervenire via chat su alcune "chicche" clericali e sulle conseguenze che provocano nel nostro paese.

Mi raccomando, non mancate.

Generatore automatico di dichiarazioni delle candidate del PdL

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Istruzioni: fare refresh per ottenere una nuova dichiarazione.



Luca, non scriverci: staccali

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Debbo essere sincero: piazzare un manifesto in uno spazio abusivo e spruzzare su quel manifesto uno stencil col proprio indirizzo web non mi sembrano operazioni tanto diverse tra loro. Entrambe, a meno che non mi sfugga qualcosa, usano uno spazio che dovrebbe essere lasciato libero e lo occupano per fare pubblicità a un candidato: nel primo caso con la colla e la carta, nel secondo con l'inchiostro (sulla carta che già c'è, il che non limita l'obbrobbrio, ma se possibile lo peggiora).

Con Luca Sappino ho condiviso tante belle iniziative, e quindi non credo che si offenderà se mi permetto di dargli un consiglio da amico: se vuoi davvero "liberare la città dalla politica abusiva", come dici nel video, non andartene in giro a scrivere il tuo nome sui manifesti degli altri.

Staccali.

Trascurabili effetti collaterali

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Il Corriere della Sera ci informa del fatto che alcuni medici, ancorché la legge lo consenta, si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo alle minorenni:

In assenza di un genitore, preferisco non darla perché può avere effetti collaterali.
Quanto agli effetti collaterali che conseguono alla mancata prescrizione, evidentemente i medici li ritengono così lievi da non meritare il consenso dei genitori: tant'è che con il loro rifiuto li riservano serenamente alle loro giovani pazienti anche senza prendersi la briga di consultarli.

D'altra parte cosa volete che sia, una gravidanza?

Corrotto per sentenza indi corruttore per sentenza

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A scanso di equivoci ci tengo a sottolineare che la Cassazione ha ieri sentenziato che "Il reato di corruzione in atti giudiziari a carico dell'avvocato Mills è prescritto". Il reato è stato quindi consumato, tanto che la stessa corte ha condannato Mills a risarcire alla presidenza del Consiglio 250mila euro per il danno di immagine, ma la condanna non può essere comminata. Ne consegue che David Mills è stato a suo tempo corrotto da Silvio Berlusconi. Punto.

Io voto per Rocco

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Non succede tutti i giorni di avere un amico che oltre ad essere in gamba è pure candidato: perciò, pur non essendo il tipo che ha la passione per questi convenevoli, una volta che mi capita approfitto dell'occasione.

Lavoro con Rocco Berardo all'Associazione Luca Coscioni da quattro anni, e oltre alle (notevoli) qualità umane ho avuto modo di apprezzare la sua (spiccata) capacità di analisi politica, la sua concretezza e la sua voglia di lavorare: ragion per cui ho pensato di dargli una mano, mettendo su il blog sul quale vi racconterà perché dovreste votarlo (andateci e poi tornateci, ci troverete delle cose molto interessanti) e scrivendo con grande convinzione questo post sul mio.

Rocco è candidato per la lista Bonino Pannella nella Regione Lazio: io voto per lui, e spero davvero che venga eletto.

Tutto qua.

Obi Wan Berluska

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Ci siamo: Berlusconi lancia l'Esercito del Bene, capitanato nientepopodimeno che dal Ministro del Turismo (quale profilo, del resto, sarebbe più adatto?), con la missione precipua di contrastare e sconfiggere l'Esercito del Male, a sua volta rappresentato dalle sinistre (rigorosamente al plurale), dagli anti-italiani, dai disfattisti e dai burocrati.

Insomma, una specie di incrocio tra la marcia su Roma e Guerre Stellari, nel quale a Berlusconi spetta di diritto il ruolo di Obi Wan Kenobi, a Michela Vittoria Brambilla quello della principessa Layla, a Sandro Bondi e a Paolo Bonaiuti le parti di Luke Skywalker e Jan Solo, e a Pier Luigi Bersani (sic) quella del perfido Darth Fener.

Si tratta solo di stabilire chi fa Ciubecca e poi siamo a posto.

Ci si viene a creare un problema

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A quanto pare le scuole private, sempre pronte a rivendicare il diritto all'uguaglianza di trattamento quando si tratta di chiedere fondi allo stato, lo dimenticano improvvisamente nel momento in cui si trovano a dover valutare (e respingere) le domande di iscrizione dei ragazzi disabili.

Il tanto sbandierato diritto alla libertà di educazione, insomma, si deve considerare inalienabile solo quando fa comodo a loro: appena si prospetta qualche problemino in più, invece, la patata bollente passa senza colpo ferire alla scuola pubblica.

Bel modo di intendere il concetto di parità, eh?

Micol Martinez - Testamento Biologico

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Lei è Micol Martinez, cantautrice Milanese con all'attivo numerose collaborazioni che vanno da Max Gazzè a Cristina Donà, da Dave Muldoon a Garbo a Cesare Basile.
Recentemente è uscito "Copenhagen", il suo primo disco da cui è tratto il singolo "Testamento Biologico".

I sei comandamenti di Cota

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Roberto Cota, candidato leghista del PdL alla presidenza della regione Piemonte, ha firmato ieri un "Patto per la famiglia e per la vita" formulato in sei punti.

A parte l'ultimo, nel quale si condannano le mutilazioni genitali femminili, l'imposizione del burka a chi non vuole portarlo, gli abusi sulle donne e sui minori e altre simili pratiche (tutta roba implicita e quindi inutile, giacché non mi risulta che vi siano partiti politici o candidati favorevoli a tali nefandezze), il documento verte su alcuni punti fondamentali: avversione all'aborto (con conseguente impegno a costringere al ricovero le donne che dovessero utilizzare la Ru486), condanna del testamento biologico (con annessa nota d'encomio per le suore misericordine di Eluana Englaro, ma non per suo padre), chiusura alle coppie di fatto (a maggior ragione se omosessuali), promessa di sostegno alle giovani coppie (ma solo se contraggono matrimonio), sostegno economico alla scuola cattolica (qui se ne fa una questione di libertà di educazione, ma stranamente alle scuole islamiche non si fa cenno).

Ricapitolando e sintetizzando: no all'aborto, no al testamento biologico, no alle coppie di fatto, no alle unioni omosessuali, sì al matrimonio e sì alla scuola cattolica.

Non facevano prima a candidare il Cardinal Poletto?

Avanti il prossimo (11)

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Non c'è niente da fare: i potenti se la cavano con l'amnistia di classe. Gli altri, quelli che non contano niente, che vivano pure come animali nel degrado delle carceri italiane, e se proprio non ce la fanno più si impicchino con le lenzuola.
Ecco, questo è il paese di merda in cui viviamo.

  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura (BA), asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona (AQ), impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Cittadino tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione;
  11. Detenuto italiano, 42 anni - 24 febbraio -carcere di Vibo Valentia, impiccagione.

A proposito di frasi infelici

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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Possibile che non ci sia nessuno fra i partiti della sinistra o fra i rappresentanti della residua classe dirigente di questo Paese (imprenditoriale, culturale, accademica e politica) che non abbia la coscienza dell'incivilta' e dell'effetto catastrofico sul tessuto portante dell'Italia di continue, ripetute, sistematiche e martellanti trascrizioni sui quotidiani di verbali delle indagini giudiziarie e di intercettazioni? Di questo passo il risultato sara' un cumulo di macerie. Ma alla fine sara' troppo tardi per dolersene''. Lo dice il ministro della Cultura e coordinatore del Pdl Sandro Bondi.

Integralismo piromane

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Franco Cardini, storico del Medio Evo e saggista cattolico, dispensa la sua opinione su Benito Juárez, primo presidente indio della storia del Messico:

Se dovessi dare un giudizio personale e da cattolico su Benito Juárez direi che é una delle dieci persone che brucerei in una pubblica piazza.
Mentre ricordo che Juárez è considerato il padre del Messico moderno, e che il suo motto fu "il rispetto del diritto degli altri è la pace", mi chiedo se il Professor Cardini, vista la sua passione per i roghi (a quanto pare oltre a quello del povero Benito ne ha in mente altri nove), si limiti a studiare il Medio Evo o abbia in mente di ripristinarlo.

Se così fosse, non credo che si tratterebbe di un caso isolato.

Don Vs McDonald's

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A dichiarare guerra al colosso dell'alimentazione è stato Don Quirino, parroco di Isola Farnese. Oggi poco prima della benedizione finale della messa di Quaresima, dal pulpito è arrivato un vero e proprio invito a protestare contro il direttore del McDonald's: "Questa settimana - ha detto don Quirino - hanno organizzato una festa di Carnevale per i bambini nel mercoledì delle ceneri, quando il Carnevale è già finito e sono prescritti astinenza e digiuno, e questo non è accettabile. Se si fosse trattato di un paese islamico non si sarebbero permessi". Il parroco, che per primo si è recato di persona a protestare con il direttore del locale, ha invitato i fedeli a fare altrettanto. "Andate anche voi, parlate con il direttore e fategli sentire che la comunità cattolica non ha gradito" ha concluso.
Ha ragione Don Quirino: in un paese islamico probabilmente non si sarebbero permessi di organizzare una festa non gradita alla "comunità religiosa". Quello che il Don omette di dire, o che dice tra le righe, è che la scintilla che avrebbe portato a tale imposizione è tale e quale a quella che ha spinto il parroco a protestare.
Tanto per cambiare, si chiama intolleranza.

Ero povero come loro

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Per fortuna ogni tanto c'è qualcuno che si ricorda da dove viene.

Radici

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Angelo Bagnasco, Presidente della CEI:

Negli ultimi vent'anni le organizzazioni mafiose hanno messo radici in tutto il territorio italiano.
Basiliche comprese.

Avanti il prossimo (9 e 10)

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Stavolta i suicidi sono due nel giro di poche ore: amici del governo, vi decidete a interessarvi della questione, o pensate di risolvere il problema aspettando che si ammazzino tutti?

  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura (BA), asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona (AQ), impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Cittadino tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione.
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Grazie a Fabristol per la segnalazione.

Nel pieno rispetto per le vittime

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Monsignor Vincenzo Franco, Vescovo Emerito di Otranto, si esprime sul crollo del minareto in Marocco che ha provocato quaranta morti:

Credo che potrebbe essere un segno dei tempi, un messaggio divino che ci indica: l'Islam non è invincibile, che avvenga il crollo di un simbolo dell' Islam. Io come cattolico e Vescovo non posso non augurarmi che l'Islam possa crollare definitivamente sotto il peso della sua crudeltà, della sua non verità e della sua totale e violenta ostilità al cristianesimo. Lo ribadisco: nel pieno rispetto per le vittime la cui vita è sacra, credo che il Signore ci abbia lanciato un messaggio: anche l'Islam può cadere e sono sicuro che questo evento accadrà sotto il peso delle loro contraddizioni e della loro inattendibilità.
Nel pieno rispetto delle vittime, naturalmente. Non oso figurarmi che sarebbe stato capace di dire se non le avesse rispettate.

Meglio non sapere?

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Da fratello di persona con sindrome Down ho già avuto modo di esprimermi sulla vicenda, ma l'attualità mi costringe a tornarci ancora una volta.

In estrema sintesi, sono convinto che se quel video non fosse stato pubblicato su Google nessuno (neppure la famiglia della vittima) avrebbe saputo che alcuni delinquentelli avevano intrapreso l'amena attività di picchiare e dileggiare un disabile; o quantomeno lo avrebbero appreso solo se e quando il ragazzo avesse trovato il modo di raccontare cosa gli stava capitando (circostanza tutt'altro che scontata per una persona come lui), probabilmente con forte ritardo e quindi dopo altre vessazioni ed ulteriori percosse.

Da questo punto di vista, fermo restando il disagio che nasce sapendo che tutto il mondo ha potuto vedere le immagini di un disabile malmenato e insultato (disagio che nessuno, credetemi, può comprendere meglio di me), a quelli di Google bisognerebbe dare un premio, perché la pubblicazione del filmato ha documentato, e conseguentemente interrotto, una vicenda orribile che altrimenti sarebbe proseguita (nel silenzio più assoluto) per chissà quanto tempo.

A meno che, come spesso succede, non si ritenga che per considerare risolto un problema sia sufficiente non saperne nulla: il che, com'è noto, è efficacemente sintetizzabile con la parola "ipocrisia".

Come cambiarsi d'abito

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Quante persone sarebbero disposte a vestirsi tutti i giorni allo stesso modo?
No, perché tutte le vostre osservazioni (delle quali vi ringrazio) sul nuovo template mi hanno fatto riflettere su una cosa: cambiare l'aspetto del blog è un po' come mettersi una giacca diversa, un nuovo pullover, un altro paio di pantaloni rispetto a quelli del giorno precedente.
A me succede spesso: a volte mi presento a studio con il gessato e i mocassini, altre ho voglia di stare più comodo e mi metto addosso un maglioncino e un paio di Adidas, altre ancora non ho voglia di pensarci e mi presento vestito con una combinazione di colori da fare paura anche a un daltonico.
Dentro quella roba, naturalmente, ci sono sempre io: ma forse quello che ho addosso, in qualche modo, contribuisce a dare un'idea del mio umore, di quello che penso, della luna dritta o sbilenca con cui mi sono svegliato.
Non credo che i caratteri, i colori e la divisione degli spazi di un blog siano una cosa molto diversa da un abito: e sono un po' stufo, a dire il vero, di andarmene in giro vestito sempre allo stesso modo. Ragion per cui, credo che di qui in avanti cambierò il template un po' più spesso del solito: magari una o due volte al mese, se ne avrò il tempo, senza precludermi la possibilità di mettermi un vestito serioso, oppure divertente, o anche minimalista, e perfino (perché no?) un abito pieno di colori e scritte luccicanti, di quelli che a guardarli cinque minuti finisce che ti gira la testa.
Ragion per cui, preparatevi: d'ora in poi si cambierà un po' più spesso.
Credo che sia anche questo uno dei modi con cui provare a raccontarvi quello che penso.

Fellatio, ma quale sottomissione?

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Non per voler essere rompicoglioni, ma a quanto mi risulta la fellatio non provoca il cancro e non è causa di malattie cardiovascolari; essa, inoltre, non rappresenta affatto un segno di sottomissione, ma è piuttosto un modo come un altro per esprimere attrazione sessuale, sintonia e (udite udite) in numerosi casi perfino amore, alla faccia dei soliti perbenisti che trattano le mogli come delle sante (per la drammatica serie "non lo fo per piacer mio ma per dare figli a Dio") salvo tentare di infilare l'uccello (di norma a pagamento) in ogni buco disponibile appena escono di casa.

Ragion per cui, a me pare che la pubblicità in questione, oltre ad essere logicamente sbagliata, sia effettivamente offensiva: non, tuttavia, per il senso del pudore di chi la guarda, ma piuttosto per la dignità di tutte le persone che praticano il sesso orale e cionondimeno non si sono mai sognate di sottomettersi a chicchessia.

Non so che gente frequentano quelli dell'Associazione per i Diritti dei Non Fumatori, ma io ne conosco parecchie.

Omosessuali appestati, pedofili no

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Francesco Bruno, criminologo della tv, sui pedofili:

Pare che oggi i pedofili siano dei portatori di peste, i nuovi untori e vengono trattati, loro malati, peggio degli omicidi che il delitto lo hanno commesso con lucidità e volontà.
Ottimo atteggiamento. Peccato, però, che pochi giorni fa, parlando degli omosessuali, il nostro amico abbia ritenuto di esprimersi così:

Credo che si possa parlare, senza offesa, di omosessualità come lebbra etica.

Sintetizzando, secondo il nostro amico i pedofili non sono portatori di peste, mentre i gay hanno la lebbra.

Come metafora infettiva mi pare chiarissima, o sbaglio?

Arriva il numero giallo

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Vi segnalo che quelli di Banda Larga, insieme a questo figuro, hanno messo in funzione il seguente numero telefonico per aderire allo sciopero degli stranieri del 1° marzo:

320/2043514

Mandate il vostro messaggio, indicando il vostro nome e la vostra città: loro raccoglieranno le adesioni, le pubblicheranno qua e leggeranno i messaggi durante le manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia.
Eccovi il mio:
Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve. (W. Faulkner)

Pare che si usi così

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Come avrete notato, stamattina ho cambiato il template del blog: ora, siccome sembra che in questi casi sia indice di buona educazione chiedere ai propri lettori cosa ne pensino, vi ho messo qua sotto un bel sondaggio con cui potrete esprimere la vostra opinione. Se avete qualche osservazione più articolata potete scatenarvi nei commenti.
Grazie!

Avanti il prossimo (8)

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Nei paesi nei quali gli uomini non si sentono al sicuro in carcere, non si sentono sicuri neppure in libertà.
(Stanisław Jerzy Lec)
  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura (BA), asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona (AQ), impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Cittadino tunisino, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione.
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Grazie a Federica e Danilo (gli Incredibili) per la segnalazione, e a Rip per l'aforisma.

Formigoni: alla fine arriva l'esposto

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Vi ho già raccontato ( ed altri lo hanno fatto prima di me) che Roberto Formigoni non è ricandidabile alla presidenza della Regione Lombardia, in base alla Legge 165/2004 che limita a due i mandati consentiti ai governatori regionali: ora, grazie all'iniziativa di questo amico, è stato presentato l'esposto che trovate qua.

Vediamo se gli riuscirà di fare un bel rap pure su questo.

Attacchinaggio (selvaggio) infantile

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Domani la Camera darà l'ok definitivo al decreto milleproroghe, che contiene il condono ai manifesti abusivi: i partiti, anziché venire multati per il danno effettivo, potranno pagare 1.500 euro forfettari per ogni provincia imbrattata. Sembra che però ai partiti non basti rovinare le nostre strade e piazze, e in questa corsa all'occupazione di tutti gli spazi liberi, compresi quelli della società e dell'economia, ci vadano di mezzo i più deboli.

Finisce così che ad attaccare i manifesti elettorali di coloro che dovrebbero essere i primi a rispettare la legge, i promotori della legalità, coloro che danno l'esempio, sono dei bambini, come nel caso della foto sopra scattata dalla sottoscritta.

L'episodio è raccontato sul sito di Italia Futura, che si è fatta promotrice della denuncia politica, necessariamente parallela a quella inoltrata alle istituzioni preposte.

Ora, ai manifesti abusivi ci siamo tutti un po' assuefatti, e oltre ai Radicali e a qualche comitato esasperato di pulizia fai-da-te, non si vedono altri pronti a stracciarsi le vesti per un'illegalità paradossale, visto che sono i partiti stessi a commetterla e ad autocondonarsela.

Questa volta però la questione è diversa: c'è di mezzo un bambino, e sarebbe bene che i soggetti in questione prendessero le distanze e controllassero un po' meglio le aziende cui commissionano l'attacchinaggio.

Un appello al Partito dei pensionati, coinvolto in questo episodio, e a tutti i partiti, se hanno ancora voglia di ascoltare le lagnanze dei poveri cittadini.

Ecco, Sua Santità, lei mi sembra proprio la persona giusta per dirlo!

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Rispetto a senso unico

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La notizia è questa: la Conferenza Episcopale dell'India sta valutando l'ipotesi di un'azione legale contro la casa editrice che ha pubblicato in alcuni testi scolastici l'immagine qua sopra; essa, ha dichiarato il portavoce della CEI Babu Joseph, "è inaccettabile e va contro ogni principio di rispetto e di dialogo".

Già che ci siamo, mi corre l'obbligo di domandare se sia accettabile e/o conforme agli obblighi di rispetto e di dialogo la circostanza che nel nostro paese non una singola casa editrice, ma una nutrita schiera di vescovi, politici ed esponenti del mondo della cultura abbiano recentemente definito Maometto un poco di buono, un affarista isterico, un guerrafondaio, un furbacchione peccatore, un inviato del Maligno, un mercante senza scrupoli, un predone che ne ha combinate di tutti i colori, un impostore privo di senso etico, un pedofilo.

Siamo proprio sicuri di avere qualcosa da insegnare, in tema di rispetto?

Generatore automatico di canzoni di Pupo e Emanuele Filiberto

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Fare refresh per ottenere una nuova canzone e cantarla a squarciagola ascoltando l'originale.

Ordinanze usa e getta

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Come si fa a tappezzare di crocifissi gli uffici pubblici senza esporsi alla possibilità di un ricorso? Semplice: si firma una bella ordinanza che impone di appendere una croce in tutti i locali del comune (assicurandosi, naturalmente, che abbia una risonanza mediatica adeguata), si aspetta pazientemente che ogni anfratto sia ricoperto di croficissi, e infine si revoca l'ordinanza iniziale (ovviamente senza dirlo ad anima viva). Così, se qualcuno dovesse prendersi la briga di fare ricorso al TAR, si sentirebbe rispondere che l'ordinanza non esiste, e che quindi il ricorso è inammissibile.

Fantapolitica locale, dite? Invece no. La storiella che vi ho appena raccontato corrisponde esattamente all'alzata d'ingegno che ha avuto il sindaco di Mandas (CA) Umberto Oppus, il quale ha candidamente dichiarato di aver annullato il provvedimento da lui stesso emanato perché ormai non aveva più senso, visto che lo scopo era stato raggiunto.

Voi mi direte: e se qualcuno, ora che l'ordinanza non c'è più, dovesse iniziare a rimuovere i crocifissi? Nessun problema: il nostro amico farebbe un altro provvedimento imponendo di rimetterli al loro posto, salvo revocarlo di nuovo prima del ricorso e ricominciare tutto da capo.

Il sindaco Oppus, guarda caso, è un esponente dell'UDC: così, tanto per rispondere a chi insiste a parlare di radici cristiane dell'occidente e moralizzazione della politica.

Potrebbe piovere (*)

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Da qualche giorno a questa parte mi capita un fatto strano: ogni volta che mi ritrovo a riflettere con angoscia sulle condizioni miserevoli in cui versa il nostro paese, mi viene subito da pensare che se le cose fossero andate diversamente il tizio nella foto sarebbe il prossimo Re.

E poi dicono che il Festival di Sanremo non serve ad alleviare le preoccupazioni della gente.

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(*) Qua.

Nessuno può dire che non è così

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Don Fortunato Di Noto sui preti pedofili in Italia:

E' un fenomeno che esiste, che c'è e nessuno può dire che non è così.
Sentito? Ha detto "nessuno". Badate, non è un blogger scellerato come me, ma un prete, e manco un prete qualsiasi.

Una bella commissione d'inchiesta anche dalle nostre parti no, eh?

Mi avete rotto: sul serio

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L'uomo che vedete sopra si chiama Joseph Stack. Dopo aver dato fuoco alla sua casa, ha rubato un aereo e si è schiantato contro l'ufficio delle imposte del Texas, provocando un incredibile incendio dell'edificio.
Su internet ha lasciato i suoi ultimi pensieri:

Se stai leggendo questo, ti starai certamente chiedendo: "perché è dovuto succedere?" [...] Ci hanno insegnato sin da piccoli che senza le leggi non esisterebbe la società, soltanto l'anarchia. Ci hanno fatto il lavaggio del cervello in questo paese, e ci hanno fatto credere che di rimando alla nostra dedizione e al nostro servizio, il nostro governo avrebbe assicurato la giustizia per tutti. Ci hanno fatto credere che in questo paese c'è la libertà, e che bisogna essere pronti a dare la propria vita per i principi dei nostri Padri fondatori. Ve lo ricordate? Uno di questi era: "no taxation without representation".
Posso dire con una certa sicurezza che nella mia vita non c'è mai stato un politico che abbia votato pensando a me o al mio interesse.
Tutto è cominciato quando sono incappato in un gruppo che discuteva di tasse. Sono finito in una sezione che dibatteva delle fantastiche esenzioni che hanno reso istituzioni come quella volgare e corrotta della Chiesa Cattolica così terribilmente ricca [...]. Questo periodo della mia vita mi ha fatto capire per la prima volta che vivevo in un paese la cui ideologia è basata su una totale bugia.
Paradossalmente, dopo tutto quello che avevano combinato, il Governo ha deciso di aiutare le compagnie aeree con miliardi di dollari presi dalle nostre tasse... Mentre mi lasciano ammalare e morire e salvano i più ricchi e incompetenti amichetti con i miei soldi!
Mentre vi invito a leggere le sue (illuminanti quanto disarmanti) memorie per intero, mi chiedo cosa avrebbe combinato questo signore se anziché americano fosse stato italiano: se per quello che lui denuncia gli è bastato incendiare casa sua e distruggere l'ufficio delle imposte con un aereo rubato, cosa gli ci sarebbe voluto per le nefandezze che succedono dalle nostre parti?

Pornocatechismo

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Il tizio che vedete nella foto di chiama Martin Ssempa, è un pastore anglicano dell'Uganda ed è uno dei più agguerriti sponsor del disegno di legge attualmente in discussione nel suo paese, che prevede la pena di morte per gli omosessuali.

Ebbene, la notizia è che durante una funzione religiosa il nostro amico ha avuto l'alzata d'ingegno di mostrare ai fedeli un bel film porno gay: tanto per rendere noto a tutti con che razza di pervertiti abbiano a che fare, e quanto sia necessaria una legge che mandi tutti i froci ugandesi al patibolo.

Nel riferirvi che dopo la proiezione i presenti si sono lasciati andare a vere e proprie crisi di pianto, vi chiedo: siamo sicuri che siano gli omosessuali, ad aver bisogno della "terapia riparativa"?

Chinate, o reggimenti, le bandiere al nostro Re

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L'ora di cioccolata

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Stamattina, ore 08:15, io e i miei figli in macchina verso la scuola:

Io - Allora, come sono andate 'ste pagelle?
Figlio piccolo - Bene! Nove in matematica, nove in italiano, nove in geografia, ottimo in comportamento, ottimo in religione.
Io - Apperò. Allora ti piace, fare religione.
Figlio piccolo - Sì!
Io - E scusa, perché fare religione ti piace e andare in chiesa no?
Figlio piccolo - Perché in chiesa mi annoio!
Io - ...
Figlio piccolo - E poi a religione mi danno la cioccolata!
Io - Come sarebbe, la cioccolata?
Figlio grande - Sì, sì, gli fanno delle domande e se rispondono bene gli danno un pezzo di cioccolata!
Io - Ah...
Figlio piccolo - A me piace, la cioccolata.
Io - Ma domande del tipo?
Figlio grande - Be'...
Figlio piccolo - Mmm tipo...
Figlio grande - Tipo gli anni di Cristo!
Figlio piccolo - Ecco, sì, tipo gli anni di Cristo.
Io - ...
Figlio piccolo - Trenta!
Io - ...
Figlio grande - Insomma, ti regalano la cioccolata...
Figlio piccolo - Eh...
Figlio grande - Ma chi è il tuo professore, Willy Wonka?

Manco i proibizionisti, sapete fare

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Premesso che trovo aberrante la logica populista con cui l'iniziativa è stata concepita, mi corre l'obbligo di porre una domanda: se quando ne trovate uno positivo non dite chi è, che cazzo l'avete inventato a fare, 'sto test?

Una firma per salvare dalla forca i gay dell'Uganda

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Come vi raccontavo qualche settimana fa, in Uganda (grazie anche al prezioso apporto degli evangelici) stanno per approvare una legge che condannerà gli omosessuali all'ergastolo (se sono sani) o alla pena di morte (se sono infetti da HIV, tanto per fregiarsi anche di una bella discriminazione in base alle condizioni di salute oltre a quella sull'orientamento sessuale).

Su Avaaz è possibile firmare una petizione per tentare di scongiurare l'approvazione della legge: non so, in tutta onestà, se possa servire a molto, ma le intenzioni mi sembrano più che condivisibili, e in questi casi tentar non nuoce.

Io l'ho già firmata e la diffonderò. E voi?

Così a naso direi che siamo alla frutta

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Quindi, dopo Aldo Busi che si arruola per L’Isola dei Famosi, ecco l’autocandidatura di Vittorio Sgarbi al Grande Fratello.
Il critico d’arte, ex parlamentare, ex sottosegretario, ex assessore alla Cultura a Milano e da qualche giorno anche ex sindaco di Salemi, ha elogiato il reality show di Canale 5 e si è offerto per una prossima edizione.
«Il Grande Fratello ha innovato lo spazio televisivo - ha detto Sgarbi al settimanale Gioia, che dà conto del colloquio nel numero da oggi in edicola -. I classici studi tv sono statici e io soffro, mi muovo, uso il telefono e leggo i giornali. Là mi potrei esprimere al meglio».

E ora sta facendo un esperimento. «Una mia collaboratrice - spiega - da due settimane mi filma 24 ore su 24, mentre lavoro, dormo, tra un po’ anche quando sto con le donne. Abbiamo realizzato 150 ore di girato. È un film sulla mia vita che potrebbe anche durare due anni. Aveva fatto così anche Andy Warhol».

Avevamo un patto

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Ray Gosling, il presentatore della BBC che ha confessato in tv di aver posto fine alle sofferenze del suo compagno, malato terminale di AIDS:

Avevamo un patto: se il dolore diventa insopportabile e non si può più fare nulla, non lasciarmi andare avanti. Non penso che sia un crimine.
Nemmeno io, signor Gosling, credo che lei abbia commesso un crimine: sono convinto, piuttosto, che abbia aiutato la persona che amava a realizzare la sua volontà, in un contesto in cui nessun altro -nemmeno la legge di un paese civile come il suo- se ne assumeva la responsabilità.

Credo che lei abbia semplicemente avuto il coraggio di fare quello che andava fatto.

Se e quando dovesse toccare a me, spero di avere accanto qualcuno che sappia amarmi così.

Italia amore (orrore) mio

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No, dico, ma l'avete sentita? Perché, datemi retta, ne vale la pena. Nel dubbio, a beneficio dei più distratti, l'occasione mi è gradita per una breve illustrazione del testo: magari mettetevi il pezzo in cuffia mentre leggete, chissà che non ne venga fuori un nuovo modo di ascoltare musica.

Allora, ci siete? Si parte con Pupo!

Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro, nel sentimento che ci unisce intorno alla nostra famiglia.
Niente da dire, un bel quadretto bucolico, anche se non fa rima. Andiamo avanti.

Io credo nelle tradizioni di un popolo che non si arrende
Spero ti riferisca agli Apache e alla lavorazione tradizionale delle frecce, perché se parli dell'Italia mi sa che hai sbagliato paese: ci siamo arresi da un pezzo, altrimenti Sanremo non lo vedrebbe nessuno.

e soffro le preoccupazioni di chi possiede poco o niente
Ci credo, non ci dormirai di notte... Ah, ora c'è Emanuele Filiberto, zitti, zitti!

Io credo nella mia cultura
Cioè, tua nel senso di nostra, tipo la cultura italiana, o tua nel senso di quella proprio tua personale? No, perché sai com'è, ci sarebbe una certa differenza...

e nella mia religione
Ah, ecco, mi pareva che non ci metteva la religione...

per questo io non ho paura di esprimere la mia opinione
Se è per questo non hai manco vergogna di cantare 'sta roba davanti a tutti, ma lasciamo correre.

Io sento battere più forte il mio cuore di un'Italia sola
Immagine inquietante: l'Italia è sola, il cuore le batte forte e lui lo sente. Mica arriverà a salvarla, vero? No, perché com'è noto al peggio non c'è mai fine.

che oggi più serenamente si specchia in tutta la sua storia
Oddio, visto che ancora litigano sulla presa di Porta Pia, e da là in poi è tutta una polemica, proprio serenamente non direi. Ok, vedrai che adesso Canonici risolleva la situazione!

Sì, stasera sono qui
Certo, me ne sono accorto, ho la tv accesa...

per dire al mondo e a Dio
Il quale sarà interessatissimo, suppongo.

Italia amore mio!
Tutto 'sto preambolo per dire che ti piace l'Italia? Non per fare polemica, ma Cutugno c'era arrivato quindici anni fa senza fare tutto 'sto casino.

Io non mi stancherò di dire al mondo e a Dio
Mi punge vaghezza che si stancherà prima lui.

Italia amore mio!
Ho le lacrime. Ma riecco Emanuele Filiberto!

Ricordo quando ero bambino: viaggiavo con la fantasia
Ah siamo a quando ti facevi le zaganelle?

chiudevo gli occhi e immaginavo
Sì sì, mi sa che ci siamo.

di stringerla fra le mie braccia
Ma come stringerla fra le braccia, un'immaginazione un tantino più sexy non ce l'avevi? Che ne so, uno smorzacandela, una fellatio, un'orgia... Come dite? Parlava dell'Italia? Ah, era una metafora... Ma lui lo sa? Mah, sentiamo Pupo.

Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente
Cazzo Pupo è monarchico e io non ne sapevo niente!

ma mai ti sei paragonato a chi ha sofferto veramente.
Ohibò, invece era un attacco bello e buono. Viva la Repubblica! Ma ecco di nuovo Canonici.

Sì stasera sono qui
Per poco, tra qualche minuto ti eliminano.

per dire al mondo e a Dio
Non ci conterei, se ha un terzo dell'intelligenza che gli attribuiscono ha già cambiato canale.

Italia amore mio!
Sto singhiozzando per la commozione.

Io non mi stancherò
Noi invece non ci siamo stancati, ci siamo proprio rotti i coglioni. Quanto manca?

di dire al mondo e a Dio
Ehi? Canonici? Mi senti? Dio ha in paradiso Jimi Hendrix, mica la sente 'sta roba: ha spento la tele! E' andato a letto!

Italia amore mio!
Sono lacerato. Ma c'è ancora Pupo, sentiamo.

Io credo ancora nel rispetto
Non verso quelli che guardano la tv, a quanto pare.

nell'onestà di un ideale
Ecco, sono cinque minuti che canti ma ancora non s'è capito qual è, 'st'ideale. La religione? La monarchia? La repubblica? La patria? Mah...

Nel sogno chiuso in un cassetto
Tipo da grande voglio fare il pompiere?

e in un paese più normale
Certo, perché tu credi che in un paese normale vi avrebbero ammessi a Sanremo, vero? Ah, ecco, il finale è tutto di Emanuele Filiberto.

Sì stasera sono qui
Una volta per tutte: grazie mille, lo sappiamo! Yuh-uh, mi senti? Ce ne siamo accorti, non siamo del tutto idioti.

per dire al mondo e a Dio
Guarda che Dio è buono e caro, ma a forza di provocarlo così finisce che si incazza...

Italia amore mio!
Le lacrime mi stanno quasi soffocando. Davvero toccante. No, straziante. Basta così. Applausi. Sipario.

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