L'Italia non è un paese per extraterrestri



Gurb arriva nell'Italia del Nord, precisamente a Novara. Atterra in un parco dove si ferma a chiacchierare con due persone. Un vigile arriva e li multa, perché a Novara non si può parlare con più di una persona in un parco. Gurb sale sull'astronave e si trasferisce a Verona. Prende una pizza d'asporto in piazza Bra, si mette a mangiarla fuori dal negozio, e un vigile lo multa perché non si può mangiare all'aperto nei pressi dei monumenti. Allora Gurb va a Pavia, prende da bere, perché la pizza veronese era particolarmente 'salata', ma supera i fatidici 50 metri dell'ordinanza comunale che vieta di bere lontano dai pubblici esercizi. Multato. Gurb non sa più che fare: potrebbe innamorarsi a Caravaggio, ma non sposarsi, perché non possiede un regolare permesso di soggiorno. Potrebbe andare a Cittadella, ma non ha un reddito comparabile a quello dei padani e sarebbe espulso. Potrebbe telefonare a casa, ma in Lombardia una legge regionale fa chiudere i phone center. Potrebbe rilassarsi su una panchina, ma in molte città le panchine hanno i braccioli-in-mezzo per evitare che qualcuno, soprattutto gli extra (comunitari o terrestri, poco importa) si sdrai. Potrebbe cercare da mangiare, ma non nei cassonetti, però, perché c'è l'ordinanza anti-rovistamento (ma che è?!). Se gli scappa la pipì, attenzione a farla per strada, per esempio a Trieste. Sarebbe multato. E per un marziano entrare in un bar potrebbe essere complicato... Insomma, Gurb fece bene, nonostante tutto, ad atterrare a Barcellona, come previsto nell'edizione originaria. Lui. E la sua astronave d'ordinanza. Appunto.
Ha proprio ragione Pippo.

Questo post è stato pubblicato il 25 novembre 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

5 Responses to “L'Italia non è un paese per extraterrestri”

  1. ebbe miglior fortuna il marziano di flaiano: in fondo, non se lo filava nessuno, e poteva fare quel che gli pareva

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  2. ..ci sarà un motivo per cui se esistono i marziani non vengono sulla terra..

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  3. Il fatto che si viene multati se si urina per strada non mi sembra ingiusto, e posso giustificarlo anche per il rovistamento nell'immondizia (l'immondizia mica l'accatasti in un angolo del cassonetto? la getti per strada).
    I braccioli per le panchine non le vedrei necesariamente anti-extra (sarebbe meglio dire anti-barboni). Ritengo sia da maleducati occupare per intero, stendendosi, una panchina da più posti. Non di rado vedo persone, giovani ed evidentemente non senzatetto, che prendono il sole o sonnecchiano stesi sulle panchine.
    Che poi l'accorgimento dei braccioli incida anche sui giacigli dei senzatetto, per me, è un incidente.
    Detto questo, tutte le altre ordinanze mi sembrano totalmente assurde.

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  4. Rovistare nei cassonetti, soprattutto dove si fa la differenziata, rischia di togliere guadagni a qualcuno: meglio evitare queste forme di recupero fai da te.
    Sdraiarsi su una panchina è maleducato, perché toglie potenziale comodità al prossimo; poi ci sono i ciccioni di 100kg che anche sedendosi occupano 1,5/2 posti e sono sufficientemente maleducati ma meritare un'ammenda rapportata al peso espresso in kg.
    Voglio dire: sei ciccione, mi fai girare lo stomaco solo a guardarti, ti mangi il cibo di persone innocenti che gira che ti rigira finiranno per morire di fame, sei un sovrappeso pure per l'erario, sottoforma di assistenza sanitaria e in più mi occupi due posti sulle panchine.
    Non se ne può più: non so da che paese provengano, forse da quello dei rotoli, ma che ce li rispediscano al più presto.
    Che poi ogni ciccione rispedito in dietro si possono prendere 2 extracomunitari, così che che se ne dica, diventiamo buoni 2x.

    L'urina per terra: se si facesse rispettare rigorosamente l'obbligo per gli esercizi pubblici di offrire gratuitamente e a tutti i servizi, rispedendo al paese dei chiavistelli quelli che appongono le scritte 'toilette riservata ai clienti', allora si che togli l'urina dalle strade.
    Ma siccome si vuole salvare solo ciò che è a spese degli altri, si preferisce sigillare col silicone la vescica degli altri piuttosto che aprire i propri bagni al prossimo.

    Per le panchine aggiungerei un'altra cosa: se non fosse per i costruttori e i comitati di affari, che allontanano sempre più dalle nostre vite la campagna. invece di andarsi a sdraiare su una panchina, un giovane, per rilassarsi o prendere un po' di sole che sia, magari andrebbe proprio in un prato vero.

    Io intravedo una costante in tutto questo: prima riempiamo di merda la vita degli altri, quando questo aiuta il nostro portafoglio (sempre), e poi vietiamo loro di aggiustarsela con i surrogati.

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