Le colpe dei padri


Supponete che un tizio venga condannato a dodici anni di carcere per detenzione di stupefacenti e concorso in omicidio, che sconti integralmente la pena e che gli manchi da pagare la sola sanzione pecuniaria, pari a 36mila euro.

Supponete poi che quel tizio non abbia il denaro richiesto, anche perché l'unica possibilità che gli viene concessa per saldare il suo debito è quella di pagarlo in 3 rate da 12mila euro ciascuna.

Supponete, infine, che alla figlia di quel tizio, in ragione delle vicissitudini di suo padre, venga negata la possibilità di partecipare al concorso per entrare in Polizia, nonostante sia in possesso di tutti i requisiti per farlo.

Se qualcuno venisse a raccontarvi una storia del genere non la trovereste raccapricciante?

Ebbene, sappiate che il fatto è accaduto davvero (a Rimini, come potete riscontrare cliccando sull'articolo in alto per ingrandirlo e leggerlo), e che vicende simili hanno luogo quotidianamente su tutto il territorio italiano, giacché è impossibile, per il figlio di chi ha commesso certi reati, l'ingresso nelle forze di Polizia: anche qualora, come nel caso di specie, il candidato sia del tutto estraneo ai fatti, magari perché quando sono accaduti era un marmocchio alto un barattolo e mezzo.

Una sola domanda: vi pare giusto?

Oppure, una volta di più, siamo di fronte alla solita ipocrisia giustizialista che dalle nostre parti sembra andare tanto di moda?

Questo post è stato pubblicato il 12 ottobre 2009 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

15 Responses to “Le colpe dei padri”

  1. Non concordo con la definizione "ipocrisia giustizialista".Se c'è un paese ben poco giustizialista, infatti, è proprio il nostro.I figli hanno limitazioni in tanti campi.Per esempio, i figli di dirigenti Rai non possono essere assunti in Rai, nè partecipare ai quiz della Rai.E' giusto? Non direi, visto che poi in Rai ci entra chiunque sia raccomandato.Ma, tornando alla polizia, penso che a prescindere dal caso in questione, sarebbe molto strano se il figlio di un boss mafioso volesse entrare in polizia, o se il figlio di un produttore di falsi-grandi firme, volesse entrare nella guardia di finanza.Insomma, penso che come tutela della polizia, la regola sia giusta e che, in fondo, tra le migliaia di assurdità italiane, si sarebbe potuto scegliere un altro argomento per scrivere un articolo.

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  2. Ah, ho capito: ti pare logico che se io oggi, che il mio figlio più piccolo ha 7 anni e la sua unica occupazione è frequentare la seconda elementare e guardare i Pokemon, faccio una rapina, lui tra 15 anni non potrà entrare in nelle forze dell'ordine per esigenze di "tutela della Polizia"?
    Non so se, come dici te, avrei potuto scegliere un altro argomento per il post: so per certo, però, che tu avresti potuto scegliere un altro argomento per ribattere.

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  3. Potrebbe provare ad entrare in parlamento, magari ha più fortuna...

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  4. Non solo non lo trovo giusto ma lo trovo veramente assurdo.
    Non mi stupisce, tuttavia. In Italia, se dai del ladro a uno che è stato condannato per furto, puoi finire in galera tu.
    Detto questo, il fatto in oggetto non ha veramente alcun senso.

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  5. La questione è spinosa.
    Se è meglio un colpevole in libertà che un innocente in carcere, trovo più difficile scegliere se sia meglio un mafioso in polizia o un onesto privato di tale possibilità.
    Avremmo un eroe o un infiltrato?
    Se nel caso specifico mi allineo con lo schieramento di denuncia, in linea generale non so pronunciare una sentenza definitiva (magari per reati particolari come quelli mafiosi si può ipotizzare un percorso più lungo per il candidato).
    Indubbiamente suoneranno ridicole queste premure almeno fintanto che sia possibile accedere al parlamento (e al governo) macchiati dei crimini più odiosi.

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  6. Risponde un anonimo ad un illogico anonimo.
    Se valessero per tutti principii cosi' iniqui (una specie di lettera scarlatta anche piu' discriminatoria perche' fa ricadere sui figli le colpe -vere o presunte- dei padri, anche quando questi fossero ravveduti o avessero pagato i loro conti con la giustizia) allora ad esempio gente come il nostro premier con frequentazioni cosi' dubbie (Mangano e Dell'Utri) dovrebbe essere posto almeno in esilio perpetuo in paesi di sua scelta. Antigua e' ok.

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  7. Continua contro il simplicio anonimo:
    Inoltre e' assurdamente risibile la storia sui figli della Rai:
    tutt il mondo sa che dentro la rai ci sono intere famiglie non solo parenti e amici di giornalisti e politici ma anche di sindacalisti e di uscieri. I concorsi che fanno sono farse per immettere dentro proprio questi. Ho notato anche che alcuni assumono un nome d'arte per lavorare sia con contratti a tempo che fissi. Sei persona sicuramente disinformata e credo anche faziosa mente menzognera.
    P.S. Per chiarezza: Annozero non e' una trasmissione gestita dalla Rai!
    E' un appalto esterno altrimenti non sarebbe riuscita ad andare in onda, libera come e', da parecchio tempo.

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  8. In definitiva credo che questa coppia di termini IPOCRISIA GIUSTIZIALISTA
    con il primo termine che attenua fino ad annullare il significato del secondo(il quale non e' da considerarsi di per se' negativo ma accettato solo in presenza del primo), e' condivisibile e nel regno del vero, un altro sintomo del male sociale italiano, come tutto quello che di ontologicamente corrotto riesce a produrre questo paese incapace di un pensiero autentico, quindi libero autonomo e svincolato da corposi interessi materiali di singoli o ristretti gruppi di individui.

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  9. scusate ma va bene parlare di conflitto d'interessi solo quando si parla di Berlusconi? E' evidente che il figlio di un condannato non può entrare in Polizia, perché c'è il rischio che possa sfruttare la propria posizione per favorire il padre o persone vicine a lui in qualche modo. Non mi sembra tanto illogico, tanto più se parliamo di traffico di stupefacenti dove non è mai coinvolta una sola persona.

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  10. Per Lorenzo: grazie.Per gli altri: il regolamento in Rai c'è, poi che venga applicato o meno è tutto un altro discorso.La storia che i dipendenti rai non possono partecipare ai quiz, era su tutti i giornali qualche settimana fa. Aggiungo che per alcuni tipi di reati come quelli di mafia, di solito sono intere famiglie ad essere coinvolte, o ce ne ricordiamo solo quando ci fa comodo? Riguardo al bambino che a sette anni gioca con i pokemon e non sa di avere un padre di un certo tipo che un giorno gli impedirà di realizzare il suo sogno di entrare nella polizia, vi dirò che alcuni corpi, come i carabinieri, hanno anche requisiti fisici che si devono possedere per essere ammessi.Per l'altezza eccessiva, ad esempio, un figlio potrebbe considerarsi discriminato, in quanto sono stati i genitori a trasmettergliela. Insomma, non avevate proprio niente di meglio di cui discutere, oggi?

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  11. @Anonimo: La tua opinione è ben accetta, qualunque essa sia. Tuttavia, è la seconda volta che chiedi se non avevamo di meglio di cui discutere. Ebbene, no. Nel senso che qua si discute di quello che decidono gli autori del blog: ragion per cui, se i temi non ti interessano, evita pure di leggere, e a maggior ragione di intervenire.
    Ci mancherebbe solo che per fissare il tema del giorno dovessimo chiedere il permesso a te.

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  12. Questa è davvero una risposta stupida, non degna di quello che questo blog era in passato.Avete criticato senza entrare nel merito di quello che ho detto, avete criticato il sì e il no, ma non il perchè.Oltretutto, la mia frase finale era ironica,ma evidentemente l'ironia non abita più qui...
    In passato ho commentato diversi articoli, ma nessuno aveva mai risposto:vai da un'altra parte.Perchè questa è ignoranza becera, di chi non sa cosa rispondere e allora insulta.Una volta metilparaben era Capriccioli,ora non è più nessuno.

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  13. Non provarci, con me, e tieniti questi trucchetti per altre occasioni.
    Dopodiché, fai quello che vuoi: non leggere più, se ritieni che sia meglio.
    Ma per l'amor di dio smettila di annunciarmelo.
    Direi che ho capito.

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  14. Quando ho fatto io il militare nei cc, nel 1994, veniva chiesto conto anche degli zii e dei nonni. Vedi te...

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  15. Oddio... se io Polizia posso scegliere fra il figlio di un criminale e il figlio di un incensurato, magari scelgo il secondo, non si sa mai. Mi pare che la Polizia faccia anche un po' quello che gli pare, e che non ci sia nessun "diritto di entrare in Polizia".
    Poi il fatto delle colpe dei padri che ricadono sui figli è sempre stata una puttanata, ma la Polizia non è di certo un'istituzione morale.

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