Cambiate mestiere


Forse sarebbe il caso di sottolineare che molti di noi ne hanno le scatole piene, delle esternazioni a ruota libera di questi integralisti.

Forse sarebbe il caso di ricordare che comprendere le ragioni dell'obiezione di coscienza (la quale già di per sé, in certe zone del paese, raggiunge delle percentuali tanto elevate da tradursi praticamente in un vero e proprio ostruzionismo) non significa essere disposti a tollerare questa sistematica, quotidiana, incessante opera di imposizione della propria coscienza su quella degli altri.

Forse sarebbe il caso di segnalare che le donne non ne possono più di essere umiliate, mortificate, colpevolizzate, trattate come delle bestie e considerate delle semplici scatole da riproduzione.

Forse sarebbe il caso di dire chiaramente a questi crociati col camice, una volta per tutte, che se le leggi vigenti nel nostro paese non incontrano il loro gradimento hanno a disposizione uno strumento semplicissimo per evitare di applicarle.

Piantarla con queste alzate d'ingegno e cambiare mestiere.

Questo post è stato pubblicato il 28 ottobre 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

63 Responses to “Cambiate mestiere”

  1. glio raccontare la storia di un'amica:

    Lei è in cura con psicofarmaci, una volta, anni fa è rimasta incinta.
    La prima preoccupazione è stata per il bambino, si è informata è andata anche al centor antiveleni di... boh non ricordo... Brescia? Milano?... bene tutto inutile, i farmaci che stava assumendo erano dannosi per il bimbo.
    C'era la quasi certezza che avrebbe avuto elle gravi malformazioni.
    Ha deciso così di abortire prima del 3° mese, donde evitare di dover fare un aborto invasivo al 5° o al 6° per la morte del feto.
    Beh i medici che dovevano farla abortire l'hanno trattata di merda!
    Passi il fatto che dalla mattina in cui è andata all'ospedale l'hanno considerata alla sera (certe operazioni è giusto che abbiano la precedenza!!!) ma quando la portavano in sala operatoria continuavano a dirle "Ma sei sicura?", "ma perchè lo fai???" e via dicendo.
    Anche in questi casi bisogna essere messi alla gogna???

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  2. No per me non dovrebbero cambiare mestiere. Dovrebbero venire radiati dall'albo e stare seduti su un marciapiede. U_U se penso a chi perde il lavoro per la crisi e a questi viene chiesto una lettera di scuse

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  3. allora facciamo che questi signori vengono moonitorati 24 ore al giorno. Hai sporcato per terra? zozzone. Se poi tradisci tua moglie ti faccio un culo a tarallo. insomma come sgarri ti rompo i coglioni
    camilla

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  4. allora facciamo che questi signori vengono moonitorati 24 ore al giorno. Hai sporcato per terra? zozzone. Se poi tradisci tua moglie ti faccio un culo a tarallo. insomma come sgarri ti rompo i coglioni

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  5. il primario purtroppo ha detto la pura verità
    e' incontestabile
    siete voi che non accettate che ci siano persone con una propria coscienza, o peggio con una coscienza cristiana
    i bambini non nati sono i più indifesi di tutti
    io mi chiedo che cuore avete, che sensibilità avete per non provare amore e senso di protezione nei confronti di un essere così fragile e indifeso!

    tutto in nome di ideologie stupide e violente che hanno seminato solo disperazione: illuminismo, comunismo ateismo
    dovreste vergognarvi, ma fondamentalmente io provo pietà anche per voi

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  6. scusatemi, sono poco pratica e per sbaglio ho pubblicato il commento due volte. però ribadisco e penso che le persone non dovrebbero permettersi. soprattutto (come diceva un brutto libro)se non hanno camminato per tre mesi con i tuoi mocassini

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  7. caro anonimo che ti professi portatore sano di coscienza cristiana eri assente all'ora di religione quando hanno fatto la lezione sul "chi è senza peccato scagli la prima pietra"?

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  8. Cara camilla io sarò peccatore ma certo non sono colluso con gli assassini e le assassine come certi blog

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  9. Perchè allora non li adotti tu tutti quei bambini???

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  10. Anonimo io non vado in strada ad insultare la gente. La propria coscienza dovrebbe guidare sè stessi e non voler guidare gli altri.
    Vi sfugge sempre vero l'idea di libero arbitrio? Peccato che è scritto nel vostro sacro libro. Quindi lasciatela anche a noi la scelta.

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  11. complimenti metilparben per il cattivo gusto, quasi macabro. sghignazzare sulla vita e sulla morte e su argomenti ben più grandi di tutti noi. la tua risata ti qualifica per quello che sei. uno che ride del dolore e deridechi dissente. continua così.

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  12. @Anonimo-> Capisco il tuo tentativo di sviare, ma io mica rido della vita e della morte. Rido di te, dell'ipocrisia di cui sei intriso, di come ti pieghi, senza neppure accorgertene, a una dottrina cieca e crudele che ti fa schiavo.
    Rido per non piangere, insomma.
    P.S. Tu sai chi sono: non fa parte di tutta questa moralità di cui vai cianciando dire le cose firmandoti? Oppure anche l'anonimato, oltre che l'imposizione di coscienza, è conforme al vostro catechismo?

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  13. @Anonimo5:spero tu ti sia sposato a 14 anni e che ogni 9 mesi metti incinta la tua ragazza.
    Perchè altrimenti sei un assassino colluso con assassini.
    Gli spermatozoi e gli ovuli sono i più indifesi di tutti io mi chiedo che cuore hai, che sensibilità hai per non provare amore e senso di protezione nei confronti di due esseri così indifesi che unicamente grazie al tuo aiuto sarebbero potuti diventare dei bei bambini felici.

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  14. ma poi l'obiezione di coscienza mi sa tanto di stato etico: se vuoi lavorare nella struttura pubblica, devi fornire tutti i servizi. se no, caro medico obiettore, vai nelle cliniche private e puoi rifiutare le prestazioni che credi.

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  15. E' bello rispondere solo alle provocazioni a cui si vuole rispondere ed ignorare invece chi fa notare cose a cui non si sa ribattere ehhhhhhh già, bella la vita senza volto, senza mail, e senza nome :)

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  16. "siete voi che non accettate che ci siano persone con una propria coscienza, o peggio con una coscienza cristiana"

    Se il primario in questione ha dimostrato una "coscienza cristiana", questa coscienza cristiana mi fa davvero vomitare. Fortuna che sono senza dio.

    Ah, fondamentalmente, io provo pietà per quelli come te, che invece di ragionare con la propria testa seguono dogmi assurdi.

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  17. Caro anonimo che tanto provi pena per il bimbo mai nato, come mai non riesci a provare pena per un bimbo nato con gravi malformazioni?? o per quella povera madre che ha dovuto prendere una decisione tanto difficile?? il travaglio di una donna inizia ben prima di quello di parto... ma tu sei un uomo mi sembra di capire...
    Smettila di fare dei bigotti ed inutili giudizi su fatti e persone che non conosci, impara a capire prima di giudicare.
    Il tuo Dio non ti ha forse insegnato a rispettare l'altro? impara a rispettarlo allora.... dai il buon esempio se ne sei capace e sputa sentenze sulla tua vita, non su quella altrui.
    Non penso che tu ti possa permettere di dire ad una donna "vergognati!" quando sei tu il primo a doverti vergognare per come ti sei comportato... e lo dimostra il fatto che davvero infondo te ne vergogni... non ti sei nemmeno firmato...!! MA BRAVO!!

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  18. Eh mi sembra giusto preoccuparsi per degli ovuli, che potrebbero essere oggetto di aborto naturale la cui percentuale è molto altra nei primi mesi, piuttosto che dei pazienti che aspettano una visita o un'operazione da 6 mesi...

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  19. mi chiamo emilio
    non so dall'alto di quale cattedra ti senti autorizzato a giudicare e a ridere di chi dissente da te
    il rispetto dov'è?
    sapevo che i radicali erano aperti al dialogo, loro candidano assasini e dpornostar in nome della tolleranza
    invece sei molto intollerante
    come ti permetti poi di giudicare la religione parlando di ideologie crudeli
    e infine: schiavo ci sarai. Non ti permetto di rivolgerti così ame.

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  20. Piccola episodio avvenuto nella mia famiglia: per presentarmi posso dire che ho avuto la mia prima figlia a 17 anni, l'ho tenuta, non ho rimpianti, ma sono favorevole all'aborto (tra le altre cose una persona a me molto vicina purtroppo per motivi di salute l'ha dovuto usare), mia cognata contraria all'aborto (perchè i bambini sono indifiesi, perchè non è giusto che vengano sacrificati, perchè si doveva pensarci prima ecc.ecc.) piccolo particolare quella "stronza" di mia cognata è infermiera diplomata (esattamente come me e la mia primogenita), per cui si rifiuta di portare le signore in sala, di riportarle in camera ecc.ecc. quindi di fare il suo lavoro (ed oltre a questo mettono le signore tutte in una stanza e come minimo posso dire che sono trattate con sufficienza), tranne quando alla sua collega di turno viene diagnosticato di attendere un figlio con grossissimi problemi, allora la si accompagna in sala si attende il parto provocato per motivi di salute (era troppo avanti per un interruzione normale, al limite di legge), si aspetta che il "feto" non pianga più, si chiama pure lo psicologo per l'assistenza a questa sfortunata donna, e alla mia furia cieca quando vedo il trattamento differente verso le poverette che hanno subito lo stesso intervento mi viene risposto "ma sei proprio inaccettabile, che vita poteva avere questo bimbo ???" la mia poco ortodossa risposta in mezzo al corridoio è stata "onestamente non lo so, ma o si è a favore o contrari in blocco, non solo come fa comodo a voi e alla vostra morale da strapazzo". Probabilmente i medici che sono contrari all'aborto sono i primi ad utilizzarlo per mogli, figlie ed amanti (almeno da quello che si vede), salvo poi fare i moralizzatori, ma sempre sulla vita altrui..................

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  21. Grazie a Dio c'è qualcun altro che cerca di aprire gli occhi a questa marmaglia di frequentatori di questo blog.

    Faccio solo chiarezza sulla differenza feto - ovulo/spermatozoo.
    Sia l'ovulo che lo spermatozoo hanno solo mezzo patrimonio genetico. Presi singolarmente, anche se si cercasse di nutrirli e allevarli non possono mai assolutamente diventare un essere umano completo.
    Il feto, l'ovulo fecondato hanno patrimonio genetico completo. Se nutriti e curati portano inevitabilmente ad un essere umano completo.

    Fatta questa distinzione, chi uccide un ovulo fecondato uccide un essere umano nei primi stadi della sua esistenza. Chi disperde del seme sta solo disperdendo del seme

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  22. Te lo spiego subito, dov'è il rispetto: io rispetto molto chi decide di non abortire PER SE' in nome della religione. Lo rispetterei anche se, in nome di qualsivoglia dottrina cui egli ritenesse di aderire, rifiutasse di fare PER SE' qualunque altra cosa (bere, mangiare, vestirsi di rosso, portare i baffi e via discorrendo). Rispetto un po' meno, invece, chi insulta gli altri e cerca di impedire LORO di abortire in nome delle PROPRIE convinzioni personali.
    Mi pare una distinzione piuttosto chiara, no?

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  23. "mi chiamo emilio
    non so dall'alto di quale cattedra ti senti autorizzato a giudicare e a ridere di chi dissente da te
    il rispetto dov'è?"

    giusto dov'è il rispetto per le proprie e LIBERE scelte?
    Perchè imporci di NON abortire???

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  24. @sacente: è vero ho detto ovulo, mi sono sbagliato, intendevo un feto nei primi giorni di vita.

    Ora che abbiamo detto la differenza, il resto come cambia?
    Un feto nei primi 3 mesi di vita NON è un essere umano.
    Non formato almeno.
    Tant'è che non si calcola la popolazione di una città/nazione/continente tenendo in conto anche le donne incinta.
    Paragonare un aborto ad un omicidio è ASSURDO!
    Allora anche mettersi il presenvativo lo è!
    Anche il coitus interruptus lo è!
    ed i film porno? Pieni di omicidi!!!

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  25. Io mi ripeto sia mai che uno di questi santi mi risponda. Il libero arbitrio lasciando il giudizio al vostro dio? No è, lo so che sono noiosa, ma ognuno si diverte come può...

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  26. E addesso che sono scatenata posso fare un altra osservazione, da tempo immemore tutte le signore mogli di medici o a loro correlate o legate in qualche maniera, non appena sono in gravidanza (ritardo di 15 gg del ciclo) sono a rischio aborto, quindi niente lavoro, salvo trovarle in giro tutto il giorno, invece le artigiane, le commercianti o le operaie che non hanno legami con tale struttura sono sane come pesci (salvo spesso e volentieri ricoverarle all'ottavo mese per complicanze che mettono a rischio sia il bimbo sia la madre) strano vero.............e questi certificati li emettono sempre lor signori, moralizzatori fin sull'osso "la gravidanza non è una malattia" oppure "un po di moto fa bene sia alla puerpera sia al nascituro" oppure "Da millenni i figli vengono al mondo anche se la madre lavora", naturalmente tutte regole che vanno bene per gli altri.....................stesso discorso per l'aborto va bene per tutti tranne che per loro.........
    Ultimo appunto che cavolo centrano gli uomini con le decisioni delle donne ???? Se la mettiamo su un piano di parità allora posso dire anche questo "io non voglio avere figli, se tu vuoi venire a letto con me per andare sul sicuro pretendo che tu ti sterilizzi......" vediamo a quanti uomini questo potrebbe andar bene...........

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  27. Il primario andrebbe immediatamente trasferito di reparto, possibilmente uno il più lontano possibile dall'apparato riproduttivo di una donna.

    Per quanto riguarda alcuni commenti, certi uomini dovrebbero lavarsi la bocca col sapone e la candeggina prima di parlare (sproloquiare) di questioni del genere.

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  28. se la madre di certi stronzi avesse abortito, ogii non ci romperebbero i coglioni

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  29. vorrei ricordare a questo medico, simpatizzante di cl che 2000 anni fa in certo Gesù aveva definito quelli come lui 'farisei'. Dottor Aletti, se la ricorda la parabola dell'adultera? 'chi è senza peccato scagli la prima pietra'?. Secondo me se il Cristo tornasse ora lei sarebbe lì con il martello a piantargli i chiodi per le sue 'eresie'. p.s. se nn le va questo mestier perchè nn lo cambia?

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  30. Un tempo, in Italia, per i cittadini maschi il servizio militare era obbligatorio. Chi, per ragioni di coscienza religiosa o politica, si rifiutava di assolverlo finiva nelle prigioni militari; in seguito il loro diritto all'obiezione di coscienza è stato riconosciuto: come è logico, mica hanno potuto prestare servizio nell'esercito ma esentati dall'uso delle armi, sono stati chiamati a compiere un servizio alternativo, in strutture diverse.

    Gli obiettori di coscienza alla legge 194, invece, non solo non finiscono in galera, né vengono trasferiti che ne so, in medicina generale o in pronto soccorso: fanno carriera! Una cosa sensata come il promuovere generale un militare a cui ripugna l'uso delle armi, o no?

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  31. Saccente so bene la differenza tra feto e ovuli/spermatozoi.
    Ovviamente se nutri e curi un ovulo esso non crescerà ma se gli fornirai uno spermatozoo invece si.
    E sei tu che condanni quel potenziale bambino a non nascere non fornendo quello spermatozoo.
    Una buona azione non compiuta è una cattiva azione.
    Di conseguenza sei un assassino per ogni volta che non hai ciclicamente messo incinta tua moglie.

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  32. Lezione di diritti dell'uomo. Università di CHieti. Facoltà di scienze sociali.Oggi 28 Ottobre 2009.

    Il professore sostiene che ci sono tutti i presupposti logici per vietare l'aborto in quanto, in un contrasto fra diritti, bisogna considerare quello del piu' debole, ossia dell'individuo che sta per nascere.

    Giacinto2000 allora gli chiede: ma questo vale anche in caso di stupro?

    Il professore risponde: si, perchè che colpa ne ha il futuro nascituro dello stupro? é comunque una potenziale vita che interrompi.

    Giacinto2000: perchè la donna deve essere obbligata a portare in grembo il frutto di uno stupro? Dove sono i suoi diritti? A mio avviso esistono dei diritti superiori dettati dalla reale facolta' di esercitarli o meno.

    Il professore: e ma cosi' facciamo prevalere la legge del piu' forte.

    Giacinto2000: no professore, ci sono diritti che si possono realmente esercitare e diritti ipotetici che si danno in virtu' di una superiorita' presunta della vita che deve ancora essere rispetto a cio' che è gia'. E poi non si scordi ceh l'aborto è, utilizzando la teoria degli stadi di Marshall,un diritto civile.


    Dopo di questo il professore farfuglia qualcosa circa il non essere ideologici e del non farsi influenzare dala televisione e i mass media. Forse non sa che io come riferimento ho la medicina, e probabimente ho conoscenze, rispetto a lui, di molto superiori delle discipline biomediche. Inoltre la televisione la limito essenzialmente a cartoni animati e sport.

    Scoprite chi dei due è ideologico?

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  33. x Saccente: come vedi gente peggio di te ce ne sta. Tu sei giustificato dal fatto che probabilmente sei uno che lavora nel Vaticano. Immagino. E quindi un atteggiamento come il tuo ci sta tutto.

    Quello che non ci sta affatto è che dentro un'aula universitaria si introducano quelle che Karl Popper chiama ipotesi ad hoc. Quali sono le ipotesi ad hoc in questo caso? L'assunzione del diritto dell'embrione. COme avevo controbattuto al mio professore, tale diritto è solamente ipotetico,nel senso che deriva piu' da una morale che da una reale capacità giuridicqa di esercitare i diritti. Se volessimo rendere davvero logico il concetto di capacità giuridica, dovremmo addirittura ammettere l'aborto all' ottavo mese, visto che nell'ordinamento giuridico italiano viene assegnato nel momento della nascita. Il nostro codice civile recita infatti cosi':
    .......
    Art. 1 Capacità giuridica

    La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita.

    I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita (462, 687, 715, 784).

    (3° comma abrogato).

    QUindi chi parla di "diritti del feto o dellìembrione" o non conosce il codice civile oppure lo conosce e vorrebbe cambiarlo. Ma qui poi si entra nel piano delle strutture delle riforme giuridiche. Pero' qui arriva la medicina, che ti dice:

    "Ehi amico, guarda che intorno al novantesimo giorno il feto effettivamente ha attività neurologiche tali che il dolore del distacco dal grembo lo sente. DIrei che bisogna stabilire un termine massimo per abortire".

    Io piu' di semplificare non riesco a fare. Ho cercato di spiegare come funziona e il perchè. Se poi ognuno vuole restare su posizioni arroccate a difesa della vita atutti i costi, beh, non sarò certo la mia spiegazione a chiarire le idee.

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  34. caro metil la tua risposta purtroppo è deludente come al solito
    tu dici: io rispetto molto chi decide di non abortire PER SE' in nome della religione e non rispetto chi cerca di impedire LORO di abortire in nome delle PROPRIE convinzioni personali
    che discorso assurdo
    ma lo sai o fai finta di non sapere che in molti paesi non cristiani in nome della religione c'è l'infibulazione? oppure i sacrifici umani? oppure il burka? loro li rispetti in nome della loro religione?
    e poi l'aborto non è una cosa tra la donna e se stessa. c'è di mezzo un bambino. allora perchè non dare alla donna anche il diritto di disfarsi di un neonato se la maternità la stressa?
    siete messi male

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  35. per laura:
    anche tu sentenzi con grande sicurezza e ti senti in diritto di giudicarmi dall'alto di non si sa quale superiorita
    comunque io rispetto i bambini malformati e handicappati molto più di voi, che proponete di ammazzarli direttamente

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  36. come ha detto bene saccente,la vita inizia dal concepimento
    punto e basta

    se voi aveste viste le foto dei bambini abortiti che sono bambini già con le braccia le gambe e gli occhietti, barbaramente macellati in nome del femminismo non sareste così sicuri
    sono foto strazianti e le trovate in rete
    oppure siete davvero cinici come metil che ci sghignazza sopra e ci si diverte e crede che chi non la pensa come lui sia uno schiavo stupido
    vergognatevi

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  37. dimenticavo: sono emilio
    ho visto che vi attacccate molto a questa cosa dell anonimato
    come se su internett non fosse comunque tutto anonimo nomignolo o meno
    solo davanti a Dio Nostro Signore nessuno è anonimo

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  38. Anonimo, e quindi infame: devo dire che il ribrezzo che ogni cattolico riesce puntualmente a ispirarmi trova in te un degno epigone.

    Se sei in missione evangelica direi che hai compiuto divinamente il tuo compito.

    I miei complimenti.

    p.s. Argomentare? No, guarda, ho troppo rispetto del mio percorso spirituale per perdere tempo con gente come te; accontentati del mio disprezzo. Che, se hai un minimo di cultura religiosa, saprai benissimo che è un sentimento nobilissimo.

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  39. Emilio, siete tu e Saccente a dovervi vergognare. E basta.


    asuka_excel

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  40. Emilio ma nessuno ti vieta di non far abortire tutte le tue donne!
    solo lascia fare agli altri quello che vogliono!
    Se ad una donna nasce un bambino handicappato, magari senza ne braccia ne gambe, lo curi tu?

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  41. Vedo che gli integerrimi, duri e puri antiabortisti son sempre qui a scrivere anziché partire per tutti quei paesi del mondo dove moltissimi bambini NATI vengono rifiutati, maltrattati, ignorati e abusati in tutti i modi.

    Ma del resto, non vorremmo mica paragonare un bambino qualsiasi alla preziosità di un embrione, giusto?

    E chi parla tanto della Vita, quella con la V maiuscola, mica si sporcherà le mani a mettersi contro ai criminali che vendono organi, o ai pedofili, o a quelli che in Cina buttano le figlie femmine per la strada... Nooooo, è molto MOLTO più semplice prendersela con una donna che vuole abortire (che di sicuro non si trova nel momento più bello della sua vita) che prendersela con un vero criminale (magari uomo, magari armato, magari parte di qualche organizzazione...)

    Cuor di leone, 'sti antiabortisti!

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  42. Lucrezia permettimi un aforisma, seppur con connotati anti omosessuali:

    E comodo fare il frocio col culo degli altri.

    PS: non si offendano i veri omosessuali. Capisco che è un aforisma poco simpatico per voi,ma era per spiegare che di solito gli antiabortisti pretendono che che la gravidanza sia potata dalle altre e che le stesse debbano imporsi una responsabilita' che chi le obbliga non avranno mai. Mi scuso ancora.

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  43. la coscienza, mi dispiace deludervi cari cristianucci, è in dote anche agli antiabortisti e non è un accessorio esclusivo firmato solo da vostro signore ne tantomeno un'abilitazione ad insultare o urtare la sensibilità di chi la pensa differentemente su certi temi

    e comunque quello dell'articolo non è un primario ma un primate

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  44. errata corrige: abortisti, non anitabortisit

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  45. Sono sconcertata per come si parla di vita, di morte, di disabilità, di dolore come se si fosse allo stadio, appartenenti a fazioni opposte, insultandosi.
    Bisognerebbe comprendere che temi così "alti" richiedono approfondimento e rispetto, da qualsiasi punto di vista li si affronti, così come sospensione del giudizio e riflessione sulle argomentazioni opposte.

    La penso così (a grandi linee...) :

    . Quel medico dovrebbe essere querelato oltre che per quel comportamento indegno, anche per violazione della privacy.

    . non credo però che un medico obiettore di coscienza debba cambiare professione nè passare dal pubblico al privato. Non gli si può imporre una scelta contraria alla sua coscienza.

    . per metilparaben: forse bisognerebbe parlare di "titolarità" di capacità giuridica e non della possibilità di esercitare tale diritto: le persone con disabilità grave, non possono esercitarla, ma ad esse, in uno Stato democratico, deve essere garantito il rispetto dei loro diritti.

    . Provocazione: sogno una nazione in cui chiunque possa essere accolto, indipendentemente dalla sua condizione di efficienza o meno. Disabili gravi lo si può essere dal concepimento, ma lo si può diventare nel corso dell'esistenza. Immagino un Paese che accoglie, che prevede Servizi in grado di rispondere alle più diverse forme di disabilità, dei cittadini con alto senso civico che non si scandalizzano nè mostrano pietismi inutili nel vedere la diversità e la sofferenza in tutte le sue forme, ma solidarizzano e si sentono coinvolti, chiamati in causa per rispondere (ognuno se e come può) a queste forme dell'esistenza umana, non comprensibili, ma possibili.
    Questo per me è un Paese civile.

    Casualità della vita: sono madre, di una bambina con disabilità grave (non vi dico che tipo di disabilità, ho sentito fare graduatorie rispetto a forme di handicap accettabili/gestibili, e altre no che per me sono assurde), luce dei miei occhi (lo preciso perchè non voglio che sembri un tentativo di muovere a compassione, ma per dirvi che so di che parlo), sono educatrice e lavoro con persone disabili gravi e gravissime.

    Mi chiedo: in cosa si traduce, nel macrosociale, questa mancanza di accoglienza?
    Vedo servizi che non funzionano, dove, anche persone che dovrebbero essere motivate ad assistere con rispetto e amorevolezza, hanno assorbito questa cultura dell'efficienza che rende insofferenti verso qualsiasi forma di inabilità.
    Vedo una scuola che ha operato tagli spaventosi, a scapito degli alunni più deboli (non "ce n'è" di sostegni per disabili gravi come mia figlia, figuriamoci per altri bisogni educativi speciali, disagio sociale...)... ed ho fatto solo due esempi.

    Un'ultima riflessione libera sull'essere cristiani. Il cristianesimo dovrebbe "incarnarsi" in cristiani capaci di trasmettere, non con l'imposizione, ma con il proprio esempio di vita, di solidarietà, di amore, di "luminosità", la profondità del messaggio evangelico.
    Ognuno risponde della propria verità e della propria evoluzione spirituale.

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  46. @ Claudia B.

    "non credo però che un medico obiettore di coscienza debba cambiare professione nè passare dal pubblico al privato. Non gli si può imporre una scelta contraria alla sua coscienza."

    il medico obiettore lo sa sin dall'iscrizione a medicina cosa comporta la professione scelta. Non vuole applicare la 194? Non scelga ginecologia o ostetricia nel servizio pubblico. Se ad una persona non piace l'uso delle armi, non si arruola in polizia con destinazione squadra volante...

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  47. VEDO CHE LO SCONTRO è sempre sugli stessi argomenti, ovvero in quale momento ha inizio la vita umana o la persona, i diritti giuridici del feto, eccetera. Purtroppo questi discorsi non tengono conto di come funziona il mondo reale, ovvero: si può certamente proibire l'aborto per legge, con l'unico risultato che le donne andranno ad abortire di nascosto. Questo fatto così banale è noto a tutti, antiabortisti e pro-choice. Pertanto gli antiabortisti che vogliono vietare l'aborto per legge devono assumersi la responsabilità delle morti che verranno causate dagli aborti clandestini, sapendo bene inoltre che il numero di aborti NON diminuirà. Altro aspetto non meno importante: un eventuale divieto di abortire, lo sanno TUTTI, avrà effetto solo per le persone non ricche. Tutte le altre andranno in Svizzera ad abortire in lussuose cliniche private. E questo lo sanno TUTTI, anche gli antiabortisti-filoclericali-integralisti. Quindi tutte queste dotte discussioni su quando inizia la vita giuridica eccetera sono solo chiacchiere. La realtà, purtroppo, è molto più banale. Ma forse aprire gli occhi è difficile per chi li ha chiusi molto tempo fa per dedicarsi a pregare invece che a pensare.

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  48. "Pertanto gli antiabortisti che vogliono vietare l'aborto per legge devono assumersi la responsabilità delle morti che verranno causate dagli aborti clandestini, sapendo bene inoltre che il numero di aborti NON diminuirà"

    Giustissimo.
    Il problema è che tendiamo a credere che gli antiabortisti siano sinceri e vogliano veramente "difendere vite umane", mentre in realtà delle vite umane non gliene potrebbe fregare di meno (altrimenti, come dicevo, ce ne sarebbero a miliardi, di vere vite, che non aspetterebbero altro che essere aiutate). L'unica cosa che a loro sta a cuore è impedire che una donna possa abortire:
    - legalmente e quindi liberamente
    - in strutture controllate, secondo prassi mediche ben stabilite e quindi senza correre rischi per la salute

    In breve, vogliono solo limitare la libertà riproduttiva delle donne.

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  49. Vedo che l'aborto è un argomento molto dibattuto su questo blog...
    Copio/incollo un mio commento (ultimo di molti altri) ad un vecchio posto sullo stesso tema.

    "E ritorno a parlare di aborto.

    Sono ateo e favorevole all'aborto ma, per me, è un omicidio.

    Ad alcune che hanno detto "il corpo è mio e me lo gestisco io" ho risposto che il nascituro non appartiene al loro corpo. E questo è pacifico.
    Altre mi hanno ribattuto presentandomi le controindicazioni mediche della gravidanza. Al che ho precisato che se la gravidanza arreca un pregiudizio alla salute della gestante si ha il legittimo diritto di abortire.

    Ora, ponendo per assurdo che la donna non sia vivipara, ma ovipara, ossia deponga le uova, si avrebbe lo stesso diritto all'aborto? che in questo caso consisterebbe né più né meno in una bella frittata?"

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  50. Non è affatto "pacifico" che l'embrione appartenga al corpo della donna in cui si trova. Tant'è che senza quel corpo non sopravviverebbe, se non in modo del tutto artificiale.

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  51. @ Lucrezia:
    Quindi, dato che il nascituro (?) non sopravviverebbe all'esterno dell'utero (anche se ci sono stati casi di bambini sopravvisuti all'aborto terapeutico), appartiene al corpo della gestante? e lei che ne può rivendicare la proprietà ed il possesso e disporne a suo esclusivo ed insindacabile arbitrio?

    Dato che non hai risposto alla mia unica domanda del precedente commento, deduco che tu non conosca la risposta o che non voglia rispondere.

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  52. Si, appartiene al corpo della gestante ed è l'unica che abbia il diritto di decidere cosa farne.

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  53. @ lucrezia:

    Se non ho capito male il tuo pensiero, ritieni che un feto debba avere la stessa tutela di un unghia incarnita. Confermi?

    1) La gestante può uccidere lo zigote/embrione/feto nei limiti di legge o pensi che il suo diritto si debba estendere fino al momento del parto?

    2) La nascita deve essere completata, ossia il bambino deve essere totalmente espulso dal corpo della madre, affinché acquisti piena titolarità dei diritti inviolabili dell'uomo quali, ad esempio, il diritto alla vita?

    3) Ponendo per assurdo che la donna non sia vivipara, ma ovipara, ossia deponga le uova, si avrebbe lo stesso diritto all'aborto?

    4) Cosa accade se una donna gravida alla 10ma/20ma/30ma settimana viene percossa ed abortisce? E' omicidio (del nascituro) o solo aggressione aggravata? Conta qualcosa la volontà della gestante sulla continuazione della gravidanza? E i limiti di legge sull'IVG?

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  54. 1. Nei limiti di legge
    2. La nascita deve essere completata (se non sbaglio, non credo che la definizione di "persona" venga data al feto, ma solo al bambino)
    3. Generalmente non pongo gli assurdi. Non vedo che senso abbia questa domanda. Ma visto che gli assurdi ti piacciono, ne pongo uno io. Se fossero gli uomini a restare "gravidi", pensi ci sarebbe tutto questo discutere sulla questione aborto?
    4. E' aggressione alla donna, la quale dovrebbe aver il diritto di decidere la quantità di danno che le è stata inflitta, e pretendere riparazione sulla base di una valutazione puramente personale (ovvero, se il suo essere incinta alla settimana x è ritenuto da lei stessa un valore in più rispetto al non essere incinta, dovrebbe pretendere un risarcimento maggiore).

    Vorrei fare una semplice domanda che è già stata posta, ma alla quale forse mi è sfuggita la risposta.
    Una donna vuole abortire, le cause per cui lo vuole fare non contano: possono essere diverse, così come ognuno è diverso, ma il motivo per cui la donna lo vuole fare non viene considerato un buon motivo da un altro.
    Quindi, ad esempio, la donna x vuole abortire, perché (oltre ai suoi motivi che non ci interessano qui) non ritiene che l'embrione sia una persona e che quindi abbia dei diritti propri, distinti dai suoi. Un altro individuo y ritiene l'embrione una persona. E non vuole che la donna x ricorra all'aborto.
    Chi decide?

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  55. @ lucrezia:

    Ribattendo i punti...

    2) Ti contraddici con il primo punto. Secondo la legge, il feto gode già di tutele proprie di una persona compiutamente formata.
    Secondo il tuo ragionamento, se durante un parto spontaneo il bambino venisse deliberatamente ucciso quando è ancora parzialmente all'interno della madre (la normativa parla di vita extrauterina e tu ben saprai che vi è altro tra l'utero e l'aria aperta) non sarebbe omicidio.

    3) Io gli assurdi li pongo perché è da essi che si capisce il limite delle nostre teorie. Ti spiego subito qual'era il motivo della mia domanda. Molte hanno addotto come giustificazione sufficiente per l'aborto i cambiamenti fisici e i rischi per la salute che la gestante deve subire. Io ho semplicemente eliminato questi rischi dal teorema. Quindi, se non vi fossero rischi o cambiamenti fisici di alcun genere per la gestante, ossia l'embrione si sviluppasse all'esterno del corpo della donna, sussisterebbe ancora il diritto all'aborto?
    Riguardo alla tua domanda, la mia risposta è si.

    4) Ti contraddici ancora con il primo e il secondo punto. Ammettendo che tu non ti sia contraddetta, esisterebbe il caso in cui secondo la legge la donna compirebbe un feticidio se abortisse oltre i termini di legge ma contemporaneamente avrebbe il diritto di abortire fino alla compiuta nascita poiché il feto non ha tutele giuridiche.
    Inoltre, se l'aborto le venise procurato tramite un atto violento e coatto, secondo te, l'unica titolata a quantificare il danno sarebbe la donna stessa in base ai suoi convincimenti e alla sua emotività.

    La risposta alla tua domanda è molto semplice. In Italia è l'ordinamento giuridico che regolamenta i comportamenti dei cittadini ed è la magistratura che dirime le controversie interpretando le norme di legge.

    RispondiElimina
  56. Solo la donna ha il dovere e,soprattutto,il diritto di decidere se portare a termine una gravidanza o meno.Punto.Nessun altro.Tantomeno le imposizioni ecclesiastiche del Papa,di Bagnasco e la loro cerchia di amichetti sulla favoletta dell'uovo e dello spermatozoo.La cosa riprovevole di questa vicenda è l'accanimento contro cotal diritto inalienabile.Viviamo in uno Stato LAICO,la religione Cristiana non può imporre le proprie regolette a chicchessia se il soggetto in questione decide di non seguirle.Le leggi di uno Stato laico non devono essere ispirate a dogmi o altre pretese ideologiche.
    Mi chiamo Daniela,piacere,e ho abortito una volta nella mia vita.Non mi pento di nulla,non ero pronta:oggi sono madre di una stupenda bimba di tre anni.
    Per i vari anonimi e chierichetti presenti alla discussione:svegliatevi che il mondo,quello vero,è la fuori.Non in chiesa.

    RispondiElimina
  57. @ Daniela:

    Piacere.
    Non sono un chierico né chierichetto né in alcun modo collegabile ad alcuna religione a voi nota (giusto per precisare, capisco che potrei essere frainteso).

    "Solo la donna ha il dovere e,soprattutto,il diritto di decidere se portare a termine una gravidanza o meno.Punto."

    Non so se te ne rendi conto, ma il tuo assunto è del tutto arbitrario e basato su convincimenti personalissimi privi di metri di paragone oggettivi e razionali. Pertanto è opinabile tanto quanto le credenze religiose della Chiesa o di chiunque altro.

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  58. "La risposta alla tua domanda è molto semplice. In Italia è l'ordinamento giuridico che regolamenta i comportamenti dei cittadini ed è la magistratura che dirime le controversie interpretando le norme di legge."

    Ne deduco che nel caso di aborto "conflittuale" (come nella mia ipotesi), deve essere coinvolto un giudice che decide se ha ragione x oppure y. Da quanto mi risulta, al momento la legge non è così: ovvero attualmente sceglie la donna interessata. Se siamo qui a discuterne, è perché a qualcuno questo non va bene. Allora io appunto chiedevo: secondo gli antiabortisti, chi dovrebbe decidere? Si appellerebbero a un giudice di volta in volta?

    "Ti spiego subito qual'era il motivo della mia domanda. Molte hanno addotto come giustificazione sufficiente per l'aborto i cambiamenti fisici e i rischi per la salute che la gestante deve subire."
    Il motivo sufficiente per l'aborto è non volere la gravidanza, al di là di qualsiasi cambiamento fisico e rischio, quindi il problema non si pone. Non c'è bisogno che ci sia un rischio fisico per non volere una gravidanza, se qualcuno la pensa così non è certo la mia opinione. E quindi non sto certo qui a giustificare opinioni altrui.

    Punto 1-2: quel che fa la legge è chiaro: entro i 3 mesi si può abortire e poi no, se non in caso di complicanze ecc... Per me va benissimo, non sono per d'accordo con la legge che darebbe pieno status di persona a un feto. Infatti si chiama feto, non persona (tra l'altro, perché allora i feti non vengono registrati all'anagrafe, come i bambini?) in quanto esso è completamente in simbiosi col corpo della donna che lo ospita. Va da sé che nel caso di nascita prematura i diritti di persona vengono attribuiti al feto in quanto non più appartenente al corpo della madre (ma lo è ancora a metà, visto che difficilmente sopravviverebbe se non con l'ausilio di strutture ben poco "naturali"). La stessa cosa accadrebbe nel probabilissimo caso che qualcuno aspetti il momento del parto per uccidere il bambino.

    Tuttavia tutto questo argomentare sulle uova, l'uccisione di feti ecc... mi fa sorgere un dubbio. Visto che in Italia la normativa prevede l'aborto possibile entro i primi 3 mesi, e visto che il problema qui non è quello di estendere la possibilità oltre i 3 mesi, ma semmai quello di evitare che gli antiabortisti mettano in atto azioni per impedire l'aborto in toto (vedi appunto il medico di Metilparaben), mi chiedo di cosa stiamo parlando? Di quanto "persona" è un feto a 8,5 mesi? Dell'entità del danno che subisce una donna incinta nel caso venga aggredita? Anche se venisse riconosciuto "omicidio" l'uccisione del feto a 7, 8, 9 mesi provocato da un aggressore esterno (cosa che però sarebbe tutta da dimostrare: bisognerebbe vedere se lo scopo era eliminare il feto o la donna) ciò non cambia il presupposto di base: entro 3 mesi si può abortire. E questo agli antiabortisti non piace. Di nuovo chiedo: una donna che vuole abortire nei tempi stabiliti dalla legge, è l'unica detentrice di tale diritto, secondo voi, o no? Se no, chi ce l'ha?

    "Non so se te ne rendi conto, ma il tuo assunto è del tutto arbitrario e basato su convincimenti personalissimi privi di metri di paragone oggettivi e razionali. Pertanto è opinabile tanto quanto le credenze religiose della Chiesa o di chiunque altro."
    Non credo proprio. Questo è l'unico assunto razionale possibile. Se la scelta di abortire o meno fosse attribuita a qualsiasi altra persona che non sia la donna gravida stessa, tale scelta comporterebbe di fatto un abuso nei confronti della donna, che si troverebbe a subire un'imposizione esterna e a non essere più titolare del suo corpo. Quindi impedire l'aborto (legale) è una cosa che è stata fatta e si può fare, ma non si può negare che esso comporti una perdita di libertà, diritti e riconoscimento di autonomia delle donne. Implica considerare la donna inevitabilmente al servizio dell'embrione e quindi da esso determinata. Ovvero, schiava della specie e non completamente individuo autonomo.

    RispondiElimina
  59. Inoltre, per riprendere l'assurdo degli uomini "gravidi", se una cosa del genere fosse possibile io, in quanto donna e incapace di avere eseperienza della gravidanza e di ciò che comporta (per un fattore del tutto biologico) non avrei certo l'arroganza di pretendere di decidere al posto di chi è direttamente coinvolto. Sarei solo ben felice di non dover essere io a trovarmi in tali circostanze.

    RispondiElimina
  60. @ lucrezia:

    Sempre se ho capito bene, secondo il tuo pensiero, io, che a stento ho raggiunto il settimo mese, il giorno prima del parto potevo essere tranquillamente ucciso ma il giorno dopo no. Anche se della seconda ipotesi non ne sei completamente convinta perché sono stato costretto a 30 giorni d'incubazione per completare quello sviluppo che naturalmente mi era negato.
    Vabbè, non vedo cos'altro c'è d'aggiungere. Io credo che tu sia in errore, anzi, ritengo il tuo pensiero semplicemente orrendo. E' una mia personalissima opinione e non vi è altro che tu possa dire per farmela cambiare. Giacché siamo entrati nel campo dell'opinabilità credo che la discussione si possa ritenere conclusa.

    Per quel che riguarda i diritti (della donna, dell'uomo, del bambino, del feto, etc), in Italia, è sempre il legislatore ad esplicitarli. Nel caso manchi nel nostro ordinamento un chiaro ed esplicito riferimento ad un presunto diritto è il magistrato a decidere della sua sussistenza e tutela. Non vedo come questo possa essere oggetto di discussione.

    Detto questo, concludo definitivamente.

    RispondiElimina
  61. "Vabbè, non vedo cos'altro c'è d'aggiungere. Io credo che tu sia in errore, anzi, ritengo il tuo pensiero semplicemente orrendo."

    Bravo, vedo che sei riuscito finalmente a dire quello che volevi dire fin dall'inizio... Ci sono voluti un po' di giri di parole ma alla fine ce l'hai fatta.
    Crogiolati pure nel tuo orrore, buon divertimento!

    Noto comunque che non hai risposto alla mia domanda molto diretta, e per non farlo hai deciso che la discussione è finita. La ripropongo, nel caso ti sia sfuggita.
    L'aborto in Italia, per ora, non necessita del ricorso alla magistratura se fatto nei termini di legge. Gli antiabortisti vorrebbero cambiare la legge che prevede la possibilità di abortire. Come lo farebbero? Toglierebbero (toglieresti, se potessi scegliere) la possibilità di abortire a una donna sulla base di una scelta fatta da chi?
    In breve, chi decide?

    RispondiElimina
  62. All'anonimo del 28 ottobre, ore 14:08
    (putroppo arrivo con forte ritardo e questo mio parrà più un messaggio in una bottiglia)

    "il primario purtroppo ha detto la pura verità
    e' incontestabile
    "

    Mi piacerebbe a questo punto vederti passeggiare lungo i vicoli dei quartieri dominati dai clan mafiosi e gridare ad alta voce: "assassini, siete degli assassini!".

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