L'arroganza indifferenziata di McDonald's

Oggi ho pranzato con i miei due figli in un McDonald's di Roma. Nelle foto dei menu sopra le casse, come di consueto, campeggiavano le promozioni dei panini appena introdotti sul mercato, con annessa l'immancabile (e tutto sommato pretenziosa, visto che la carne è sempre carne e il pane è sempre pane, a dispetto del fatto che li si possa impacchettare in mille modi diversi) attribuzione della qualifica di "novità".

In giro per il locale, inoltre, facevano bella mostra di sé i manifesti con cui l'azienda annunciava, attraverso l'accattivante fotografia della scatola di un Big Mac aperta su un tavolo come se fosse un notebook, che anche in quel locale era possibile usufruire di una connessione wi-fi completamente gratuita.
Dopo essermi beato di tanta modernità mentre finivo di masticare il pranzo, e dopo aver finito di dirimere le controversie sorte tra i miei figli in merito all'attribuzione dei gadget che avevano trovato nell'Happy Meal, mi sono alzato per gettare nel cestino i resti del pasto appena consumato: le scatolette di cartone che contenevano i panini, i contenitori in plastica per le salse, le cannucce delle bibite, i tovaglioli di carta spiegazzati e i resti di cibo (qualche patatina fritta, un avanzo di sandwich sbonconcellato, un fondo di Coca Cola con ghiaccio e due o tre pennellate di ketchup).
Mentre procedevo all'operazione, mi sono reso conto che, contrariamente a quanto faccio tutti i giorni a casa mia, stavo buttando tutto nello stesso cestino: e non, badate, per pigrizia o trascuratezza, ma perché non me ne venivano messi a disposizione altri.
Così, mi sono ritrovato ad accorgermi (non senza una certa meraviglia) del fatto che un'azienda come McDonald's, che produce tonnellate e tonnellate di spazzatura ogni giorno e che avrebbe tutte le possibilità per organizzarsi nel miglior modo possibile, se ne strafotte della raccolta differenziata, mentre i cittadini si arrabattano diligentemente con buste e bustine varie per separare correttamente la plastica dalla carta, il vetro dagli avanzi della minestra e il cartone dagli assorbenti usati.
Mi corre l'obbligo, quindi, di chiedere agli amici di McDonald's se non sarebbe il caso di risparmiare qualcosina sulle connessioni internet e di investire quei soldi nell'acquisto di bidoni differenziati (magari tutti colorati, tanto per non smettere di essere "cool"), allo scopo di non sommergere completamente le nostre città con la loro monnezza indistinta e puzzolente, e ai nostri amministratori (sindaco Alemanno in testa, ché io vivo a Roma e parlo per me) perché mai non prendano in seria considerazione l'idea di costringerli, multandoli, agli stessi comportamenti cui (giustamente) si cerca faticosamente di educare qualsiasi normale cittadino.
Sapete come andrà a finire?
I nostri amici di McDonald's si adegueranno allo standard minimo di civiltà rappresentato da una normale raccolta differenziata come e quando vorranno, con la strafottenza che è propria di quelli che credono di essere i proprietari del mondo, senza che alcuno si azzardi ad alzare un dito per sollecitarli finché non lo decideranno da sé.
Non solo: quando finalmente si degneranno di farlo, avranno (potete scommetterci) persino la faccia tosta di annunciarlo ai quattro venti come se si trattasse di una "novità", tale e quale al nuovo panino con gli stessi ingredienti di sempre e al wi-fi cui è possibile collegarsi (hai visto mai che uno debba mandare una mail urgente?) nei loro ristoranti.
Con tanto di manifesti colorati, che saranno la definitiva presa per il culo.

Questo post è stato pubblicato il 13 settembre 2009 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

29 Responses to “L'arroganza indifferenziata di McDonald's”

  1. Se il tuo commento fosse relativo a qualunque altro tipo di risotrante o anche attività commerciale in generale...va beh. Ma se parli di Mc Donalds, se pure ci mettessero la differenziata e il wi fi a 100 mb, non potresti entrarci senza notare, o sapere, le pessime condizioni di chi ci lavora, la pessima qualità del cibo e delle bevande, la pessima politica sugli allevamenti intensivi, gli zuccheri e le sostanze tossiche che assume chi ci mangia, etc, etc...insomma il post fa un po' ridere stavolta :-)
    "Supersize me" lo hai visto?

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  2. No. Tuttavia, pur non mettendo in dubbio quello che scrivi, faccio fatica a capire perché dovrebbe far passere in secondo piano il problema della raccolta di immondizia. Insomma, non mi pare che le cose si escludano, anche se per dirla tutta il problema della raccolta dei rifiuti mi pare più grave di altri. Pendi ad esempio la pessima qualità o le sostanze tossiche del cibo, che tu citi nel commento: esse vanno a scapito solo di chi mangia da McDonald's, mentre il non corretto riciclaggio dei rifiuti danneggia anche gli altri.
    C'è poco da ridere, mi sa...

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  3. Non concordo col pifferaio, e non perchè dica cose false. Non ho visto il film, ma ricordo che parlava di un tentato suicidio alimentare; al pifferaio consiglio "La grande abbuffata" di Ferreri del 1973, a confermare che il rapporto col cibo è sostanzialmente cerebrale.
    Un approccio intelligente al cibo non può prevedere la mono-dieta, e non ci vuole davvero un genio che vivere di fast-food è appunto un suicidio volontario.
    Però, una, due, tre volte al mese può essere un simpatico diversivo, da fare in famiglia, economico e pratico, se si era in giro per shopping o turismo.

    Rispetto alla differenziata, credo che, come mense e ristoranti (la mia mensa di lavoro non fa la differenziata) godano di una qualche esenzione, ma occorre approfondire.

    Su una cosa non sbagli: il giorno che la iniziano sembreranno i paladini dell'ambiente anche a chi è da anni che si sbatte a lavare le scatolette, schiacciare le bottiglie ed aprire le mozzarelle scadute prima di buttarle per separare l'umido dalla plastica.

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  4. Da quel che mi risulta, la plastica (e molti tipi di carta) per uso alimentare non sono riciclabili - almeno, qua (quartiere di verona) le "istruzioni" per la raccolta differenziata porta a porta indicano come bidone corretto quello del "secco non riciclabile", e non carta o plastica.
    Comunque, oltre a McDonald's, milioni di cittadini italiani non fanno raccolta differenziata. Non so quanto migliorerebbe la quota di rifiuti differenziati ad esempio, per restare in tema, a Roma (ricordo un misero 20%, in qualche articolo letto tempo fa), se si obbligasse a fare raccolta differenziata McDonald's e qualche altro ristorante...

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  5. @Lord of Chaos-> Fatte salve le tue osservazioni sul materiale riciclabile (che bisognerebbe verificare: a me pare che gran parte della plastica ad uso alimentare sia riciclabile, ma potrei sbagliare) il paragone con la popolazione che non fa la differenziata non regge: un solo ristorante McDonald's, con il volume di vendite che si ritrova, produce in un giorno una quantità di rifiuti che un cittadino non riuscirebbe a mettere insieme in un anno.
    Io, ad esempio, non sarei in grado di accumulare in due anni i voluminosi involucri (in cartone, e quindi riciclabili, degli Happy Meal (un qualsiasi punto vendita romano, specie nel week end, ne venderà centinaia in un giorno) e quelli dei panini "de luxe" (anche qua stesso cartone, stesse elevate quantità vendute) che vengono buttati via in un giorno da un solo McDonald's. Ergo: un McDonald's vale come centinaia, se non migliaia, di cittadini. Il fatto è che non stiamo parlando affatto di un ristorante normale, ma di un posto nel quale il ruolo dei packaging è assolutamente più pronunciato che in qualsiasi altro esercizio commerciale che si occupa di ristorazione. Infine, c'è un elemento che taglia la testa al toro: in giro per il mondo, nei paesi in cui qualcuno gli mette un po' di pepe al culo e in cui la sensibilità dei governanti rispetto al problema dell'inquinamento è più elevata, McDonald's la differenziata la fa, eccome. Vedi un po' tu...

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  6. L'anno scorso, ad Essen (Germania), mi stupii dell'assenza nei Burger King di quelle "colonne" all'interno delle quali si buttano gli avanzi del pasto. Al loro posto, rastrelliere per i vassoi: i clienti le posizionavano lì, i dipendenti poi provvedevano a dividere i rifiuti in base al materiale. Mi ha fatto impressione: in tutte le altre parti del mondo non l'avevo mai visto, ma per la Germania Burger King aveva dovuto fare un'eccezione. Non credo quindi che sia impossibile obbligare le aziende a modificare le loro procedure globalizzate per rispettare la legge (anche se in Germania, paese che divide il vetro "chiaro" dal vetro "scuro" la sensibilità ecologica è avanti generazioni).

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  7. Se gli esempi che continuiamo a fornire dalle nostre parti sono questi, temo che resteremo indietro per altrettante generazioni...

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  8. Io boicotto il MAC D. Non lo...DIGERISCO proprio!!!!!

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  9. Sono d'accordo con te: sarebbe importante imporre agli esercenti la raccolta differenziata e non penso che questo sia un costo aggiuntivo enorme. ma pure tutte le varie pizze al taglio e simili nelle nostre città o simili, dovrebbero iniziare ad avere bidoni differenziati.

    Si tratta di educare, tutto qui. E poi certo, possiamo parlare della ristorazione più o meno equa/solidale/biologica e tutto il resto, ma è un altro discorso.

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  10. No, scusate ma il fast food d'importazione NON e' un simpatico diversivo, ne' poche volte al mese ne' mai.
    E' un arrendersi ai piagnucolii di figli assuefatti di tv, alla pubblicita', alla stupidaggine alimentare.

    Un piacevole diversivo e' un bar tavola fredda, una paninoteca che serva panini con qualcuno dei nostri meravigliosi salumi, una pizzeria, un kebab, un cinese da asporto o altro.

    Ma NON il simbolo di tutto cio' che di sbagliato, perverso, insolente vi e' al mondo. Guardate meno TV e date retta alle vostre atrofizzate papille gustative.

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  11. Ah! A proposito di facili regole pratiche di riciclo... Siamo stati a Monaco l'anno scorso x il primo maggio. Musica, bratwurst e ovviamente birra sotto la porta di Brandeburgo. Beh, tutti i chioschi ti vendevano la birra nei bicchieroni di plastica maggiorati di 2 euro... di cauzione!!! Riporti il bicchiere al bancone, invece di buttarlo in terra, e ti ridanno i 2 eurini. Facile no?

    E lo stesso vale su quasi tutte le confezioni di plastica vendute nella città: ci sono distributori che ritirano i flaconi e rendono in "vuoto".

    Ma noi siamo più furbi ovviamente...
    Marco

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  12. @metil
    la non riciclabilità della plastica per usi alimentari va giustamente controllata. Può anche essere che vada riciclata in modo diverso rispetto alla plastica normale, e che sia più facile differenziarla tramite gli impianti già esistenti. Vedrò di cercare qualche fonte ^^
    Per quanto riguarda il resto: non ho mai voluto dire che non va regolata per legge la raccolta differenziata nel McDonalds; è necessario, va fatto, e non solo per McDonald's e non solo per i ristoranti. Ma è necessario, soprattutto, fare in modo che in tutta italia la quantità di rifiuti riciclati sia allo stesso, alto, livello. E per farlo non basta obbligare McDonald's o i ristoranti e le mense. Alziamo la percentuale del riciclaggio domestico -che in alcune regioni è assurdamente bassa- e io credo che il resto verrà da sè: se in germania, canada e così via McDonald's ricicla, è perché è una pratica tanto diffusa e abituale che non potrebbe fare altrimenti, più che per leggi sicuramente esistenti e fatte rispettare.
    Non ho fatto altro che portare il tuo discorso su un livello più ampio, sennò sono pienamente d'accordo con te.. Le poche volte che mangio cibo di McDonald's, è preso al drive-in, consumato a casa, e riciclato a casa.. :P

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  13. Non vorrei essere troppo "moralista", ma io al McDonald non ci mangerei neanche una volta all'anno, figuriamoci una al mese. Sinceramente, non mi sembra neanche molto "etico" portarci dei bambini, che inevitabilmente cresceranno con l'idea che McD. sia un bel posto dove andare... Si legga quanto riportato al link sotto:

    http://www.tmcrew.org/mcd/volita.html

    per quanto riguarda i rifiuti, quoto chi ha detto che una situazione e un governo diverso (cfr. Germania) potrebbe far si che anche le multinazionali criminali, pur di vendere, si adeguino ai regolamenti sulla raccolta differenziata, ma tenendo conto di dove siamo... non sorprende quello che succede.
    Ricordo però che noi consumatori abbiamo un semplice e discreto strumento per far sentire la nostra voce, quando le istituzioni non ci danno ascolto: boicottare. E pubblicizzare il fatto che stiamo boicottando.

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  14. Il film voleva dimostrare con elementi scientifici quanto mangiare da mc donalds fosse deleterio e portasse alla MORTE nel giro di un mese grazie a danni irreversibili dell'organisimo. Non ho figli, ma non credo ce li porterei MAI. Ho in mente un miliardo di alternative. Ma non voglio certo fare il processo ai papà, per carità. Mi trovo però completamente d'accordo con Milena e il mio primo commento era solo per dire che se si parla di MCD, la differenziata non dico che sia l'ultimo, ma sicuramente non il primo dei problemi che la multinazionale genera e che mi verrebbe di commentare parlandone (la risata voleva essere ironica rispetto a questo) dopo esserci stato. Detto questo, se MCD si impegnasse nel riciclo non potrei che essre contento e certamente farebbe bene, ma le mie critiche sarebbe sempre tremende e non migliorerebbero di un punto verso l'azienda.

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  15. @Milena, che scrive: "No, scusate ma il fast food d'importazione NON e' un simpatico diversivo, ne' poche volte al mese ne' mai. E' un arrendersi ai piagnucolii di figli assuefatti di tv, alla pubblicita', alla stupidaggine alimentare".
    Guarda, Milena, io da queste parti me la prendo con gli integralisti, in genere di stampo cattolico, che pretendono di sputare sentenze e pronunciarsi sulla vita altrui; ciò non toglie che, allorché si presenti un integralista di tipo diverso, io mi comporti esattamente allo stesso modo: gli ricordo che non ritengo accettabile declinare dogmi, né esprimere giudizi sommari sulla vita di chi non conosce. I miei figli non frignano, né sono assuefatti alla tv, e sanno apprezzare, credimi, più che abbondantemente l'intelligenza alimentare (peraltro io sono un appassionato di cucina, e non lesino loro assaggi e suggestioni di ogni tipo): sono sicuro che vale lo stesso per tanti altri bambini che occasionalmente vanno da McDonald's, o in qualunque altro posto, e cionondimeno non sono cerebrolesi, né vittime di genitori che li sottopongono a chissà quale miseria quando li mettono a tavola, o che viceversa sono succubi dei loro piagnistei. Ti pregherei, quando passi da queste parti, di risparmiarti simili enunciazioni (uguali nel metodo e dissimili solo nell'argomento agli anatemi che i nostri amici cardinali sono soliti somministrarci sulla pillola del giorno dopo o sull'aborto), magari utilizzando con minore frequenza, soprattutto allorché ti capiti di parlare di persone che non conosci, parole come "mai" e negazioni scritte in maiuscolo (tra l'altro non ce n'è bisogno: la perentorietà si percepiva anche senza mettere quel "NON" a caratteri cubitali) e avvalendoti di formule più consone ad un contesto non integralista quali "io penso che", "generalmente", "ho la sensazione che".
    I miei figli, dalla mia bocca, quel genere di parole non le hanno mai sentite uscire.
    E personalmente penso che questo, non qualche dogmatico divieto zeppo di "mai" e di "non" scritti in maiuscolo, sia costruttivo per loro.
    Saluti.

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  16. Cerco, da relativista che sono, di insegnare alla mia bambina che sono gli eccessi (di qualunque tipo) ad essere dannosi e che, al contrario, una dieta diversificata, che conceda anche qualche "schifezza", è la migliore scelta possibile.
    I dogmi e le scomuniche, alimentari e non, non fanno parte del mio bagaglio.

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  17. Stavolta hai punto un vespaio!
    Mina

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  18. Quando metteranno i bidoni della differenziata il problema diventerà: ma io cittadino, che pago il big mac e la coca, perchè devo anche mettermi a fare la differenziata, appena finito di mangiare?

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  19. Io al Mc Donald o in altri fast food ogni tanto ci mangio, come ogni tanto mangio praticamente qualsiasi cosa. Secondo me un certo astio nei confronti di determinate catene è più dovuto a motivi ideologici (che trovo difficilmente condivisibili) che a motivazioni reali.

    Per dire, qualcuno ha parlato di "pessime condizioni di chi ci lavora". Io so invece che i lavoratori sono tutti in regola (cosa che non sempre accade in altre realtà ristorative più "artigianali") e un mio amico che ci lavorava diceva di trovarsi bene.

    Simone

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  20. @Simone: essree in regola non è proprio sinonimo di ottime condizioni di lavoro. certo è importante anche quello. Lo sono anche i lavoratori dei call center "in regola" ma dire che abbiano buone condizioni lavorative mi sembra un po' eccessivo.
    Non vorrei entrare in questo dettaglio ma aggiungere che le mie idee rispetto a mcd sono sicuramente, anche, di tipo ideologico perchè supportate da fatti reali che io giudico negativamente e che fanno parte di mcd in quanto società multinazionale votata esclusivamente al profitto (le due paroline magiche che ti aspettavi probabilmente :-) Ma non voglio convincerti di niente.

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  21. Lavorare da Mc Donald's è mille volte meglio che lavorare in un call center o come socio di cooperativa.
    Dove c'è chi si ingrassa alla faccia degli schiavi che guadagnano 2 euro l'ora.
    Almeno lo stipendio di McDonald's è regolare,lavorando 8 ore ti porti a casa 1.200/1.300 euro, e l'ambiente non è peggio di un qualsiasi ristorante o tavola calda, anzi ...mi chiedo dove la trovate oggi un'azienda solida che assume a tempo indeterminato.
    Riguardo al signore di Roma che fa la raccolta differenziata, mi viene da ridere, fatti un giro a Malagrotta e vedi dove finisce la tua raccolta differenziata...

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  22. per l'anonimo:

    ti auguro di rimanere in Mcdonalds a vita a te e pure alla tua potenziale futura prole.

    Se in Italia vi sono certe condizione è perche' esiste lo Statuto dei Lavoratori,non certo perche' MCdonalds è un'azienda fatta di persone per bene quando in realta' ci sono stati diversi procesis penali ( vai a vedere il cosidetto MAclibel). La mAcdonalds sfrutta le condizioni di lavoro pessime in Vietnma e altri paesi asiatici, ivi compresi le grandi citta' laddove sfruttano ad esempio lo studente universitario o il precario che lavora per pochi mesi e poi va via. Solamente il 5% rimane e fa carriera,il resto passa di continuo. Questa mirabolante azienda contribuisce alla distruzione dell'ambiente attraverso pascoli sempre maggiori al posto di boschi e foreste,questo perche' vi sono sempre piu' occidentali da ingrassare. I bambini piu' ciccioni sono gli statunitensi, che hanno anche il Buger King. Il Tuo macdonlads utilizza hamburger che pesano sempre lo stesso in tutti i posti del mondo, e fra le altre cose non è raro ritrovare carni di altri animali spacciati per manzo, caratterizzato da estrogeni e steroidi. contribuisce ad un forte inquinamento in termini di pattume, coltivando l'usa e getta, poi contirbuisce alla cultura dell'omologazione del gusto,in cui tuto è uguale, ignorando completamente le culture locali. Il primo mcdonalds in India fece una figura meschina, venne incendiato quando i primi clienti si accorsero che gli stavano serveno la carne dell'animale che adoravano. La maggior parte dei proventi, oltre il 60%, vengono portati nelle casse della casa-madre e ben poco rimane sui territori depredati. Ma questo non solo Mcdonalds, ma tutte le catene anche come Wal Mart che sono gli interpreti della globalizzazzione americanizzante da veri dominatori (leggasi neocolonialismo) del mondo commerciale.

    Stavolta MEtil hai sbagliato alla grande, dovevi portare i tuoi figli in una pizzeria italiana. Andando da mcdonalds hai involontariamente contribuito a tutto cio' scritto sopra.

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  23. mafalda dice:
    aprile 10th, 2009 at 14:52

    Leggo solo ora, indubbiamente con molto ritardo, questo tema di discussione.
    Ho pensato di dire la mia dal momento che anche io faccio parte della “GrandeFamigliaParentiSerpenti ” che è Mc Donald’s.
    Sono entrata circa tre anni fa perchè purtroppo avevo necessità di lavorare e, con una Laurea in discipline Umanistiche, l’unica opportunità che mi sembrava un pò più stabile (per via del contratto a tempo indeterminato)era proprio questa.
    Adesso col senno di poi direi che avrei fatto meglio a tentare ancora,ed è comunque quello che sto facendo.
    Perchè questa azienda si basa realmente su un discorso di sfruttamento.
    A parte che, come avete già avuto modo di leggere, i turni di lavoro sono completamente sfalzati, è possibile trovarsi a fare un turno fino alle 2 del mattino e poi doversi trovare di nuovo sul posto di lavoro alle 13, non esistono festività, c’è uno (o due a seconda dell’organizzazione del locale) riposo a settimana che dovrebbe scalare ma spesso “per necessità aziendali ” capità a caso e così tu non hai modo di organizzarti la vita.
    Ottenere un giorno di permesso è una lotta all’ultimo sangue e in molti locali non c’è nemmeno l’ombra di una presenza sindacale che svolga mansioni di controllo e tutela.
    Fino a qualche anno fa se scioperavi venivi minacciato di licenziamento (a me è capitato).
    I diritti vengono spacciati per favori pagati cari.
    E’ vero che c’è possibilità di carriera ma al prezzo di vivere nel locale, perchè i tuoi turni si dilatano spropositatamente, non appena squilla il telefono devi correre a sostituire il collega che magari è malato anche se quello è il tuo giorno di riposo,e devi rigare dritto.
    E magari al termine di tutto questo la sudata camicia da “manager” o da “hostess” non arriva comunque.

    Poi è vero che magari i colleghi ti alleggeriscono il tutto facendoti fare una risata, ma ad un posto di lavoro si dovrebbe chiedere di più.
    Scusate lo sfogo.

    fonte:http://spotanatomy.libero.i

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  24. Giustamente come notavo per il post di sopra.......

    ah,a parte i minimi diritti garantiti dalle leggi itaiane, in MCdonalds non sono presenti sindacati. coloro i quali sono gia' sindacalizzati non vengono presi. I turni sono da condotta anti sindacale cosi' come le tipologie di contratto, soprattutto per lòa maggior parte di apprendistato (facile, se la gente cambia di continuo....). Inoltre si utilizzano metodi ingannevoli per attrarre i clienti. i panini pubblicizzati sui cartelloni sono di plastica. per attrarre i bambini ci si associa molto spesos a Walt Disney: con la scusa di collezionare questo o quel personaggio di fantasia i bambini vengono indotti dai mass-media a farsi portare dai genitori a prendere un big-mac (non è il caso di Metil,chiaro). Inoltre la dieta di tale azienda è probabilmente la piu' nociva al mondo, in cui dominano i grassi insaturi e gli zuccheri. Un po' di controinformazione non guasta mai:


    http://www.mcspotlight.org/campaigns/countries/ita/amnesty_italy.html

    http://www.tmcrew.org/mcd/mcsbagli.html

    http://it.wikipedia.org/wiki/Processo_McLibel

    Questo è il documentario SUPERSIZE ME

    http://it.wikipedia.org/wiki/Super_size_me

    Passaggio davvero interessante............"Per la fine del mese, il suo peso sarà di 95 kg, un incremento di quasi 11 kg, che ha richiesto cinque mesi per essere smaltito"

    http://www.megavideo.com/?c=search&s=super+size+me

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  25. Diciamo che, da qualsiasi punto lo si guardi, non c'è un vero motivo per andare da McDonald... Da un punto di vista salutare, nessuno: piuttosto, meglio farsi un hamburger in casa, con contorno di verdure fresche... Da un punto di vista dei diritti umani e ambientali, meno ancora.
    Sarà anche economico, ma preferisco pagare un paio di euro in più per un trancio di pizza, ad esempio.
    Poi... si, a qualcuno può anche piacere. Ma con tutte le offerte gastronomiche ben più degne che ci sono oggigiorno, "rinunciare" al Mc non mi pare esattamente un sacrificio.
    Naturalmente, questa non vuol essere un'accusa della serie "vade retro" contro la grande multinazionale U.S.A. ... anche perché i motivi per non mangiare Mac sono ben documentati (Naomi Klein, Supersize Me...) e non sono certo dogmatici. Poi ognuno fa quel che gli / le pare... per quanto mi riguarda, il "diritto" di mangiare prodotti Mc lo lascio volentieri a stomaci più resistenti del mio.

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  26. Come alternativa a basso costo c'è il cibo etnico: kebab, felafel, ghyros pita. E qua si potrebbe aprire il discorso (ideologico) dell'essere occidentali andando da Mc piuttosto che multietnici. Meglio che questo si potrebbe affermare che una discreta mentalità è ricercare la qualità in qualunque espressione culinaria: come dire preferisco un kebab fatto bene a una pizza fatta male. E un etnico che lavora bene e differenzia carta da plastica, meglio ancora, perchè no, certo un Mc dà una produzione di rifiuto a dir poco elevata e potrebbe influenzare anche riguardo il differenzio oltre all'Happy Meal; tutto sta nelle scelte di marketing che si vogliono adottare.

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  27. ma sai cazzo che io vado da mac donalds solo quando mi reco nello studio legale dl mio avvocato a bologna e che diamine mi è successa esattamente la stessa cosa, abituato come sono a dividere addirittura la carta dal cartone la plastica dal tetrapac e l'alluminio dalla banda stagnata.. sn rimasto bloccato difronte a quel cazzo di portarifiuti dovendo praticamente unire assime carta/umido/plastica/tertrapack in un colpo solo.. pensando oltremodo alle brutte notizie fresche dell'avvocato.

    molto pulp

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  28. a onor del vero prima di commentare sono andato a controllare.
    non ho trovato informazioni sul mc italiano, ma quello svizzero ha questa politica:
    http://www.mcdonalds.ch/it/ambiente/riciclaggio--4-88.htm
    http://www.mcdonalds.ch/it/ambiente/imballagio--4-95.htm

    probabile che anche gli altri mc abbiano una politica simile.

    per quanto non sopporti il mcdonald, è inutile attaccare qualcuno senza prendere prima le dovute informazioni e basarsi solo sulla propria singola esperienza.

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  29. Ciao a tutti voi del 2009 Siamo nell'anno 2019
    Ieri macdonald pubblicizzava e nn dava la cannuccia di plastica mentre tutto il resto finisce nell'indifferenziata
    Mobilizziamo i giovani a controllare che questo scempio finisca!

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