Ignoranza clericale

Il segretario della CEI Betori sul testamento biologico:

«La volontà del paziente non si può imporre al medico, pena il venir meno della sua stessa funzione».

Cassazione Penale, sentenza n. 699 del 21 aprile 1992:

«Nel diritto di ciascuno di disporre della propria salute e integrità personale, pur nei limiti previsti dall’ordinamento, non può che essere ricompreso il diritto di rifiutare le cure mediche lasciando che la malattia segua il suo corso anche fino alle estreme conseguenze: il che non può essere considerato il riconoscimento di un diritto positivo al suicidio, ma è invece la riaffermazione che la salute non è un bene che possa essere imposto coattivamente al soggetto interessato dal volere o, peggio dall’arbitrio altrui ma deve fondarsi esclusivamente sulla volontà dell’avente diritto, trattandosi di una scelta che riguarda la qualità della vita».

Codice di Deontologia Medica, articolo 32, comma 4:

«In ogni caso, in presenza di documentato rifiuto di persona capace di intendere e di volere, il medico deve desistere dai conseguenti atti diagnostici e/o curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona, ove non ricorrano le condizioni di cui al successivo articolo 34».

Codice di Deontologia Medica, articolo 34, commi 1 e 2:

«Il medico deve attenersi, nel rispetto della dignità, della libertà e dell’indipendenza professionale, alla volontà di curarsi, liberamente espressa dalla persona».

«Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà in caso di grave pericolo di vita, non può non tenere conto di quanto precedentemente manifestato dallo stesso».

Non dico tanto, ma documentarsi, appena un po’, sarebbe quantomeno opportuno.

Questo post è stato pubblicato il 03 aprile 2007 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

4 Responses to “Ignoranza clericale”

  1. Credo che anche Ippocrate condividerebbe! Alessandro, sai una cosa? E' un po' difficile commentare i tuoi post con più di 5 o 6 parole. Cosa si può infatti aggiungere a quanto tu dici in modo così mirabile. Nel caso specifico, é vero, ti limiti a citare e chiosare solo alla fine. Ma davvero é difficile commentare. Ammenocché non sia il mio mononeurone palesemente in difficoltà. Ipotesi che non sarebbe da scartare a priori. Un abbraccio da Giulia e dal suo unico neurone in "libertà"!

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  2. Se arriva Bleek, fa scempio di me dopo tale commento! E come sottrarsi a una occasione così ghiotta? Un bacio.

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  3. Sei troppo buona.
    Quanto al mononeurone, come si dice: pochi ma buoni...
    ;-)

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